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giovedì 20 marzo 2014

La sindaca di Canal San Bovo Mariuccia Cemin non esclude la ricandidatura

Al momento non è ancora possibile sciogliere la riserva ma da parte della sindaca di Canal San Bovo, Mariuccia Cemin, ma una discussione sulla ricandidatura o meno è partita e non si può escludere la possibilità di candidare.

Sul tema attuale del Comune Unico beh si fa notare dalla stessa che Canal San Bovo è nei fatti un Comune Unico con un estensione considerevole con diverse frazioni con esigenze diverse e una sua complessità.

Un Comune Unico avrebbe una estensione considerevole con difficoltà gestionali dovute a esigenze variegate sul territorio e questo al netto dei campanilismi. E' poi da considerare che le periferie verrebbero dimenticate. Si vedrebbe bene una soluzione a tre comuni (Alto Primiero, Basso Primiero, Canal San Bovo).

lunedì 10 marzo 2014

Mister contributo multi-residente in Italia.

Un nuovo residente esiste in Italia e anche nel nostro comune non si fa eccezione: Mister contributo. E' un residente molto ben accetto in ogni comune, ma a volte viene accettato in modo molto leggero.

Stavo leggendo il Vanoi Notizie l'editoriale della sindaca, Mariuccia Cemin, che ho trovato apprezzabile e vorrei parlare proprio di questo residente che anche nel suo editoriale fa capolino. Un contributo non si rifiuta mai anche se la cosa non sarebbe urgente, ma con queste risorse ridotte si prende tutto.

Che le risorse sono sempre meno e che spesso un contributo in più può portare a fare più opere e giovare a mantenere anche equilibri tra le varie località di un comune dando visibilità a chi governa. Non dico che non si debba fare opere o prendere contributi, ma bisogna avere un progetto in modo che l'opera sia produttiva. L'opera deve esser valutata nei suoi effetti non chiedendo il contributo se non ha effetti positivi apprezzabili in quanto spesso vanno aggiunte risorse perché il contributo non copre totalmente il costo dell'opera.

Se l'ente, l'opera pubblica e in generale un investimento pubblico non ha effetti apprezzabili sulla comunità rendendo la stessa più attraente all'investimento si potrebbe anche pensare che forse si è ottenuto il contributo, ma la risorsa aggiunta utilizzata dal bilancio comunale è stata usata in modo inefficiente.

Un utilizzo inefficiente delle risorse che magari potevano esser usate meglio per altri utilizzi oltre ad esser inefficaci perché non portano miglioramenti. Spesso però non si valuta ciò in molti comuni.

lunedì 20 gennaio 2014

L'ordinanza sfalci è da riproporre?

Nelle assemblee frazionali tenute nel 2013 dopo le elezioni provinciali era saltato fuori che il tema faceva discutere le persone con pareri divergenti i più critici avuti nelle zone di Zortea, Prade.

In altre zone le criticità emerse era più legate al fatto che si deve trovare un modo per smaltirlo senza dover pagare e andare in discarica inerti. Su questo punto la sindaca ha preso alcuni impegni per verificare alcune strade per verificare se è possibile trovare altre soluzioni.

La sindaca alle assemblee era dubbiosa se riproporre l'ordinanza sfalci e allo stato non si sa che decisione prenderà per l'estate ma la vedevo dubbiosa. Avevo aperto un sondaggio sul mio blog che ha chiuso il 15/12/201 e sarà perchè era sul mio blog o perchè non c'era interesse i voti sono stati pochissimi. Proprio ho pensato che non c'era interesse. I risultati che ne sono dati per i pochi voti 7 non sono indicativi della comunità ma i risultati sono:

  • è un'ordinanza giusta e va riproposta, 2 voti;
  • è un'ordinanza giusta ma da rimodulare, 2 voti;
  • crea problemi a non finire e non va riproposta, 2 voti;
  • viene vista come uno sopruso, 1 voto;

Tra i pochi voti ricevuti c'è una leggera prevalenza di persone che la ritengono giusta, anche se emerge in tale gruppo una spaccatura a metà su tale gruppo in merito al fatto se va tenuta così o rimodulata. E' iniziato il nuovo anno, e sebbene appena gennaio, anche questo sarà un problema che l'amministrazione dovrà sciogliere prima dell'estate anche perchè nelle assemblee sembrava sentito; ma non ho altri elementi per valutare la questione visti gli esigui voti che vi ho illustrato e il fatto che c'è solo una pochissima differenza tra chi favore e contrario.

venerdì 15 novembre 2013

L'assemblea frazionale con l'amministrazione comunale a Zortea

Martedì 14 novembre 2013 la Casa della Cultura di Zortea è stato il luogo dell'incontro della frazione con l'amministrazione comunale di Canal San Bovo rappresentata dalla sindaca Mariuccia Cemin e dagli assessori Becalli Stefano e Rattin Giulia. Erano assenti giustificati Gaspare Perotto e Rattin Fabrizio. Tra i presenti da segnalare i consiglieri Caser Andrea e Giuliana oltre che a Daniela Sperandio e Renato Loss.

Le persone presenti erano 15 davanti alle quali la sindaca ha esordito facendo un quadro generale che ricalca ciò che che è stato già presentato a Gobbera e che si può trovare qui.

Tema generale affrontato a Zortea per la prima volta è la previsione di 48000 euro per una variante al piano regolatore viste le molte richieste private. Questa variazione è l'occasione anche per lasciare a chi ha baite non censite (la Comunità di Valle anni fa su finanziamento provinciale ne ha schedate il 50%). Dal 1/12/2013 al 30/6/2014 si potranno presentare le schedature affidandosi ad un tecnico privato che poi verranno vagliate dal tecnico al quale verrà affidato la variante al piano regolatore.

L'intervento più importante a Zortea è l'acquedotto e le fognature che hanno trovato un finanziamento di 1,980 milioni euro sul Fut della Comunità di valle su 2,5 milioni lavoro.

