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giovedì 2 dicembre 2021

Confermato l'accordo ULSS Dolomiti sindacati per fasce 2021

Belluno. Si è svolto martedì, nella sede di Via Feltre a Belluno, un incontro tra  le Organizzazioni sindacali e RSU del comparto dell’ulss Dolomiti.

L’incontro è stato definito proficuo da entrambe le parti, tanto che è stato condiviso di dare continuità agli appuntamenti sindacali ogni ultimo martedì del mese e di stabilire ogni 15 giorni un aggiornamento sull’evoluzione epidemiologica del Covid 19.

 E’ stato confermato l’accordo per le fasce per l’anno 2021 con la definizione di tempi e modi di applicazione (liquidazione entro i primi mesi del 2022).

Le parti hanno preso visione dei residui dei fondi contrattuali degli anni 2019 e 2020 ed hanno concordato di mantenere in essere alcune progettualità, legate alle condizioni di disagio e di impegno profuso dai lavoratori, nonché di considerare altre progettualità trasversali coinvolgenti diverse categorie, a beneficio di numerosi dipendenti, riconoscendo la disponibilità data durante l’epidemia.


mercoledì 12 maggio 2021

Incontro con i sindaci di Agordo e Pieve di Cadore ieri per i veritici dell'ULSS Dolomiti

incontro sindaci Pieve Cadore Agordo ULSS Dolomiti 11 maggio 2021
Belluno. Ieri  il Direttore Generale Maria Grazia Carraro e il Direttore della Funzione Ospedaliera Raffaele Zanella hanno incontrato  il sindaco di Pieve di Cadore Giuseppe Casagrande, il sindaco di Agordo Roberto Chissalè e la consigliera delegata dell’Unione Montana Agordina Federica Zasso per fare il punto sull’attività degli ospedali di Pieve di Cadore e di Agordo.

Si è trattato di un primo incontro per fare luce sui punti di forza e sui temi di miglioramento delle strutture e delle organizzazioni.

Le Amministrazioni e la Direzione Ulss hanno preso il reciproco impegno di affrontare in modo costruttivo e attraverso un rapporto istituzionale basato sul dialogo costante le tematiche di intessere degli ospedali e della crescita dei servizi in Cadore e Agordino.

lunedì 25 maggio 2020

Adolesc-@nsia: google meet per ragazzi della Provincia Belluno mercoledì 27 maggio

Belluno. Google meet per gli adolescenti di tutta la Provincia per parlare di COVID e ansia in programma mercoledì 27 maggio alle 18.00.
«Gli adolescenti prima di tutti sono stati colpiti dall'emergenza sanitaria COVID-19, perchè le scuole sono state chiuse da subito e non sono riaperte dopo la fase 2: i ragazzi si sono ritrovati  a perdere in un attimo la loro privacy e le loro autonomie, trovandosi a condividere spazi e tempi h24 con genitori e fratelli e non potendo frequentare il gruppo dei pari, che è composto da figure chiave nella vita di un adolescente come il/la  fidanzato/a, il/la migliore amico/a, il proprio gruppo, la propria squadra o band», spiega Mara Frare, responsabile dell’età evolutiva del distretto di Feltre, «Sono stati di colpo spazzati via i loro progetti a breve e medio termine e si sono riversati sulla rete per poter mantenere e recuperare un proprio spazio, ma proprio in internet si è attuato in questi mesi un bombardamento mediatico sulla pandemia in corso, che ha avuto come effetto l'amplificazione dello stato di allarme».
Adolesc-@nsia è un incontro per ragazzi dai 14 ai 18 anni, vietato gli adulti, proprio per garantire la privacy di cui i ragazzi hanno bisogno, per permettere loro di esprimere ciò che sentono, incluse le loro paure e preoccupazioni, che sono legittime e giustificate dal momento attuale e per trovare insieme strategie su come gestire la situazione.Per iscriversi basta mandare una mail a mara.frare@aulss1.veneto.it
Questo evento si colloca all'interno di una fitta rete di iniziative, messe in campo dallo IAFC del Distretto di Feltre, diretto dalla d.ssa Manuela Tonet, per poter continuare a dare risposte anche da remoto a bambini, adolescenti e famiglie fragili durante la cosiddetta fase 2. Gli psicologi di tutto lo IAFC hanno partecipato a tre webinar a distanza sulla psicologia di emergenza, in collaborazione con il gruppo sostegno psicologico COVID dell'Azienda ULSS, per essere pronti a rispondere alle nuove richieste che arriveranno.

 

mercoledì 8 aprile 2020

Nuovo incontro virtuale con le famiglie sull'Autismo il 9 aprile 2020

Belluno. Per essere vicina alle famiglie di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, l'Ulss 1 Dolomiti prosegue, per tutto il territorio provinciale, la possibilità di aderire ad un secondo "google meet" giovedì 9 aprile alle 20:30.

Il meeting virtuale del 2 aprile, in occasione della giornata internazionale dell’Autismo, è stato apprezzato dalle famiglie che si sono iscritte, anche da fuori ULSS Dolomiti.

Le nuove iscrizioni possono essere effettuate dai genitori all'indirizzo mail elena.angaran@aulss1.veneto.it

Le norme attualmente in vigore per contrastare la pandemia Covid 19 hanno determinato la riduzione dei rapporti con i contesti educativi e riabilitativi frequentati da bambini e ragazzi, con il rischio di un aumento considerevole della condizione di vulnerabilità per questi soggetti. Un'emergenza che sta mettendo a dura prova le famiglie, che con difficoltà si sono ritrovate a dover gestire figli che hanno visto un cambio radicale delle loro routine, alle quali sono particolarmente ancorati.

L’ULSS Dolomiti, attraverso la dott.ssa Elena Angaran, educatrice specializzata, si è attivato da subito per non lasciare sole le famiglie, con particolare riguardo a quelle che potevano vivere un maggiore disagio dovuto alla severità della diagnosi del figlio.

Per alcuni minori è stato attivato un intervento a distanza, concordando con la famiglia un programma e inviando via mail indicazioni di lavoro e materiali, in altre situazioni si è provveduto a colloqui telefonici con i genitori per rilevare le necessità e poter insieme trovare soluzioni. Attualmente, attraverso questo intervento a distanza, sono seguite 12 famiglie, le quali, in seguito all'invio di programmi e materiali, vengono contattate settimanalmente per una verifica dell'andamento della situazione e per fornire loro un supporto educativo a chi non ha dimestichezza con i mezzi tecnologici, per essere #lontanimavicini.

