sabato 15 giugno 2013

Consiglio provinciale di Trento a funzioni ridotte

Il Consiglio Provinciale di Trento è la base più alta della democrazia nella provincia omonima. Una provincia con poteri forti, ma che vede un consiglio debole. Un consiglio che vede la sua azione più legata alla giunta che ad una sua autonoma iniziativa.

Esistono disegni di legge anche meritevoli come il 222 a firma di Margherita Cogo che rimangono abbandonati in commissioni e mai verranno discussi.

Il problema è però l'attività ispettiva che dimostra un arretrato spaventoso arretrato almeno da ciò che è messo in luce su Cronache del Consiglio provinciale che risale perfino al 2009. Un arretrato questo di cui non si conoscono le motivazione, ma che è una lesione del diritto di conoscere dei consiglieri sopratutto di minoranza. L'interrogazione è lo strumento principe dell'attività ispettiva e spesso non trova risposta in tempi congrui che a volte seguono eventi che modificano la situazione iniziale che ha portato all'interrogazione.

Temi lunghi anche di 4 anni sono lesa informazione dei consiglieri e della cittadinanza sui temi che si volevano approfondire. A volte viene riproposto da altri consiglieri di altri gruppi in modo magari diverso e si ottiene risposta. Come viene scelta la tempistica di risposta? Come mai ripresentata da altri sul tema si ottiene risposta prima di quella antecedentemente presentata?

La riposta data in tempo congruo sarebbe un segno di attenzione verso i consiglieri, sopratutto di minoranza, e della cittadinanza. La trasparenza e l'informazione sono valori forti della democrazia e ne sono le basi su cui la stessa si può costruire. Come portare ad avere risposte in temi congrui? Come recuperare un ruolo forte del consiglio? Vedremo se una riflessione in tal senso verrà fatta.

La tradizione della schiavitù

Il video qui sotto è terribile ma dimostra i paradossi della Mauritania ove c'è un crogiolo di culture: araba, nera, berbera. Oltre alle culture prevale la divisione in tribù e permane una cultura dedita alla schiavitù.

Una schiavitù abolita nel 1981 ma che è stata considerata reato solo nel 2007, ma che permane come grazie alla tradizione. Ma non è solo questo che fa permanere tale situazione, infatti la stessa si basa su un uso distorto delle scritture religiose in un paese molto religioso. Gli schiavi sono persone analfabete e che non hanno famiglia tant'è che il padrone oltre che avvalersi di una manodopera gratuita ha diritto sia al figlio dello stesso anche se non ancora nato e decide tutta la vita dello stesso e della sua famiglia. Il padrone può smembrare anche la famiglia dello schiavo a piacimento.

La schiavitù è di tipo agricolo, domestico, sessuale ed è molto diffusa tant'è che a Nouakchott quasi tutto il lavoro domestico è prodotto da schiavi.

Lo schiavo nero deve obbedire al padrone bianco per meritare il paradiso e sebbene ci sono schiavi che rifiutano tale situazione c'è chi l'accetta in vista del paradiso.

Il passaggio dallo stato di schiavitù alla situazione affrancata (arabbine) non è questione di benevolenza ma colpa della crisi che impoverisce i padroni. Anche in tal caso però il legame col padrone. Qualcosa a piccoli passi sta cambiando grazie a varie organizzazioni internazionali in particolare SOS Schiavi.

Una situazione inaccettabile. Non se ne parla molto in TV, ma si parla invece di schiavitù più veniali: quella tecnologia, dal sesso, dal gioco. Eppure la schiavitù vecchio stile coinvolge ancora molte persone. Serve giustizia, uguaglianza come anche già le organizzazioni sopra dette stanno invocando. Sembra però che il mondo sia sordo che non parli di tali situazioni che invece vanno cancellate, non cancellando le persone, ma creando un mondo più giusto. Non siamo sordi alla condizione di queste persone, ma facciamo conoscere la situazione.

Delusione famiglia

Il Patt si rifà alla dottrina sociale della chiesa anche in campo familiare. La stessa è fondata sul matrimonio e questa è in cima nella gerarchia delle scelte politiche.

La realtà ci mostra una famiglia in difficoltà che spesso sono nuove difficoltà a quali non si può girare le spalle e far finta di nulla.

Non c'è nessun accenno alla famiglia di fatto che comunque non posso esser eliminate e dimenticate.

Politiche di sostegno specifiche sono necessarie, ma sebbene il PATT ha le idee chiare non si capiscono dove vadano a parare. Non è possibile avere un idea di come si voglia affrontare le criticità aiutando le famiglie nemmeno in filosofia. Manca non solo le risorse che si voglio impiegare come in altri punti, ma qui a parte il voler sostenere la famiglia ne manca l'idea di ciò che si vuole. Dispiace constatare ciò.