Si è parlato dell'abbellimento avvenuto a Valline in porfido e smoleri e di cosa fare in altre zone. Per quanto riguarda le asfaltature i parla di fare dei lavori sui pezzi più critici compatibilmente con i lavori che si stanno facendo. Si intende fare il rifacimento dell'asfaltatura e dell'illuminazione del marciapiede. Per le asfaltature sono previsti 150 mila euro su tutto il comune, ma Canal San Bovo e Zortea saranno tenute fuori perchè hanno lavori che potrebbero rovinare la stessa.

L'area feste richiede lavori per poter togliere il fango e per fare ciò si prevede di fare dei lavori di drenaggio dell'ammontare di 35000 euro.

Si è portata avanti con urgenza i lavori della divisioni di acque nere e bianche nella zona sopra i Mulinerii visto i problemi di frane che ciò creava. La spesa è stata di 180 mila euro.

La Giunta provinciale nel 2007 ha delegato il comune per la progettazione dell'Albergo Diffuso. Ora il progetto è stato fatto dopo che si sono superati i problemi normativi. Il Comune interverrà su Casa Spessot (dal proprietario precedente Alessandro Spessot) con contributo del 100% della Provincia. Il progetto porta ad un investimento tra pubblico e privato (7 interventi) di 7 milioni di euro un toccasana per il settore edile in difficoltà.

Il comune ha proceduto all'acquisto di un nuovo gatto nelle nevi per la gestione della pista da sci di cui si ha concessioni per 5 anni. Questo dopo aver avuto rassicurazioni dalla Provincia circa lo sgombero neve sui piazzali di parcheggio. Il comune di Siror è in ristrutturazione dell'ex porcellaia ove vengono fatti spogliatoi, ufficio, noleggio.

La sistemazione dei cavidotti e dell'illuminazione pubblica è prevista entro 2015.

L'ordinanza sfalci ha messo il sale al dibattito con Riccardo che minaccia di lasciare incolto il suo terreno visto che oltre a non saper dove mettere l'erba se ne fa fieno e la mette nel tabià deve pagare comunque l'IMU. La sindaca dice che non fa dispetto a lei.

Bollini introduce il tema della scarsa cura del servizio da parte di ACSM per quanto riguarda la raccolta rifiuti che spesso fa pensare a Napoli. Ha segnalato alla ditta la cosa avendo risposta che non è loro competenza del comune la pulizia.

Sul punto la sindaca difende il comune e dice che la competenza e di azienda ambiente e che il comune come gli altri proprietari paga per il servizio reso ai suoi stabili.

Bollini a quel punto mette la mano sul tema che è un azienda pubblica e che i comuni potrebbero farsi sentire di più.

Il sindaco conferma che l'azienda è pubblica partecipata all'8% dai Comuni e al 92% dalla Comunità di Valle. Azienda Ambiente a proposto di far seguire il camion di raccolta da altro mezzo per la pulizia. I costi aggiuntivi ricadono al 100% sugli utenti.

Bollini parla del caso Val di Fassa ove un'azienda privata da un servizio migliore anche perchè sono previste multe e licenziamento del dipendente che sbaglia. Inoltre il costo costerebbe meno.

Sul punto la sindaca obbietta che non è vero che si paga meno e si paga al mq. Sulle immondizie parla delle campane interrate che si prevedono a Revedea, Danoli, Lausen, Caoria. Sul discorso della pulizia mette in campo la proposta di mettere una scopa a servizio dei cittadini.

E' stati richiesto come si pensa di rendere meno pericoloso l'accesso alla piazzetta feste e la sindaca a detto che non ci sono progetti e soldi al momento.

Riccardo pone il problema di un muretto su sua area privata sopra la quale passe una strada ove c'è l'IPPOVIA. Se il comune non interviene visto che passa l'IPPOVIA lui potrebbe chiuderne il passaggio.

L'illuminazione è stato però il problema più sentito col proprietario del serenella che dice che è impossibile avere 20 giorni senza luce. Se credete di fare turismo così fatelo voi.

Daniela Sperandio ha visto pochi cambiamenti a Zortea rispetto ad altre frazione e la vede un po' dimenticata.

Il sindaco ammette che c'è una oggettiva difficoltà per sistemare il tratto Albergo Serenella-Parco anche a livello temporaneo essendo l'impianto non a norma. Si sono ora trovati i globi compatibili e si è chiesto alla ditta che li vende di mettersi nella lista CONSIP, in quanto solo così si possono acquistare.

Il proprietario del Serenella ha voluto attaccare l'amministrazione "che non ha le palle" per farsi sentiure verso ACSM per la manutenzione.

Beccalli Stefano declina le accuse che vengono mosse e fa presente che c'è stata sempre attenzione.

Oscar Broilo mette in luce che molti problemi richiedono attenzione.

Dal pubblico dall'esempio del drenaggio della area feste alla posa acquedotto di come il comune non segua con i suoi tecnici il lavori per poter vedere se sono stati fatti ad arte e a volte ciò non è stato. Il sindaco dice che lei deve fidarsi dei tecnici ai quali da l'incarico. Chiude poi dicendo che quando ci sono molte cose da fare si deve partire dalle priorità.

giovedì 14 novembre 2013

Assemblea frazionale di lunedì a Gobbera

Lunedì 11 novembre 2013 alle ore 20.30 si è aperto il periodo dell’assemblee di frazione che non sono state fatte in primavera come di consueto viste le molte opere che erano li da venire. C’è poi stato il silenzio elettorale e solo ora si è potuto aprire il periodo delle assemblee. E’ così che il sindaco Mariuccia Cemin ha esordito assieme alla sua giunta (Rattin Fabrizio, Becalli Stefano, Rattin Giulia, Perotto Gaspere) davanti a 14 persone a Gobbera presso l’Albergo Pizzeria Passo Gobbera era presente Renato Loss e Daniela Sperandio.