ALCUNI DATINel distretto di Belluno le famiglie seguite sono in totale 89 (n. 64 dal Servizio Età Evolutiva con il Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale e n. 25 dal solo Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale Presso il servizio Età Evolutiva di Feltre sono attualmente seguiti 36 minori con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico Tra questi, 23 minori presentano una Diagnosi di Autismo, caratterizzato da una difficoltà persistente della comunicazione, dell'interazione sociale e da una rigidità di comportamenti ed interessi ristretti e ripetitivi; 11 minori hanno una diagnosi di Distrubo Generalizzato dello Sviluppo e 2 Sindrome di Asperger: quest'ultimi sono quadri clinici che presentano delle peculiarità e non assumono caratteristiche definite e sufficienti per una diagnosi di autismo, ma che si manifestano con difficoltà nell'area delle relazioni sociali. Rispetto ai dati del 2019, si evidenzia un incremento di sei nuovi casi.

sabato 15 febbraio 2020

Prossimo apputamento dei mercoledi della salute all'insegna delle cure per l'Epatite C

Feltre. Per il ciclo “Mercoledì della salute”, gli incontri con la cittadinanza dedicato all'approfondimento di temi di prevenzione e salute organizzati dall'Ulss ODlomiti, mercoledì 19 febbraio alle 18.00 nella sala convegni dell’ospedale di Feltre si parlerà di Epatite C con i dottori Manuela De Bona, responsabile della UOS epatologia dell’ospedale di Feltre, Marco Tollardo della Gastoenterologia di Feltre e Valter Vincenzi dell’ambulatorio multidisciplinare di epatologia di Belluno.

La epatite causata da virus C (HCV) ha rappresentato negli ultimi decenni una delle principali cause di malattia del fegato.E' stato stimato che questa infezione possa interessare in Italia circa il 2% della popolazione con diversità anche rilevanti fra le varie aree del paese.

In Veneto è ipotizzabile che siano coinvolte circa 350000 soggetti e nella nostra provincia circa 1500.

La cura della infezione da HCV è stata rivoluzionata, da alcuni anni, dalla disponibilità di farmaci molto efficaci e ben tollerati che hanno consentito di raggiungere la guarigione nel 97% dei pazienti trattati.

Nella nostra ULSS, ad oggi, sono stati curati circa 600 pazienti con questi nuovi farmaci.

Altri pazienti (in numero di circa 400 ) erano stati precedentemente trattati con la vecchia terapia basata sull'uso dell'Interferone(molto più problematica per gli effetti collaterali e molto meno efficace) .

Pertanto è ipotizzabile che nel nostro territorio siano presenti ancora circa 400-500 soggetti con infezione da HCV.

AL'obiettivo dei prossimi mesi sarà quello di arrivare a identificare questi pz in modo da potergli proporre un trattamento semplice e molto efficace che consenta di raggiungere l'obiettivo della cosidetta "eliminazione della epatite HCV" programmato dalla regione Veneto.

giovedì 6 febbraio 2020

Carte di Pericolosità: l'incontro degli assessori Zanotelli e Tonina con la popolazione di Ronco

Dopo l'incontro nel Primiero, dove i giovani di Ronco in particolare sollecitarono attenzione, gli assessori Giulia (assessore all’agricoltura, foreste,caccia e pesca) e Mario Tonina (assessore urbanistica, ambiente e cooperazione con funzioni di Vicepresidente) sono tornati il 21 gennaio in zona, precisamente a Ronco nel Vanoi. La scelta di Ronco non è stata casuale, non sono per le sollecitazione dei giovani di quel paese, ma sopratutto perchè tale paese vede nella Carta di Pericolosità molte (se non tutte) le sue zone in P4.

A molti la dicitura P4 può dire nulla o molto poco, ma tale dicitura segnala il grado massimo di penalità sulla Carta di Pericolosità che permette pochi interventi nessuna trasformazione di fabbricati che non siano già case. Non appare quindi strano che il teatro del paese, sebbene non enorme, sia stato riempito come nelle grandi occasioni, sebbene il tema tecnico; in quanto la tematica tocca chiunque viva nel paese sopratutto visto che le carte di pericolosità indicano cosa si può fare su un fabbricato e sono in fase di discussione e approvazione.

Mario Tonina ha salutato i presenti sottolineando che l'impegno preso è stato rispettato anche in considerazione delle numerose persone presenti che sottolineano come il tema sia sentito. Ovviamente il tema era tecnico e ha lasciato la parola ai tecnici della Provincia di Trento: Mauro Zambotto responsabile del servizio geologico e Turella Angiola responsabile dell'urbanistica.

Zambotto ha fatto una prima panoramica sullo stato dell'arte dei rischi, che hanno visto chiudere la SP79 dopo la frazione di Ronco nel Vanoi, per movimenti franosi che sono presenti anche in altre zone. Ha fatto capire anche visto l'estensione delle frane come non sia proponibile un intervento risolutivo. E' poi passato ad illustrare come si perviene alle carte di pericolosità, previste dalle legge provinciale della Provincia di Trento 9/20011, le quali sostituiranno le previsioni delle del PGUAP. L'intento che si persegue con tali carte è arrivare ad una segnalazione univoca di rischio. Illustrando le varie tecniche di rilievi radar e Interferometria per pervenire ad una miglior panoramica del territorio. Ha messo in luce come le frane della zona si muovono di 3-4 cm all'anno senza con ciò poter tenere ancora conto degli eventi della tempesta Vaia dell'ottobre 2018. Lo stesso informa che la zona in questione si trova in zona che presenta deformazione gravativa in presenza di lasta morta che rende difficile se non impossibile un intervento risolutivo. Sebbene ci siano stati altri eventi non hanno portato a nuove aggravare la situazione, ma non per questo non si devo tenere in considerazione gli scenari futuri. La carta di pericolosita per gli eventi franosi, sebbene non esista allo stato pericolo per la vita umana, deve tenere in conto i danni agli immobili che possono esserci nella vita media di 100 anni anche per evitare di dover poi la Provincia di Trento di dover risarcire.

Turella approfondisce proprio tale aspetto parlando proprio dei vari stadi di pericolosità e in particolare della P4 che è la penalità maggiore prevista e che si applica alla zona. Per quanto riguarda le infrastrutture, bonifiche possono esser fatte previo studio geologico. Per quanto riguarda invece l'edilizia è previsto il recupero senza incremento volumetrico e senza cambio di destinazione. Può essere prevista la demolizione e ricostruzione solo su autorizzazione della Provincia Autonoma di Trento. Le nuove nuovi costruzioni sono vietate, sebbene non è vietato il recupero e la ristrutturazione senza però ampliamenti e cambi d'uso. Entro febbraio si chiuderà la parte d'ascolto col parere delle autonomie locali per poi arrivare arrivare all'approvazione dello strumento in breve periodo, prevedendo delle verifiche e aggiornamenti annuali. Questo strumento è inoltre una base per piani di evacuazione locali, comunali anche se allo stato non c'è necessità di evacuare. Le carta di pericolosità e visibile e interrogabile anche per stati sul sito della protezione civile e sul sito del servizio urbanistica.