E' un tema sul quale Ugo Rossi se incoronato dalle primarie del centro-sinistra dovrà lavorare molto su tale tema che non è secondario a nessuno. E' ancora più d'attualità con la crisi che amplifica i problemi delle famiglie.

venerdì 14 giugno 2013

Punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie/assistenziale e sociali nel Primiero e Vanoi

Viene aperto un punto di acceso unico alle prestazioni sanitarie/assistenziali e sociali presso il:

Distretto Sanitario Est- Poliambulario di Tonadico, 1° piano
via Roma, 1 TONADICO - Tel. 0439/764424 oppure 0439/764425

Rivolgendosi il venerdì dalle 10.00-12.00 si potranno trovare infermiere, assistente sociale, medico e assistente amministrativo per accogliere e ascoltare per poter aiutare i cittadini che si trovano a dover far fronte ai propri bisogni complessi in situazione di fragilità che deve essere trovare una risposta di più settori. E' aperto anche ad operatori, strutture, servizi che dovessero aver bisogno di consulenza per poter rispondere a tali situazioni.

Non solo ascolto però e accoglienza ma anche informazione e orientamento verso i servizi che possono portare ad affrontare la situazione di fragilità. Nel caso sia il caso verranno prese in carico delle situazioni complesse che si ritiene di dover prendere in carico direttamente. Non sempre però ci saranno subito risposta ai vari bisogni, ma si attiverà la Unità Valutativa Multisciplinare per definire un Piano Assistenziale.

Le risposte che verranno date seconda della situazione di fragilità con bisogni complessi che verrà riscontrata, ma anche vero che avere un punto unici di accesso aiuta il cittadino verso l'intervento più indicato. Un aiuto alla cittadinanza e in particolare per i più deboli.

Presentazione Nuovo Trentino

Nuovo trentino si presenta e presenta la sua offerta politica in vista delle provinciali.

Come vedete dalla locandina sopra la possima tappa sarà a Vigo Rendena il 14 giugno. Sarà una serata che oltre a presentare la proposta e ragionare sul potenziale della stessa attraverso l'approfondimento del manifesto politico.

Non sarà però una serata mono-direzionale in quanto verranno raccolte le idee della popolazioni e e adesioni del sarà di approfondimento del manifesto politico e raccolta idee ed adesioni.

A pochi mesi dalle elezioni provinciali però con un estate di mezzo non si sente parlare di alleanze, leader e programma definito nei dettagli e ciò potrebbe esser un limite in quanto il tempo stringe e la gente deve capire la proposta e se ha un sostegno credibile.

Salute qualità e sostenibilità

La salute è una delle questioni cruciali e la sua domanda aumenterà come effetto dell’invecchiamento della popolazione. Attualmente l'offerta è tradizionalmente di livello comparabile con gli standard migliori in Europa. Esistono difficoltà non nel migliorare ulteriormente i servizi sanitari, ma anche mantenerli sul tenore attuale sarà una sfida. Sebbene la sanità trentina non è sprecona serve organizzarla meglio.

L'investimento in sanità rimarrà alto, ma serve spendere bene. Qualità, ottimizzazione, risultati rete soo la base di un programma di governo della nostra terra. Nella sanità che utilizza una quota consistente di bilancio ciò è più stringente.

Conclusioni. Questi principi sono condivisibili e in tale direzione si dovrà andare, ma ciò dovrà scontrarsi con la struttura attuale che va riformata.

Oggi esistono ospedali in diverse zone del trentino Borgo, Cles, Tione, Cavalese, etc.. e tali strutture devo fare rete e non esser doppioni. Quale riorganizzazione degli ospedali?

Esiste poi una mobilità sanitaria verso altre provincie come ad esempio nel Primiero verso Feltre. Quanto costa la mobilità esterna e cosa si pensa di fare in tal senso?

Si prevedono gestione del paziente a casa per diminuire il livello di ospedalizzazione?

Esistono casi cronici e un invecchiamento della popolazione che aumenta la necessità di servizi sanitari. Come rispondere a tali esigenze senza minare la sostenibilità? Esistono poi altre esigenze sanitarie dovute a criticità dovute a patalogie di lungo corso, come si pensa di organizzare meglio tutto?

giovedì 13 giugno 2013

Fugatti: maggioranza spaccata sulle politiche fiscali

“I dissidi fra la maggioranza e i ministri su provvedimenti essenziali come Imu e Iva sembrano smentire la convinzione di Enrico Letta secondo cui, dopo i risultati delle amministrative, il governo si è rafforzato”.

Lo sostiene il responsabile Economia e Attività produttive della Lega Nord, Maurizio Fugatti. “L’avvertimento di Renato Brunetta al ministro dell’Economia fa capire come nella maggioranza ancora non ci sia una linea condivisa per l’abolizione dell’Imu e il blocco dell’aumento Iva. Due impegni precisi assunti dal Pdl in campagna elettorale e sottoscritti dal presidente del Consiglio nel suo discorso di fiducia. Per la Lega Nord il calo della pressione fiscale è l'unica soluzione per salvare le imprese che ancora operano nel Paese e scongiurare la delocalizzazione delle nostre aziende”.