Il problema risorse è il primo che è stato affrontato visto che dal 1 gennaio anche il Comune di Canal San Bovo è passato sotto la normativa del patto di stabilità che blocca 1,8 milioni euro di parte di investimento. Nemmeno dal budget che ammonta a 1,5 milioni di euro e 400 mila euro di sovracanoni del BIM Brenta portano sollievo visto che la Provincia ha bloccato fino al 31/12 il pagamento. Per tale motivo per pagare lo stato di avanzamento del teleriscaldamento di Canal San Bovo che ammonta a 600 mila euro si è dovuto accedere ad anticipazione di cassa. Non è possibile fare in tal modo una programmazione. Si spera in un allentamento del patto di stabilità che non permettere di accedere a prestiti decennali senza interessi messi in campo dal BIM Brenta ne di utilizzare risorse presenti in bilancio.

C’è per Saline/Gobbera un progetto di 300 mila euro per l’illuminazione pubblica completare l’urbanizzazione primaria ma le risorse sono da trovare. Procedono invece i lavori alle fognature e all'acquedotto di Gobbera . Si sta lavorando nella Val de Lach e ci sarà un asfaltatura prima della la neve. Non tutte le zone verranno asfaltate visto che ci saranno altri scavi in qualcuna da fare. Una seconda squadra dovrebbe lavorare da Revedea per poi salire a Barbine e poi Zortea fino al periodo della neve. Ci sono dei problemi nel rispetto dei tempi.

Sono stati richiesti degli abbellimenti come l’utilizzo di profido o salesà sulla piazza della Fontana e del strada per San Silvestro .

Un’opera è stata invece richiesta in primis da Narciso Bettega, ma anche da altri, importante è un marciapiede che renda sicuro spostarsi nella razione ameno fino al cimitero. Il sidanco ha detto che è difficile fare già il marciapiede a Lausen presso il polo scolastico ove un progetto ben fatto costerebbe 270 mila euro per allargare anche la curva della strada. Se arrivassero risorse volentieri ma le risorse sono sempre scarse.

Si prevede la sistemazione dell’entrata al parcheggio dell’albergo Passo Gobbera e della strada forestale.

La ditta Callegher ha vinto l’appalto e sta sistemando le campane di Revedea, Prade, Lausen, Caoria, Danoli semi-interrate facendole uscire solo per un altezza di 1,2 metri rendendole più accessibile e di aspetto più gradevole.

Si prevedeva di allungare l’illuminazione pubblica verso Revedea, ma non è opportuno visto che l’impianto non è a norma. Per questo si è fatto un preliminare per la complessiva messa a norma e allungamento dell’impianto di illuminazione pubblica che dovrà esser valutato in merito alle risorse disponibile magari in tre lotti.

Il progetto del piazzale per lavorazione del materiale del bosco alle Barbine è stato rinviato a quest’anno per l’inserimento del PSR che scade nel 2013 e si spera nel finanziamento. Si sta già lavorando al nuovo PSR e sembra che l’opera si presente anche nel nuovo.

Il lavori acquedotto e le motivazioni che hanno portato a dearsenilizzatore e o poi all’aggancio all’acquedotto che viene alimentato dall’acqua di Caoria per abbassare i livelli di arsenico. Tiziana mette in luce che lei vorrebbe utilizzare l’acqua precedente dell’acquedotto Gobbera e non quella miscelata con quella proveniente di Caoria in quanto più buona. Sul punto nasce una polemica dopo le parole di Gaspare Perotto che fa riferimento al fatto che un censita di Gobbera. Ecco che sul tema entra Giovanni Furlan che difende tale censita. Ne esce fuori il fatto che l’esposto era stato presentato da Daniele Furlan e che secondo Perotto c’è una dicotomia tra ciò che pensa un censito e l’altro.

Tiziana mette in luce come lei ha una stalla sulla strada dei Cioli e come la stessa non venga aperta fino in fondo. Il sindaco fa presente che dove c’è una casa di un censito residente si apre. Certo non si può arrivare ad accontentare ogni singola esigenza e per i residenti molto fuori (si da residenza facendo presente che alcuni servizi non ci sono) o ove non ci sono abitazioni non si apre. Tiziana fa presente che è stata aperta una strada ove non c’è nessun residente. Il sindaco risponde che la aprono privatamente e non gli operai comunali. Certo non subito ma a distanza di qualche giorno si potrà avere l’apertura anche fino alla stalla.

Il sindaco ha messo in luce l’opera della Caserma dei pompieri presso la Galleria del Monte Totoga con 300 mq a testa per Croce Rossa e Pompieri. Il comune impegna tutto il budget per 600 mila euro e altri 200 mila euro che vanno trovati. La Croce Rossa a vario titolo ci mette 600 mila euro tra investimento diretto e girando il contributo preso dalla Provincia. Non si contabilizza l’ultima vendita legname per far e un concambio per un valore di 115 mila euro per avere il prodotto finito evitando così il blocco el patto di stabilità. La caserma richiede 1,9 milioni di euro e vanno trovati altri 400 mila euro. Il vecchio stabile, caserma dei pompieri si sta valutando se darlo alla forestale che ora ha i mezzi all'interno dei garages della provincia di Trento in località Simbolda. Infatti una volta libero la parte all'interno dei garages che erano stati destinato allo stabile potranno tornare alla destinazione originaria dei Nuvola.

Nella complesso scolastico c’è uno spazio ampio a terra e contiene 30 posti macchina per gli insegnanti e il personale della scuola. A parte ciò lo spazio del ove c’e lo spazio per la caldaia che non si fa più perché altre soluzioni per il teleriscaldamento sono state prese si è previsto di fare un archivio.

Si aprirà la strada concessioni all'interno dei cimiteri per poter mettere lapidi che costeranno 200 euro ogni 20 anni e partiranno le lettere partendo da Caoria. I cimiteri vivono poi il problema di mancanza di posti e per tale problema il regolamento prevede di non poter seppellire nemmeno gli oriundi se non cremati.