Il dibattito è seguito dopo l'illustrazione della comunità di Ronco da parte di Rattin Bortolo e delle attività di giovani che si sono insediate nella zona che a portato a 138 abitanti la frazione e dei progetti che il comune porta avanti per ristrutturare il bar vecchia scuola. Si è messo anche in luce come si intenda tenere legata la comunità e come una certa ricettività anche apprezzata da stranieri si stia portando avanti e come, la carte di pericolosità vieti di usare alcuni stabili che sarebbe in tal senso preziosi. L'assessora Zanotelli Giulia ha apprezzato tale intervento che va nella visione che pure negli stati della montagna era stata condivisa. Si prevedono investimenti in agricolura e nel prossimo PSR si nuove risorse per nuove aziende e investimenti. Importante in tal senso al protocollo di Peio con la Cooperazione. Anche da Mario Tonina si è apprezzato la presentazione di Rattin Bortolo che denota attaccamento al territorio e che è felice in tal senso onorare l'impegno preso un anno fa di rivedersi. Lo stesso ha battuto la stessa strada dell'assessora precedente del protocollo di Pejo con la Cooperazione Trentina. che è sempre stata nei 130 anni, sebbene abbia qualche problema da risolvere che rende difficoltosa la risposta. Cooperazione e Autonomia sono le basi che vengono sempre tirate in ballo come forze propulsive del territorio sia nello sviluppo che nella soluzione dei probemi. In ambito dell'Autonomia voluta da Degasperi con l'accordo Degasperi Gruber si è voluto segnalare la responsabilità con cui è stata gestita e che le carte di pericolosità vanno in tale solco che a visto aggiornamenti sia nel 1966, 1985 imparando a gestire sempre meglio.

Dal pubblico si è tornati, come aveva fatto Bortolo Rattin sulle strutture che attualmente non sono abitative, ad esempio fienili, ed è stato ribadito dai tecnici che se non si è in parte già abitazione non si potrà chiedere il cambio d'uso. Alcuni sottolineano che drenaggi ad hoc dovrebbero esser fatti. Da parte dell'architetta Turella è stato messo in luce che molto è stato fatto, ma vanno valutate le priorità. Si è fatto anche riferimento però che le attività svolte sono cambiate e che e ciò portata a più rischi danni e che le carte anno. In merito alle frane Zambotto ha messo in luce che un intervento risolutivo si è provato su un altra zone trentina ma senza soluzione dopo avere messo tanti soldi, sollevando nella persona che ha posto la questione di intervenire la replica che qui è qui. E' stato anche per alcuni lo sfogo per alcune dimenticanze nei servizi, che non ho verificato, ma che nella serata erano fuori luogo.

giovedì 1 dicembre 2016

Serata dell'Autonomia organizzata dal PATT in Primiero: qualche considerazione referendaria

PATT dibattito referendum costituzionale 2016La campagna referendaria sta per concludersi e i cittadini voteranno al referendum confermativo della riforma della costituzione, riforma Boschi, il 4 dicembre. Non sempre i dibattiti hanno messo in chiaro tutti gli aspetti della riforma, a volte infatti sono stati parziali e a volte invece si è scaduti dichiarando il referendum su Renzi.

Il 28 ottobre 2016 alla sala Negrelli della Comunità di Valle di Primiero si è svolta un incontro sull'Autonomia organizzato dal PATT con presenti Marco Toffol (Segretario di zona del PATT), Lorenzo Baratter (consigliere provinciale PATT), Gianni Bellotto (sindaco di Imer) e il Nicola Fioretti (sindaco Aldeno). Una serata partecipata visto il numeroso pubblico.

Non poteva mancare oltre ai temi della revisione statutaria uno spazio dedicato all'appuntamento referendario concentrandosi sui temi più legati alla nostra autonomia motivando in tal modo il si. E' stato proprio il sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti, ad introdurre la riforma costituzionale. Dopo aver messo in luce come si siano modificati molti articoli (una quartina) e fatto riferimento per sommi capi al superamento del bicameralismo perfetto a pochi altri aspetti si è concretato sugli articoli che più interessano la Regione e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

L'art. 116 novellato della Costituzione descrive, come lo stesso Nicola Fioretti, descrive un impianto delle autonomie a geometria variabile in quanto prevede che le Regioni possano chiedere competenze ulteriori limitatamente agli aspetti indicati dal comma terza se alcune condizione poste dall'art. 119 novellato della Costituzione tra le quali è previsto l'equilibro di bilancio.

Il comma terzo non tocca le competenze attuali della Regione Trentino Alto Adige e mette dei principi di espansione della autonomia delle Regioni sopratutto ordinarie. Vengono inoltre cristallizzate le competenze dell'Autonomia della Regione Trentino Alto Adige e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano chiedendo per la modifica delle competenze regionali l'intensa. Lorenzo Baratter torna sul tema dell'intesa, la quale semplifica la revisione dello statuto d'Autonomia sopratutto facendo presente che il clima romano non è favorevole al Trentino.

Effettivamente l'art. 117 novellato della Costituzione come anche fatto presente dai relatori semplifica l'individuazione delle competenze delle Regioni e dello Stato togliendo le competenze concorrenti mantenendo però al comma 4 il principio di supremazia dello Stato su materie anche non esclusive dello stesso in caso lo richieda l'unità giuridica della repubblica ovvero la tutela dell'interesse nazionale. Le Regioni e Province di Trento e Bolzano comunque vengono coinvolte, attraverso il comma 5 dell'art. 117 novellato della costituzione, sulle decisioni attinenti alla normativa europea e di sua attuazione, per le materie di competenza, prevedendo in caso di inadempimento il potere sostitutivo dello Stato.