Le fognature di Zortea hanno trovato finanziamento per 1,98 milioni euro su una spesa di 2,5 milioni sul FUT della Comunità di Valle. Il progetto ha visto un o stralcio per una zona sopra i Mulineri per l’urgenza dovuta a frane.

Non è possibile ritoccare le tasse sulla casa in quando verrebbe tagliato il fondo perequativo della provincia. Si è messo in luce come il bilancio di previsione 2014 non sarà possibile vararlo entro l’anno, in quanto l’incertezza sulle entrate ha portato la provincia ad una circolare in tal senso. Questo porterà fino a marzo ad una gestione provvisoria. Questo vuol dire che per i primi tre mesi si potra spendere 1/12 della previsione 2013 di ogni capitolo.

L’ordinanza sugli sfalci è difficile venga riproposta per le lamentele che si sono avuti problemi di applicazione a non finire. Si è prevista una multa da 50 euro sebbene può arrivare a 500. C’è preoccupazione tra la gente circa il fatto che qualcuno parli già di passare ad un cambio colturale a bosco e qualcuno dice che andrebbe riproposta. Sul punto il sindaco rassicura dicendo che deve passare per la forestale e vicino alle case non è ammessa.

Come richiesto dal pubblico si aggiorna sullo stato della mappatura dei centri storici e la stessa è arrivata a Ronco di cui manca una parte . Manca poi Caoria e Canal San Bovo.

Per la strada del Lach si prevede la regolarizzazione in base all’articolo 31 (30 anni utilizzo) per quanto riguarda l’imbocco della stessa.

Si prevede la valutazione della ricostituzione del Consorzio miglioramento fondiario ovviamente facendo tesoro degli errori passati, in quanto su alcune opere può accedere a contributi che il Comune non può utilizzare. A livello sanzionatorio si è messo l’accento più che sui parcheggi sull'abbandono dell’immondizia e sul fenomeno dei cani liberi.

E’ troppo presto per parlare se ci sarà una ricandidatura. Sul punto Beccalli mette in luce che vanno evitati gli errori del passato.

Beccalli Stefano parla della problematica delle botteghe storiche che ha visto l’Hotel Passo Gobbera escluso. Questo è dovuto alla mancanza del requisito di non cambio licenza. Non è solo una targhetta ma esistono dei benefici. Si è dato lo studio e le pratiche a Centriamo Consulting. Sollecitato sulla polemica lo stesso dice che è dovuta a scarsa informazione e che si deve far collaborare l’Associazione Centriamo, Proloco, Ecomuseo. Martedì 19 novembre ci sarà un incontro con le associazioni per chiarire.

L’assessore allo sport Rattin Fabrizio ha parlato dell’opera di sostituzione della pavimentazione della palestra con palchet che prevede una spesa di 30.000 euro. Si prevede però di non fare solo questo ma cambiare il riscaldamento per un più efficiente a terra.

L’assessore Giulia Rattin illustra il progetto di una brochure turistica anche verso l’estero di cui si sta parlando anche con l’Apt per una mirata promozione della zona anche se sono restii a fare progetti di promozione non d’ambito. Si farà comunque.

Gaspare Perotto parla interrogato dalla censita Bruna dell’entrate dei funghi che sono è pari a 52000 euro in calo visto la partenza blanda dovuta al tempo. Per quanto riguarda il legname tutto il residuo è stato venduto con prezzi che sono arrivati anche a 101 euro. Il mercato del legname tira. Questo a portato a 800 mila euro che andranno quasi tutti in avanzo di amministrazione se non per i 115 mila euro di cui si è parlato nell’appalto della caserma dei Pompieri. La malga Fossernica di Dentro con 130.000 euro è stata ristrutturata ad agritur.

lunedì 4 novembre 2013

Le elezioni comunali di Canal San Bovo nel 2015: qualche riflessione

Sono passati quasi passati 3 anni e mezzo e a maggio 2015 si voterà per le elezioni comunali di Canal San Bovo ed è bene proporre qualche riflessione.

Qualcuno potrà dire ma è presto c'è tempo ma se ricordiamo cosa successe nel 2010 quando, sebbene attraverso l'Adige per tempo sollecitavo qualcuno a farsi avanti per fare un lista, si arrivò a ridosso delle elezioni a rischio commissariamento perchè non c'era nessuno che voleva prendere le redini dell'amministrazioni comunali. Si presentò in pochissimo tempo la lista della sindaca attuale Mariuccia Cemin Uniti per il Vanoi. La disaffezione era tale che per evitare il quorum del 50%+1 è stata presentata da Gaspare Perotto la lista Caccia e Pesca.

Vinse l'attuale lista Uniti per il Vanoi che governa con la sindaca Mariuccia Cemin non senza aver avuto qualche problema. Ci fu un terremoto nel settembre 2012 e portò alle dimissioni di due assessori di altri. Non voglio però ripercorrere la storia della crisi che ho già documentato e chi vuole può andarsela a rivedere. E' però vero che da quel periodo se non per il consiglio di surroga e chiusura crisi non ho più visto nessuno dei consiglieri dimissionari tra il pubblico del consiglio comunale.

L'interesse sembra tornato all'ex assessora Daniela Sperandio alle Provinciali del 2013 con una lettera a sostengo di Marco Depaoli che attacca anche il sindaco Mariuccia Cemin.

Gli scenari futuri. Allo stato non è stata sciolta dalla sindaca Mariuccia Cemin circa una sua ricandidatura che ci potrà anche essere ma allo stato non può esser data per certa. Non so poi se la lettera di critica al sindaco di Daniela Sperandio, Loss Renato, Cecco Gianfranco è una base su cui si sta costruendo un'alternativa come allo stato può apparire. Certo è che comunque sarebbe almeno una lista e due con quella che si avrebbe se Mariuccia Cemin si ricandida. Allo stato però è proprio ragionamenti che non sa a dove portano.

Siccome trovarsi all'ultimo momento può portare a inserire cose buone e temi con una visione provinciale che il comune non può avere come fatto in passato se non come pressione sulla provincia mi sembra ora di chiedere alla popolazione di riflettere sul futuro del Vanoi. Un futuro che non potrà vedere opere statosferiche e che va costruito partendo con i punti di forza e debolezza della zona e sulle sue risorse. Certo c'è la provincia col Budget e altri finanziamenti, ma le risorse derivanti da ciò saranno sempre meno viste le risorse calanti e l'auspicio di chi ha vinto le provinciale di incanalare le risorse sulle Comunità di Valle di non mantenere doppi Canali.

Un futuro quindi che va preparato per tempo sia dall'amministrazione comunale che dai cittadini sapendo benissimo fin d'ora che non può essere il libro dei sogni e nemmeno qualcosa di messo li a caso per accontentare tutti; ma che deve stare li perchè deve esser il bene per il Vanoi. Un programma di tale tipo va costruito attraverso una squadra che si trova per tempo per condividere idee scontrandosi anche per trovare l'equilibrio.

Va però messo nel programma anche un visione di area tenendo conti i vicini sia del Primiero sia del Tesino, in modo da avere un programma su cui la gente sceglie e mette in luce su che basi per poter portare a casa opere e servizi di ambito più vasto si può contrattare con i vicini.

Ecco perchè vorrei spronare i cittadini ad una riflessione per un appuntamento che sembra lontano, ma che ci si vuole arrivare preparati tanto lontano non è. Infatti tra programma e creare un amalgama di squadra il tempo è breve. Ovvio sempre che non si aspetta sempre qualcuno che ci toglie le castagne dal fuoco come salvatore della patria.

L'amministrazione comunale di Canal San Bovo incontra la popolazione

Passate le elezioni la sindaca Mariuccia Cemin e l'amministrazione comunale incontra la popolazione. Gli appuntamenti possono esser trovati all'avviso che è prelevabile qui.

Dal 11 al 18 novembre 2013 ci saranno questi incontri che sono una ghiotta opportunità per conoscere ciò che è stato fatto, ciò che l'amministrazione pensa di fare e far capire i problemi della gente. Infatti in tali incontri è possibile per la gente avere un dibattito con gli amministratori. Il coraggio la sindaca ce l'ha messo come in altri incontri, sebbene ancora non sappia se ricandidare nel 2015, ora sta alla popolazione avere il coraggio di farsi sentire dall'amministrazione e far capire i propri problemi e se ci sono critiche.

mercoledì 30 ottobre 2013

Assemblee di frazione: la popolazione aspetta la sindaca per l'appuntamento annuale

E' sempre interessante scambiare idee con la sindaca Mariuccia Cemin e la sua giunta e credo che pure loro trovino nell'incontro con la gente stimoli nuovi.

Quest'anno non ci sono state a norma dell'art.7 comma 1 dello Statuto del Comune di Canal San Bovo le assemblee di frazione per motivi organizzativi. Il primo una riorganizzazione dell'amministrazione vista la crisi interna subita nell'autunno 2012 con l'uscita dei dissidenti. Quest'anno poi ci sono state le elezioni provinciali che, per stessa ammissione delle sindaca e dal vicesindaco Stefano Beccalli, vietano alle amministrazioni pubbliche di fare assemblee che possano dare sfogo alla gente, in quanto possono incidere sul voto.

Mi è stato assicurato da entrambi che comunque le assemblee si faranno tenendo fede all'articolo della Statuto citato e che non c'è nessuna volontà di sottrarsi al confronto. Non ho però ancora ricevuto le date in cui si terranno le assemblee e vorrei fare una proposta in merito. Eviterei dicembre ove si pensa già al Natale e ci sono poche date utili. Proporrei di fare le assemblee a novembre per poter illustrare le cose fatte, ricevere consigli e domande della popolazione e avere un dibattito franco con la stessa.

Non ho dubbi che l'amministrazione comunale e la sindaca vorranno tenere fede alla promessa e allo Statuto e che le assemblee frazionali si faranno. Sarò ben lieto di pubblicizzare le date se mi verranno date lasciando il mio contatto pierlugi.fabbris@email.it per eventuale invio delle stesse.

giovedì 20 giugno 2013

Grest 2013 un opportunità per il paese di Canal San Bovo

Il Grest è un servizio che nel Vanoi da qualche anno viene offerto dalla Parrocchia di Canal San Bovo. E' un punto di socializzazione dei bambini e un aiuto alle famiglie che lavoro. E' un esperienza apprezzata dai bambini e dalle loro famiglie. Ringrazio il sindaco Mariuccia Cemin e l'impiegata Alessandra Rattin per aver dipanato i dubbi su eventuali problemi dovuti alla chiusura del paese per il Grest.

Il nostro Comune è Family Frendly. Questo riconoscimento un po' sbiadito per le poche attività dell'anno passato è dovuto al fatto che il un comune è attento alla famiglia.

In tale solco si inserisce il Grest che risulta un sistema per poter rendere più sereni i genitori che magari entrambi lavorano e dare possibilità ai bambini di socializzare.

Tale attività portata avanti dalla Parrocchia nella figura in primis del parroco Don Nicola Belli coinvolge molto bambini, circa 100.

La chiusura. Conl' ordinanza 25/2013 si procede alla chiusura dall'8 al 21 giugno 2013 è disposta, come richiesto dal parroco Don Nicola Belli, la chiusura del centro al traffico veicolare e l'istituzione del senso unico caratteristico nei giorni di manifestazione:

  • da Piazza Vittorio Emmanuele II a Via Roma passando per Via Danoli;

  • da Somprà a Piazza Vittorio Emmanuele III passando per Canal di Sotto.

La chiusura della stessa verrà allungata come orario dalle 16 alle 22 il 21 giugno 2013 per la festa di chiusura.

Il 13, 14, 20 luglio si potrà tranquillamente transitare in quanto non è prevista la chiusura non essendoci attività.