Altro tema portato nella serata per quanto riguarda il tema referendario attiene all'art. 57 novellato della Costituzione il quale prevede che sia composto da 95 senatori in rappresentanza delle istituzioni territoriali e 5 nominati dal Capo dello Stato. I primi rimangono in carica fino alla decadenza dal ruolo ricoperto che da accesso al senato, mentre i senatori nominati dal Presidente della repubblica rimangono in carica 7 anni. I senatori rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano vengono eletti in modo proporzionale tra i suoi componenti con la riserva di un sindaco. La Regione Autonoma Trentino Alto Adige vedrebbe 6 senatori dei quali 3 eletti tra i sindaci. Un dubbio salito dal pubblico è se non sia a questo punto per la provincia di Trento deciso che il sindaco di Trento Alessandro Andreatta a rappresentare il Trentino nella quota dei sindaco e ciò a fatto storcere a qualcuno il naso. Il sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti, ha fatto presente che ci sarebbe un elezione sebbene di secondo livello la persona eletta non è meno rappresentativa e contesta ciò.

Esiste però un problema anche nella composizione a mio avviso più grave ed a ciò si avviene se si mette assieme l'articolo della costituzione novellato sulla composizione del Senato e l'art. 28 dello Statuto d'Autonomia del Trentino Alto Adige nella versione in vigore. Tale articolo inserisce l'incompatibilità tra consigliere provinciale e regionale e parlamentare. Essendo la riforma già in vigore in caso di nuove elezioni senza esser arrivati ad un intesa è difficile che i consiglieri provinciali e regionali possano diventare senatori in quanto decadendo dalla carica che da la possibilità di esser votati decadrebbero da senatore. Non si può a mio avviso ritenere che la legge costituzionale entri e modifichi lo statuto in modo automatico tant'è che nel 2001 quando venne modificato l'art. 117 fu previsto all'art. 10 legge costituzionale 3/2001 che si potessero esercitare le competenze aggiuntive. Credo che per la sua natura di legge costituzionale che da un autonomia speciale lo statuto non possa esser modificato per quanto riguarda l'art. 28 in modo automatico.

Per questi motivi ulteriori motivazioni inerenti alla previsione di numerosi procedimenti legislativi che posso esser visti prelevando il testo di riforma qui, oppure nel libro dedicato di Zagrebelsky dedicato e cercherò anche domani di illustrare mi sento di invitare a votare no.

lunedì 16 novembre 2015

Pedemonte in Trentino riflessioni sul futuro.

E' passato per il ritorno di Pedemonte in Trentino sostenuto sempre dal Comitato Torniamo in Trentino di Pedemonte, ma ad oggi non è stato ancora calendarizzato il D.L. per il ritorno di Pedemonte in Provincia di Trento il cui primo firmatario è stato l'On. Mauro Ottobre.

Visto la calanderizzazione sono per i Comuni di Magasa e Valvastino di un D.L. (il percorso era sempre stato parallelo a quello di Pedemonte) e le condizioni politiche e istituzionali mutate il Comitato Torniamo in Trentino di Pedomonte invita la popolazione per venerdì 27 novembre ore 20 presso la Biblioteca Comunale in via Brancafore a Pedemenonte per discurtere di come procedere in futuro. Sarà presente all'incontro l'On. Mauro Ottobre del Patt.

giovedì 16 aprile 2015

Verso un comune unico di Soprapieve: parte la campagna referendaria di avvicinamento al referendum del 7 giugno 2015

Lunedì 13 aprile 2015 si è aperta all'Auditurium di Transacqua la campagna referendaria che porterà il 7 giugno 2015, data annunciata come probabile del referendum, i residenti ad esprimersi sulla possibilità di creare un comune unico del Sovrapieve chiamato San Martino-Primiero. E' stata un'apertura di campagna contrassegnata con una protesta all'esterno dell'Auditorium per l'abbandono del progetto di sede della scuola musicale a Mezzano.

Il sindaco di Transcqua ha l'incombenza di aprire la serata salutando tutti e facendo alcune riflessioni circa la difficoltà a volte di vedere i confini dei vari comuni almeno per quelli che vanno a fusione Transacqua, Tonadico, Siror, Fiera di Primiero. A voluto salutare anche i manifestanti all'esterno dell'Auditorium.

E'stata poi la volta del sindaco di Siror Walter Taufer che ha voluto ripercorrere i passi e di come si è ritenuto che la fusione a quattro sia quella attualmente possibile anche se è aperta a chi volesse venire in futuro. A voluto sottolineare che sul tema per esprimersi in modo realmente democratico ci si deve informare e queste serate sono qui per quello.

Non c'era il sindaco di Fiera di Primiero per altri impegni che però ha inviato un delegato, il quale ha puntato sull'informazione che deve raggiungere tutta la popolazione. Lo stesso fa presente che può esser trovato materiale, interviste sul tema del comune Unico di cui qui si parla sul www.comuneprimiero.tn.it. Si ringrazia inoltre il Comitato per un primiero meno diviso.

Chiude la prima carrellata dei sindaci Aurelio Gadenz di Tonadico che che mette in luce come la fusione porti alla formazione di un comune di grande dimensione 200 Kmq e di all'incirca 5000 abitanti. Lo stesso ritiene che i cittadini siano pronti se informati e l'informazione deve arrivare a tutti i cittadini.

Il presidente del Consorzio dei Comuni e del Consiglio delle Autonomie, Paride Gianmoena, ha avuto il compito di entrare nel merito spiegando che l'attuale fase di crisi è diversa dal passato. Si fa presente poi che i modelli del consorzio dei comuni dimostrano che un comune di 2500-3000 abitanti raggiunge la miglior efficienza nell'erogazione dei servizi e che ciò poi rimane stabile fino a 20000-30000. Si hanno davanti due strade nell'attuale contesto normativo: la fusione o le gestioni associate. Nel primo caso si ha un comune che gestisce tutte le sue funzioni, mentre nel secondo caso ci sarà un comune capofila e verranno gestiste mole funzioni dalla segreteria, ragioniera, urbanistica, etc. in modo associato con lo svantaggio che per fare un esempio calzante si gestiranno si i bilanci con un unico ufficio che però redarrà 5 bilanci. Le stesse andranno varate entro 7 mesi da quando la nuova amministrazione verrà eletta altrimenti ci sarà il commissariamento.

Per quanto riguarda il processo di fusione con la Legge provinciale 11/2014 si è permesso di derogare ai termini precedenti potendo presentare progetti di fusioni entro il 10 marzo. La presentazione ha richiesto la delibera dei consigli comunali dei comuni coinvolti più la raccolta del 15% delle firme tra i residenti, in futuro basterà raccogliere entro il 20% di firme. Nel caso il referedum raggiunga il quorum del 40% degli elettori e votino a favore il 50+1% dei votanti verranno progati gli organi degli attuali comuni fino al 31 dicembre 2015 e dal 1.1.2016 si avrà il nuovo comune. La votazione degli amministratori del nuovo comune avverrà in primavera 2016. In caso contrario in autunno si voteranno gli amministratori dei comuni attuali.

Gli attuali contributi per la fusione verranno ancora concessi per 20 anni per le tornate referendarie che non sono ancora partire essi saranno limitati per 10 anni.

L'assessore provinciale Carlo Daldoss dopo aver salutato gli amministratori fa presente che il momento attuale è di cambiamento e nulla sarà come prima. La stessa provincia col patto di Milano e poi con Patto di garanzia ha portato ad un irrigidimento delle risorse anche a livello provinciale di 1,3 miliardi. L'esperienza delle comunità di Valle non è stata molto felice ma servono scelte forti per dare una strategia ai territori. Entro i primi mesi del 2016 dovranno partire le gestioni associate. Serve responsabilità verso i cittadini. L'urbanistica andrà gestita nell'ambito e ci saranno modifiche per quanto riguarda la normativa sui PRG.

Altra questione affrontata dall'assessore la scelta della classe dirigente in un momento di disaffezione verso la politica che vede molti comuni andare con una lista unica e ciò rende difficile migliorare la classe dirigente.

In ultima analisi l'assessore ritiene che non solo dal punto di vista finanziario ma per dare nuove opportunità le fusioni sono la strada maestra. Molte delle motivazioni come l'identità sono solo scuse. Rimanere piccoli non è di per se un valore e chi non si fonde potrebbe aver difficoltà per un mondo sempre più complesso.

Grazie a Radio Primiero la serata era possibile seguirla alla radio come anche il dibattito che ne è seguito e che potete ritrovare qui. Non è stato un dibattito a dire il vero acceso pochi interventi dovuto forse ai troppi richiami al fatto che si era su radio primiero da parte di Partel Roberto o proprio perchè il tema ha avuto un taglio troppo generale non scendendo nel caso concreto.

Il dibattito seguito alla serata del 13 aprile 2015 sul referendum sul comune unico di Soprapieve.

Il dibattito è stato per la prima serata di avvicinamento al referendum del 7 giugno 2015 sul Comune Unico San Martino- Primiero è stato aperto da Flavio Zortea. Lo stesso poneva il tema che un comune anche per pochi voti può affossare tutto. A suo dire andava studiato un quesito che possa portare gli altri comunque a procedere o che comunque una maggioranza calcolata su tutti i comuni. Lo stesso si chiedeva perchè non si sono fatte fusioni in Val di Sole e Fiemme.

Daniele Gubert pone la questione che il Comitato per un primiero meno diviso era partito per un fusione a 8 e non di alto tipo e in tal modo si avrebbe avuto una semplificazione togliendo anche la comunità di Valle. Sembra quasi che si sia voluto arrivare alla soglia dei 5000 abitanti per evitare le gestioni associate.

Gianmoena Paride, presidente del Consorzio del Comuni fa presente che il quesito segue le regole da rispettare e torna sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum e sul fatto che è responsabilità dei territori decidere Sul fatto che non ci sono proposte non è vero. Lui come sindaco di Varena aveva portato con Daiano e Carano la possibilità di fusione, ma poi Daiano che è in mezzo agli altri due non ha voluto procedere.

Anche Daldoss si è espresso per la scelta da parte dei territori e sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum. Sui ricorsi, tema da me sollevato, presentati da Erwin Filippi Gilli fa presente che sono stati respinti dalla giunta provinciale e che si ritengono infondati e comunque rimane se riterrà lo stesso di andare avanti ricorrere al tar. L'assessore fa presente che Monclassico, Dimaro, Folgarida vanno verso fusione e che ciò visto uno sforzo di Monclassico enorme che non è presente nel nome. Si è appena concluso la fase di sondaggio in quella zona come già successo in passato in Primiero. Nessuno avrebbe pensato che allo stato attuale ci potesse essere 1/3 dei comuni che pensa ad una fusione.

Sul tema scuola musicale che ho portato come emblema dello scarso lavoro assieme viene visto come strategico da parte di Partel Roberto che però vede nell'indecisione dei sindaci la causa del fallimento dell'operazione. Sul punto Walter Taufer fa presente che l'accordo dei sindaci è stato trovato e poi la provincia si è tirata indietro.

Sul fatto dei ricorsi Walter Taufer non vede in ciò e nella questione della mancata realizzazione della scuola musicale una possibilità di smarrimento dell'elettorato e che poi toccherà anche alla Provincia di Trento riformarsi. La serata viene chiusa dai sindaci invitando ad informarsi e arrivare al voto informati qualsiasi idea si abbia.

Non c'è stata la frotta di persone che chiedeva chiarimenti o che voleva dire la sua e veramente non saprei come interpretare ciò, se non che siamo ancora a 2 mesi in una fase interlocutoria ove si usano ancora temi generali.

giovedì 6 novembre 2014

Lunedì a 5 Stelle in Primiero: Primiero incontra i portavoce del M5S

Lunedì 10 novembre 2014 ore 20.30 presso la sala Negrelli della Comunità di Valle per incontrare la cittadinanza. Saranno presenti i portavoce del M5S Riccardo Fraccaro e Filippo Degasperi.

Col deputato Riccardo Fraccaro e il consigliere Filippo Degasperi oltre che conoscere a livello generale i Movimento verranno illustrati i progetti e l'attività che s sta portando avanti sia a livello nazionale che locale.

Potrà esserci un dibattito con richieste di chiarimenti ed altro sottolineando che non è una serata sui problemi locali, ma che almeno per quanto di competenza provinciale potranno esser segnalati al consigliere provinciale.

lunedì 1 settembre 2014

Sabrina Iommi ha chiuso il primo ciclo di serate informative del comitato "Per un Primiero meno diviso"

Sabrina Iommi fusione comuni Primiero

Il 28 agosto 2014 presso il Centro Civico di Siror si è tenuto l'ultimo incontro del primo ciclo di informazione del Comitato " per un Primiero meno diviso". Un incontro che ha visto la ricercatrice IRPET presentare la sua ricerca sui temi dei costi dei comuni a un pubblico di 50 persone, ove era presente anche il sindaco di Tonadico Aurelio Gadenz.

Un percorso quello del comitato che è stato richiamato prima di lasciare spazio alla ricercatrice che ha visto raccogliere 1500 firme per chiedere agli amministratori l'indizione del referendum per la fusione degli otto comuni del Primiero e Vanoi. Un percorso che si vuole accelerare attravero l'informazione alle periferie di Sagron Mis e Canal San Bovo per poi arrivare a Mezzano e Siror per poterlo concludere con il referendum nell'ultimo scampolo del 2014. Un'accelerazione quella che si vuole imprimere per poter prorogare le amministazioni attuali nel 2015 e tenere le elezioni nel 2016 del comune unico. Un'eventuale elezione nel 2015 delle amministrazioni locali attuali renderebbbe il percorso più sdrucciolevole e avrebbe tempi incerti dovendo riprendere il discorso con le nuove amministrazioni.