Questo chiusura è motivata tranne per il giorno di chiusura del Grest, ove c'è la festa, con la cena nella quale si vuole garantire l'incolumità dei bambini che così posso anche giocare e svagarsi. Il 21 giugno la cena si svolgerà con in genitori e con la Comunità se vorrà partecipare (ovviamente dietro prenotazione per motivi organizzativi.

La parrocchia ha il diritto di richiedere la chiusura del centro come qualsiasi altra Associazione del Vanoi (vedi CRI di due settimane fa oppure per la sagra di Canale).

La possibilità di parcheggio. Non è solo questa però l'ordinanza in merito a quest'attività in quanto la stessa è regolata anche dalle ordinanze n. 24/2013 e n. 26/2013. Come si può vedere dalle ordinanze adottate il parcheggio subisce meno limitazioni. Infatti se la zona antistante il Comune segue la stessa tempistica della chiusura stradale con un orario più dilatato dalle 17 alle 21; per la zona antistante la casa dell'Associazioni e solo per la data del 21 luglio 2013 dalle 14 alle 22 per dare possibilità dello svolgimento della festa di chiusura.

In conclusione. Per concludere di fatto c’è solo la chiusura per il transito delle auto del centro, ma non il divieto di parcheggio. Quindi se qualcuno vuole bere il caffè a Canale, può parcheggiare tranquillamente (ovviamente facendo attenzione). I bar hanno il vantaggio che ci sono persone che camminano tranquillamente all'esterno – ad esempio i genitori che vengono a prendere il figlio-, oppure qualche ragazzo che va a prendere il gelato. Ricordo tra l’altro che un bar chiude alle otto di sera.

Si può quindi evincere che la limitata chiusura non influenza la possibilità di muoversi e di fruire delle attività della frazione che anzi vederebbero arrivare persone in più.

mercoledì 13 febbraio 2013

Ufficio postale la posizione del Comune di Canal San Bovo

La riorganizzazione postale ha toccato anche il Comune di Canal San Bovo e si scarica sullo stesso attraverso l'apertura a giorni alterni a Canal San Bovo. Gli altri uffici postali di Caoria e Prade sono aperti già da due anni ad orario ridotto.

Questo ha portato a proteste con raccolta anche di firme, ma se questo è lecito mi rammarica constatare che al Consiglio Comunale del 7 febbraio 2013 che trattava il problema ci fossero solo 10 persone.

Il primi contatti e la proposta. Già a dicembre il comune aveva preso contatto con Poste Italiane e solo a gennaio è stato possibile avere un incontro. Un incontro quello avvenuto che ha portato il commerciale a fare una proposta al comune: l'effettuazione della stampa degli F24 dell'IMU e sua riscossione oltre la stampa e riscossione delle fatture acquedotto. Questo servizio viene già svolto in altri modi dal comune. Sebbene allettante la proposta avrebbe portato a sborsare 3000-6000 euro annui non potendo giustificare la stessa spesa avendo già personale interno che si occupa di ciò che sarebbe in esubero e non ricollocabile. Questo affidamento non garantiva poi per sempre la mantenuta dell'ufficio postale e ciò ha portato a non assumere e non voler assumere nessun impegno di tale tipo.

La nuova lettera a Poste Italiane. Una nuova lettera verrà mandata a Poste Italiane sottolineando i disagi che tale situazione crea in connessione del già ridotta apertura degli altri uffici. Detto ciò si passa al fatto che tali servizi sono essenziali ed indispensabili per la vita con rilevanza sociale. Si parla dei problemi che anche gli anziani avrebbero.

Si tocca poi una questione interna di poste che non viene rispettata la Carta dei Valori Ambientali. La riorganizzazione dovrebbe rispettare tale carta, ma gli effetti che si avranno nella nostra zona è un aumento del traffico e penalizzazione delle attività imprenditoriali.

Si giustifica la questione del rifiuto con la spending review e e la difficoltà di giustificare l'esternalizzazione di un servizio con personale interno che già svolge lo stesso. Si fa quindi una nuova proposta.

La proposta del Comune di Canal San Bovo. Il Comune propone di aprire tutti i cinque giorni feriali spalmando diversamente l'orario di lavorativo: dalle 10 alle 13.

Per far ciò si cerca la collaborazione della Comunità di Valle nel senso del sostegno. La consigliera chiedeva perchè non si chiudeva Imer e la risposta la sindaca, Mariuccia Cemin, ce l'aveva: è stato risposto che Imer conviene.

Si è preso atto che il mondo è cambiato e poco il comune può fare contro una riorganizzazione di un'azienda privata che si muove su un mondo profondamente mutato. E' passata tale posizione all'unanimità ed è immediatamente esecutiva.

Probabilmente poi forse la riduzione di orario non fa tanto disagio se non per creare polemica con raccolta firme visto che la partecipazione alla trattazione del punto in Consiglio Comunale è stata risibile. Quindi qualsiasi cosa sia stata decisa e i risultati che porterà dovranno esser accettati.

sabato 9 febbraio 2013

Impianti di risalita a San Martino di Castrozza

Nelle comunicazione del Consiglio Comunale del 7 febbraio 2013 la sindaca rende edotto il consiglio circa la situazione di SMPDTF e degli interventi che i comuni e la Comunità di Valle.

La società in questione gestisce gli impianti funiviari di Rosalpina e SIATI dopo la fusione delle stesse e naviga in cattivissime acque sebbene già in passato abbia evitato il fallimento grazie ai comuni. Questo è stato fatto perchè si ritiene che tali impianti siano importantissimi per l'alto Primiero e pure in minima parte per noi. Tant'è che si sta pensando di re-intervenire.

L'intervento verrebbe svolto creando una Holding a cui si parteciperebbe con le quote di ACSM in possesso dai comuni e con risorse fresche della Provincia per 10 milioni di euro. Oltre ovviamente a quelli già presi di contributo per il trenino che vede andare sempre deserto il bando.