Paolo Meneguz introduce la ricercatrice Sabrina Iommi dell'IRPET la quale è stata invitata dopo scambi di veduti tra i due dopo aver letto un articolo della stessa sui costi dei comuni su lavoce.info, la quale tra le altre cose ha portato avanti una ricerca sulla dimenione dei comuni e benesere dei citttadini.

La ricerca parte dall'analisi dei bilanci dei comuni toscani ma poi si è allargata a tutti i comuni. La stessa prende in esame la spesa generale che è un'approssimazione buona della spesa di funzionamento oltre che aad eere comparabile tra i vari enti. Dall'analisi si evinc che la dimensione ottimale di un comune è a 10 mila abitanti dopo di chi che la curva a U della spesa torna a salire per aumento della complessità e un maggior spreco. Spesso per evitare le fusioni si evincono motivazioni di identita da parte dei non economisti, ma l'identità non è una cosa statica e si evolve nel tempo. E' innegabile che nel tempo è diventato più facile spostarsi e spesso i sistemi locali di lavoro sono sovracomunali. Il Primiero è un sistema lolcale di lavoro come definito dall'ISTAT, comprendendo il Vanoi, essendo che la gente si muove sul terriritorio per le varie faccende quotidiani tra le quali il lavoro. Se si guarda al sistema comunale italiano e ai sistemi di lavoro dell'ISTAT, prendendo buoni quest'ultimi per una riforma dell'assetto istituzionale si potrebbe passare da 8100 comuni a 686 con un risparmio del 25% della spesa per a funzione generale per un valore assoluto di 4,2 miliardi di euro. Oltre a ciò si deve contare che ci sono dei costi indiretti come la difficoltà di rapportarsi di una piccola amministrazione oltre che alla difficoltà di poter far fronte a funzioni complesse e ai servizi ai cittadini con risorse non adeguatamente qualificate.

Tornando al Primiero una fusione degli 8 comuni farebbe passare da 128 a 22 gli amministratori coinvolti con una spesa che passerebbe da 370 mila euro a 216 mila euro. Si potrebbe inoltre ottimizzare le risorse della struttura ataverso un abbattiento in 10 anni del 40% della spesa per il personale che nel 2010 ammontava a 5 milioni di euro non sostituendo chi va in pensione. Inoltre si potrebbe iniziare a riorganizzare il personale per dotarlo a nuovi servizi ai cittadini.

Nella ricerca si fa riferimento per comune piccolo ad un comune con 3 mila - 5 mila abitanti. Le realtà più vicine alla osre sono le aree montane del piemonte e degli appennini toscani.

In merito ai conflitti tra realtà eterogenee e i problemi di decisioni la ricercatrice fa presente che lei a preso in esame solo i costi della funzione generale e ammette che non tutti i conflitti potranno venir risolti ma che comunque ci sarà una migliore gestione.

Daniele Gubert ha chiesto a Sabrina Iommi di portarci le esperienze della Toscana in termini di fusione e lei porta due. In un caso Incisa in Val d'Arno e Figline Valdarno, 7000 abitanti il primo e 17 mila abitanti il secondo, che non avevano obblighi di fusione vista la dimensione. I due comuni tra le motivazioni avevano che non erano più distinguibili uno dall'altro oltre che a contributi regionali e statali ed esonero per tre anni dal patto di stabilità. Per quanto riguarda gli otto comuni dell'isola elba invece non si è arrivati alla fusione. Dall'analisi anche di altre fusioni si è visto che i comuni di maggior dimensioni sono più favorevoli e inoltre che gli imprenditori non sono sfavorevoli alle stesse come ad esempio si è evinto con la Confindustria di Prato.

Sul fatto che una fusione con la creazione di un comune maggiori elimini i mediatori la ricatrice Sabrina Iommi concorda con Daniele Gubert. La stessa concorda pure con Maurizio Gaio sul fatto che un comune di maggiore dimensione potrebbe aver una programmazione migliore di un comune piccolo in quanto avrebbe una logica adeguata. Inoltre con risorse adeguate potrebbe un comune può assumere competenze maggiori e gestire meglio quelle attuali (una piano regolatore impiega 7 anni per esser redatto in media in un comune piccolo contro i 3 di uno maggiore. Il federalismo è tata una riforma che in parte è fallita anche per l'inadeguatezza della dimensione dei comuni.

martedì 1 luglio 2014

La condizione scolastica in Primiero

La condizione scolastica in Primiero è un tema spesso dimenticato anche se il 6 maggio 2014 in un question time Marino Simone solleva la questione la quale avrà una risposta a settembre.  Il 26 giugno 2014 alla serata  Paolo Scalet, maestro musica alla Scuola musicale Primiero, ha sollevato la questione scuola anche in qualità di genitore che deve iscrivere i figli alla scuola. Risultato rimanere aperte in Primiero anche scuole con pluriclassi o con pochi bambini, mentre a Tonadico c'è perfino una classe da 28 senza concedere la seconda sezione. Una situazione questa che crea preoccupazione.
Graziano Lozzer, consigliere provinciale, parte dalla sua valle la Val Floriana ove c'è stata la pluriclasse che non va demonizzata perchè non sempre è segno di bassa qualità. La qualità della scuola la fanno gli insegnanti e le esperienze  che si possono fare all'esterno. Ovvio ogni situazione va valutata e forse ove i comuni sono molti vicini, non come la Valfloriana per la quale un altra scuola è distante, potrebbe avere senso essere su una scuola unica. 
Lorenzo Baratter, altro consigliere provinciale, assicura che la Provincia di Trento continuerà ad investire in qualità nella scuola basti pensare al progetto decennale per l'alfabetizzazione nelle lingue straniere che vuole portare ad un Trentino trilingue. 

lunedì 30 giugno 2014

Costruire una visione comune dello Sviluppo del Primiero

Nello sviluppo del Primiero e Vanoi spesso sembra non esserci una strategia che denoti una visione unica per lo stesso. In particolare una persona del pubblico, nella serata del PATT a Primiero del 26 giugno 2014,  ha illustrato come sia difficile avere una visione comune anche nei rapporti tra industria e agricoltura e chiedeva se ci poteva esser un aiuto da parte della Provincia di Trento.
Graziano Lozzer, consigliere provinciale del PATT, delinea nei rapporti tra i comuni il modo per trovare un modello territoriale condiviso dalla comunità. Un modello per così dire Primiero come dalle sue parti c'è stato quello dell'Avisio che connoti lo sviluppo del territorio anche turistico. Le risorse di una tassa di soggiorno dovrebbero essere reinvestiti nei territori.  A livello esterno del Trentino si ci deve presentare come Trentino, per poter esser incisivi.

Il volontario e le sue difficoltà

Il volontariato è un settore importante anche in Primiero e Vanoi, ma come sottolineato da una persona del pubblico alla serata PATT del 26 giugno 2014, ha messo in luce come sia sempre più difficile dedicarsi al volontariato. Tra le difficoltà porta il dover esibire il casellario giudiziario se si ha a che fare con minori come nelle società sportive. Altri problemi avvengo dalla normativa SIAE e sulla sicurezza che oltre a complicare le cose aumentano i costi.
Il consigliere provinciale Cristiano Lozzer, è conscio dei problemi del volontariato che esistono e fa presente che tutto che che si potrà fare anche ad un DDL a cui si lavora per semplificare la normativa della provincia di Trento. Per la SIAE si prevede un incontro a settembre con l'ufficio SIAE di Trento per trovare una soluzione che renda meno complicato e meno costoso per il volontariato poter rispettare le regole. Si sta pensando anche con l'apporto del sen. Panizza per semplificare normativamente la SIAE come su altre materie dove è più difficile agire come nel campo della sicurezza e casellario giudiziario per chi entra in contatto con minori essendo normativa nazionale; anche perchè il volontariato tiene vive i nostri paesi.

Rapporti buoni tra PD e PATT

A volte leggendo i giornali locali è sembrato che i rapporti tra il PD e Patt non siano buoni. Su questo tema Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, ha chiesto lumi all'interno della serata PATT del 26 giugno 2014 a Primiero proprio per capire lo stato dei rapporti tra questi due partiti che fanno parte della coalizione.

Con molta franchezza Lorenzo Baratter, consigliere provinciale PATT, afferma che la coalizione. Non nasconde però che c'è stata dialettica anche dura basti pensare al sindaco di Lavis, ma dopo anche un chiarimento si può dire che i rapporti tra PATT e PD sono buoni.

domenica 29 giugno 2014

Comune unico un'utopia

Non è passato dall'incontro che il comitato promotore del referendum sul Comune Unico, ma sembra che sia passato parecchio tempo. Già il giorno dopo alla serata del PATT, il 26 giugno 2012, si capiva come si un dibattito si è aperto ma quasi subito si è chiuso.

Il primo a sollevare qualche dubbio è stato Rattin Giovanni, consigliere della Comunità di Valle di Primiero del PATT, illustrando come il comune di Canal San Bovo sia vasto con diverse frazioni e di come anche per omogeneità di sviluppo ha più senso 3 comuni: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.

Sebbene il consigliere provinciale PATT, Walter Kaswalder, afferma che sarà sempre più difficile per i comuni piccoli andare avanti e sarebbe da unirsi è conscio che ciò non va forzato. Non ha ricette su quanti comuni potrebbero portare ma vede un Vanoi che ha la diversità maggiore anche se si forse per la realtà 3 comuni potrebbero esser giusti. Non è importante quanti comuni, ma che quelli partano da una visione comune e con un discorso serio.

Anche il vicesindaco di Canal San Bovo, Beccalli Stefano, esprime i suoi dubbi come già presentati a Daldoss circa la possibilità do arrivare entro maggio 2015 ad un comune unico anche se favorevole al sondaggio della Comunità di Valle. Su tale punto però sembra che Fiera di Primiero stia andando verso un sondaggio per la fusione a 5 e quindi dei comuni Alto Primiero. C'è poi chi ha vissuto tale esperienza fallendo un referendum per la fusione dei comuni di Siror, Sagron Mis, Tonadico fallendo; si tratta del ex amministratore di Siror che avverte che importante è l'informazione ed esser chiari e forse su questo nella turnata referendaria passata nell'alto Pieve qualcosa si è sbagliato. Non è così duro su ciò però Walter Taufer, sindaco di Siror, che ciò ha portato ad interrogarsi e a discutere di come collaborare e a diversi anni di distanza l'Unione Alto Primero è il segno più tangibile.

Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico, affronta il tema partendo dalla battaglia sulle gestioni associate obbligatorie in seno alla Comunità. Fa presente che sul tema delle fusioni e in tale documenti si parte dall'Alto Primiero e si trova sulla linea dei tre comuni come possibile: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.

A solo poche distanze il dibattito è partito a mio avviso non secondo le aspettative del comitato promotore e sebbene la Comunità aveva proposto il sondaggio su tutto il territorio sembra che i comuni vadano in ordine sparso.