Ci sarebbe poi una scissione con due società. Alla prima andrebbero andrebbero i cespiti immobiliari e quindi la gestione degli stessi, mentre alla seconda la gestione dei servizi. Tali società avrebbero le stesse persone nel CDA. La seconda società pagherebbe un canone alla prima per l'utilizzo degli impianti prima basso poi in incremento. Questo è supportato da un piano industriale e da pareri legali.

Per il rilancio si prevedono fideiussioni da concedere attraverso mutui sugli immobili della società a cui appartengono a cui si fa fronte col canone che si prevede di incassare.

La posizione del sindaco. Il sindaco ha messo in luce che buona parte dei comuni sono favorevoli e pure la comunità anche se Tonadico e Siror latitano. Si ricorderà in merito il documento di mezzano.

Per far ciò si pongo alcune condizioni:

  1. si parteciperà con il 6,62 di ACSM ottenendone il riporto a 100 della holding che è pari a circa l'8%. La diluizione di quota deve esser compiuta dagli altri. Nel caso non fosse possibile si venderà la quota direttamente potendone ricavare 600000 euro.
  2. I patti para-sociali devono prevedere che il comune di Canal San Bovo venga trattato come per un socio storico con entrata in CDA.
  3. Stesura e firma solo alla formalizzazione di tutti i patti para-sociali e comunque si aspetterà prima la firma di Tonadico, Siror

Tutte le condizioni sopra esposte dovranno esser rispettate.

Il segretario, Lino Sperandio, ha messo in luce che tale azione non sarebbe permessa in quanto in violazione della legge statale che prevede che le quote delle società quando le stesse hanno il bilancio da tre anni in rosso. Ne è nato un siparietto con tra lo stesso e la sindaca, Mariuccia Cemin, che invece ha sostenuto che una legge provinciale di Trento che permette di ovviare tale divieto in campo di impianti di risalita in modo aiutarne il risanamento. Questo sfruttando la dicitura che gli impianti di risalita sono società di trasporto pubblico. Si è notato visto il siparietto che i consiglieri erano disorientati in merito.

E' l'unica soluzione. Non è l'unica soluzione, infatti altre soluzione ci possono essere:

  1. ACSM partecipi in SMPTF. Sebbene ciò avrebbe fattori giuridici positivi non è totalmente positiva essa. Tra i fattori negativi ci sono il disaccordo tra i soci ACSM e la volontà di non inserire ACSM in una società di sicuro baratro.
  2. Fallimento della società. Si potrebbe prevedere di non far nulla e ciò porterebbe a fallimento sicuro con contraccolpi sul settore turistico e bancario.

Considerazioni. Le strade davanti a SMPDTF sono ridotte, ma non per il Primiero e Vanoi che farebbero bene a guardare ad un altro sviluppo piuttosto che accanirsi terapeuticamente su una società.

Se proprio ci si vuole accanire per lo meno si porti ad una cancellazione del CDA mettendo persone competenti. Si potrebbe inoltre assumere gli asset immobiliare e fare una gara trasparente per l'assegnazione della gestione.

venerdì 8 febbraio 2013

Sindaca Mariuccia Cemin si astiene sul Bilancio 2013 della Comunità Valle

La sindaca Mariuccia Cemin ha comunicato in data 7 febbraio 2013, all'interno del Consiglio Comunale, l'astensione che essa espresso al bilancio 2013 della Comunità di Valle. Il voto è stato l'unico di astensione su 7 favorevoli espresso in conferenza dei sindaci su un bilancio che se non vede eccepire nulla dalla stessa in parte corrente è invece squilibrato in sfavore del Vanoi.

Nel bilancio del 2013 sono previsti 4,651 milioni euro con 20.000 imputabili al Vanoi, si sale a più di 5 milioni nel 2014 con 30.000 nel 2014 e nel bilancio del 2013-2015 la prospettiva è di arrivare a zero per il Vanoi. Una percentuale quella che il Vanoi si vede riconoscere che arriva al 0%. Troppo poco per poter dire che si fa Comunità.

Dopo che non ci siamo visti riconoscere l'ambito unico scolastico si vede sempre più un lavorare non assieme. Questo può esser un sentimento che si sente nella gente del Vanoi e ciò non rafforza l'immagine della Comunità di Valle verso i cittadini. Nella popolazione del Vanoi si è sempre avuto nel Primiero uno scetticismo che ha radice nel passato visto che ci si è stati casi di tradimento. Non è sicuramente questo un buon esempio che aumenta la fiducia verso i nostri vicini. E' vero molti servizi vengono fatti in Primiero, Scuola musicale, etc.. a quando servizi sul Vanoi. A quando una costruzione di Comunità?

Sarebbe interessante in merito conoscere la posizione del Presidente della Comunità, Trotter Cristiano.

Interrogazione di Marco Depaoli sulla viabilità per il passo Broccon

La situazione della viabilità per il passo Broccon, la quale vede chiusure ad intermittenza di inverno a seconda che esista il rischio valanghe essa danneggia l'utilizzo turistico degli impianti sciistici del passo da parte delle attività turistiche della nostra zona. Esso è inoltre un problema per i dipendenti che lavorano in tale località anche provenienti dal nostro Comune.

In data 04.02.2013 è stato presentata un interrogazione da parte del consigliere provinciale Marco Depaoli per chiedere lumi circa gli interventi per la viabilità di accesso versante Vanoi al Passo Broccon La sindaca, Mariuccia Cemin, ha voluto tra le comunicazioni del Consiglio Comunale del 07 febbraio 2013 informare il consiglio e il pubblico, peraltro poco numeroso, di ciò e del fatto che l'amministrazione appoggia tale attività conoscitiva.

Gli interventi in questione stanno andando avanti a rilento essendo per la seconda volta fallita per la seconda volta una ditta che si è aggiudicata ai lavori. Per questo motivo oltre a chiedere la situazione viene chiesto se si pensi di mettere con adeguati interventi una volta per tutte in sicurezza tale strada provinciale.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA n. 5640

Prima media di Lausen a rischio dal prossimo anno scolastico

Nel consiglio comunale di Canal San Bovo del 7 gennaio 2013 c'è stato spazio, nelle comunicazioni della sindaca, per la delusione della sindaca per ciò che è emerso dalla conferenza territoriale della scuola ha deciso.

La decisione. La decisione della conferenza territoriale è stata di non considerare il Primiero e Vanoi ambito unico scolastico e ciò ha dei riflessi non secondari. Non viene in tal modo garantito dalla Provincia di Trento il trasporto scolastico da Primiero a Vanoi in direzione Vanoi. Questo porta a disincentivare sebbene alcune famiglie che potrebbero far balzare da 5 alunni a 14 e poter garantire nei due anni di crisi, visto che 4 sono gli alunni della prima tra l'anno dopo, un buon numero di alunni.

Lo scenario. Ora la spesa del trasporto scolastico per incentivare l'utilizzo della scuola di Lausen è a a carico del Comune, se lo stesso intende assumersi la spesa di 6000 euro, altrimenti la prima media salta.

Una decisione non è stata ancora presa in merito e il tempo stringe e sull'argomento c'è ancora tempo per decidere il da farsi, ma l'iscrizione si devo fare in tale periodo online e ciò non fa ben sperare.

martedì 15 gennaio 2013

Razionalizzazione Poste Italiane nel Vanoi: resoconto di cosa si muove

Prima di tutto vorrei scusarmi con l'amministrazione comunale per un mess che ho scritto su facebook e che qui riporto solo per poter da uomo riportare l'errore per cui mi scuso con tutta l'amministrazione di Canal San Bovo e il suo sindaco Mariuccia Cemin:

Vedo poi che c'è chi parla del sindaco è ok ci può stare. Non è stata l'amministrazione più consona ad affrontare il problema. Ma per proporre non bisogna avere qualche idea.

Ammetto che il mio post è stato ingeneroso e dettato dalla foga con cui mi sono buttato sulla discussione sulla situazione delle Poste a Canal San Bovo e quando ci si sbaglia si deve ammettere.

Ringrazio Stefano Beccalli per le informazioni e per le scuse del sindaco che non ha potuto rispondere all'email che gli ho inviato perchè ne è sommersa. I problemi sul nostro territorio sono molti e richiedono lavoro.

Poste. Lunedì il Sindaco e Giulia hanno avuto un incontro con il commerciale delle Poste S.P.A.

Questo incontro era già stato programmato prima di Natale ma a causa dell'impossibilità da parte del commerciale (influenza) è stato posticipato a ieri. Quindi tutto era già stato programmato. Il Comune si è SUBITO interessato al problema.

Il commerciale espone 4 offerte commerciali (consegna comunicazioni IMUP ai residenti, consegna comunicazioni relative alle tariffe consumo acqua, etc.) da poter attivare negli uffici postali a Canal San Bovo. Questo tipo di strategia è stata ovviamente proposta anche nel Comune di Livo e in altri Comuni. Oltre a aderire a tali servizi, l'amministrazione Comunale di Livo, aveva investito parecchi soldi nella sistemazione dell'ufficio postale.

Aderendo a uno o più servizi, il Comune di Canal San Bovo dovrebbe consegnare a Poste S.P.A il database delle utenze e la stessa società si impegnerebbe a spedire a casa dei residenti le relative comunicazioni. Questo ha un costo non indifferente per il Comune. Si parla di circa 2/3 mila euro a servizio. L'attivazione di questi servizi, secondo opinione del commerciale a mio giudizio confutabile, porterebbero un maggiore carico lavorativo per il servizio postale a Canal San Bovo e quindi non ci sarebbe questa "razionalizzazione" del servizio. Questa è ovviamente la strategia commerciale di Poste S.P.A.

Dopo lunga discussione in giunta abbiamo deciso di non aderire per il momento a queste proposte commerciali per i seguenti motivi:

  1. non possiamo giustificare l'incarico a Poste S.P.A di questo surplus di lavoro (invio comunicazioni) visto che il nostro Comune già dispone di un numero sovrastimato di dipendenti comunali (compreso custodi forestali).
  2. se attivassimo uno o più servizi non abbiamo la garanzia che nei prossimi anni saremo soggetti a ulteriori "visite" da parte di Poste S.P.A.

Per questo abbiamo intenzione di proseguire per vie istituzionali, coinvolgendo anche la Comunità di Primiero. Credo sia l'unica azione "forte" da fare.

Personalmente credo che la raccolta di firme in atto non porti i risultati previsti.

Se noti bene, ho rimarcato più volte che stiamo discutendo con una delle più grandi S.P.A del nostro Paese (che fornisce si un servizio pubblico, ma adotta strategie economiche e finanziarie di una classica spa).

Penso che la via istituzionale / politica possa produrre l'unico risultato atteso, ovvero:

  1. tenere aperto tutta la settimana l'ufficio a Canal San Bovo.
  2. lasciare aperti 3 giorni la settimana gli altri due uffici periferici.

Conclusioni. Prima di tutto come vedete a tutti può capitare di dare giudizi affrettati e sbagliarsi. E' meglio avere proposte.

Come l'assessore Stefano Beccalli una raccolta firma avrebbe scarso risultato, in quanto come già dall'ufficio stampa anche togliere i soldi avrebbe risibile risultato.

L'amministrazione si è mossa e stata trattando e il tempo forse non sarà breve e condivido che va valutato tutto attentamente, perchè nel tempo la storia non potrebbe esser conclusa. Certo prima di tutto dobbiamo rendere i nostri paesi appetibili per renderli vivi e mantenere i servizi.

La storia non è chiusa è si vuole trovare una soluzione politica- istituzionale coinvolgendo anche la Comunità di Valle di Primiero. Attendiamo gli sviluppi e appena ce ne saranno altri ve li farò sapere.