sabato 28 giugno 2014

Funicolare San Martino Rolle verso la bocciatura del progetto

Alla serata PATT in Primiero del 26 giugno 2014 coi consiglieri provinciali Kaswalder Walter, Lorenzo Baratter, Graziano Lozzzer è stato affrontato il tema delle impianti con la società pubblica in liquidazione e il progetto della funicolare.
Lunedì prossimo afferma Kaswalder, dopo aver sentito prima della serata in Primiero, l'assessore al turismo Michele Dallapiccola è la data decisiva sul progetto di funicolare che dovrebbe esser bocciato; sebbene il finanziamento di più di 30 milioni verrà tenuto fermo per un progetto diverso. Il progetto diverso che viene portato avanti è la cabinovia con piste di rientro oltre per la parte restante pagare parte dei debiti della precendente società.  Molte società impiantistiche vengo finanziate sul fondo mobilità  come mobilità alternativa e non si temono problemi per infrazione per quanto riguarda gli aiuti di stato.  Ovvio tutti devono fare quadrato e affianco agli impianti deve esser previsto un turismo a tutto tondo che si integri con altre attività come l'agricoltura ache in chiave manutentiva del territorio.
Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, parte proprio dal fare quadrato e dal fatto che non c'è una visione univoca nemmeno in campo turistico. Fa presente poi che le promesse erano la funicolare con accollo dei 200-300 mila euro di perdite della gestione da parte della provincia, tale delibera di accollo stando così le cose non ci sarà più. Bene il collegamento e che va in qualche modo fatto, ma guai dimenticarsi della messa in sicurezza della SS50, la quale è stata chiusa per ben 72 gg e che non presenta paravalanghe con evidenti problemi sia nella precedente stagione che nella prossima se non si interviene.
Una persona del pubblico fa presente ha Kaswalder che non è così immediato poter spostare le risorse per la funicolare su un'altro intervento come la cabinovia essendo le stesse in parte appartenenti a fondi europei per interventi innovati. Che attrattività può poi avere un intervento tradizionale? Si potrebbe pensare anche al tunnel sul Cauriol che in quel modo darebbe la possibilità di avere l'ospedale di riferimento in  Trentino.
Rattin Giovanni, consigliere PATT in Comunità di Valle, prende al balzo e sulla questione tunnel sotto Cauriol mette in luce come lo stesso risolverebbe i problemi di sicurezza di collegamento con la val di Fiemme e Fassa in quanto non sarebbe soggetto a valaghe e sarebbe un alternativa in caso di chiusura. Si risparmierebbero inoltre i soldi della convenzione con Feltre potendo usare l'ospedale di Kawalese. Sulla tessa linea anche Mariestella Loss, con cariche interno del parito del PATT, che vede nella possibilità dell'ospedale di Cavalese migliorando così la qualità del servizio sanitario in Primiero.
Walter Kaswalder è molto netto dicendo che il traforo sotto il Cauriol è anacronistico anche per le risorse sempre calanti.
E' poi tutto da dimostrare che si vada a Cavalese perchè in caso di emergenza si viene indirizzati in ospedali come trento che sono attrezzati per le urgenze. C'è una convenzione con Feltre  che svolge egregiamente. Per interventi complessi poi nemmeno Trento può garantire la sicurezza e si va verso Milano, Innsbruck, Padova ove la casistica è molto superiore.
Walter Bancher, sindaco di Siror, afferma che va bene la progettazione della cabinovia a patto che non succeda che tutto si fermi in attesa dell'ultimazione della stessa come successo dal 2009 per la funicolare. Si deve fare qualcosa di concreto e non ci si deve dimenticare della  SS50 che deve venir messa in sicurezza.
Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico,  ricorda come molti errori si sono fatti in passato anche attraverso investimenti che non si è riusciti a gestire. Anche le due associazioni alberghiere non hanno mai portato avanti una visione comune. Non si possono fare strutture mastodontiche che non si riesce a gestire e che dovrebbe gestire un privato. Anche il materiale di risulta del lavoro della funicolare è un problema da non sottovalutare non sapendo dove collocarlo. In tempi non sospetti mentre la Comunità di Valle di Primiero portava avanti ciò esisteva già il problema di ci coprirebbe tali costi e il comune di Tonadico approvò una delibera contro proprio per i costi.


venerdì 27 giugno 2014

Risorse e fondi per i comuni di confine della Provincia di Trento

Nella serata del PATT  a Primiero del 26 giugno 2014  c'è stato spazio anche per una riflessione sui Fondo ODI che porta risorse ai comuni di confine, infatti una persona del pubblico partendo dalle risorse calanti  ha voluto chiedere se due azioni poteva esser prese:

  1. le risorse per il fondo per i comuni di confine della Provincia di Trento e Bolzano non potrebbero esser eliminate?
  2. Lamon ha ridotto i consiglieri comunali ad un numero che si aggira alle persone che sono in giunta (5-6) non si protrebbe fare anche da noi così?
 Ai temi sollevati dal pubblico risponde Walter Kaswalder facendo presente che il Fondo ODI per i comuni di confine fa parte dell'Accordo di Milano e non si può eliminare. Sono 40 milioni euro, ma ci si aspetta che lo stato rispetti la sua parte dell'accordo tornando al 90% delle tasse che devono rimanere in Trentino, senza le decurtazioni che oggi portano ad esser meno.


Presentazione attività gruppo consiliare Patt in Primiero

Ieri si è tenuto un incontro pubblico con la popolazione da parte del PATT, presso la Sala Negrelli della Comunità di Valle, che ha dato modo di conoscere l'attività dei consiglieri provinciali  grazie alla presenza di Lorenzo Baratter, Walter Kaswalder, Graziano Lozzer.
Lorenzo Baratter ha avuto l'onore e l'onere di iniziare la serata spiegando come nella filosofia dell'agire del PATT ci sia l'esser vicino alla gente.  Di come il PATT sia il secondo gruppo più numeroso del consiglio provinciale dopo il PD contando 8 consiglieri e di come  molti siano di prima consigliatura e siano entrati in un momento difficile per l'andamento economico e come molte siano le pressioni anche sul tema dei privilegi. 
Un momento difficile per la Provincia.  Quello attuale continua è un momento difficile per la provincia di Trento ma anche per quella di Bolzano, le quali sono in trattativa con lo Stato per negoziare il loro contributo al debito dello stesso. Molte risorse sono state ridotte e ciò porta ad una riflessione su molte opere facendole rimanere in stand by.
La burocrazia che spesso complica la vita alle aziende deve esser rivista e anche le posizioni dei dirigenti non sono posizione acquisite, per citare Ugo Rossi, ma si deve necessariamente andare verso un sistema anche nel pubblico meritocratico. 
In termini di pressione fiscale c'è un documento presentato al governo Renzi con le proposte della Provincia intendendo con lo stesso anche rivendicare il rispetto dei patti, ma senza chiudersi in un fortino ma dialogando con gli altri ad esempio con la Lombardia.
Vitalizi.  Il tema dei vitalizi è  esploso sul piano mediatico a Bolzano ed è arrivato anche a Trento in modo massiccio.  Un esempio su tutti per far capire l'importanza un giorno il consiglio provinciale è stato occupato da persone non ben intenzionate  senza che le forze dell'ordine intervenissero. In tal caso solo la fermezza di Ugo Rossi ha evitato il peggio. Sul tema è giusto però dire che sebbene la legge del 2012 è scandalosa la stessa cercava di chiudere col passato, in quanto toccare i diritti acquisiti è sempre complesso. In tal senso con la riforma che vedrà la luce a luglio si vuole portare a 40 milioni di euro. Proprio perchè complessa la questione sono chiesti i pareri di esperti come il dott. Gallo proprio per blindare da attacchi degli ex come ad esempio Pahl. Entro settembre poi ci saranno chiarimenti sullo status dei consiglieri attuali circa la pensione attraverso l'INPS. Dalla XIII consigliatura, la XV è l'attuale, i vitalizi sono stati aboliti.
Pure Kaswalder torna sul tema dei vitalizi palando di come alcune forze politiche esagerino nella trattazione del tema un modo che se fosse stato tenuto dalla riforma sarebbe stato cassato. La riforma prevista vuole portare i parametri usati nei calcoli dalla legge del 2012 nella normalità delle assicurazioni tenendo conto che non tutti i contributi versati dai consiglieri.  Per quelli della XIV legislatura senza vitalizi va risolto facendo si che i versamenti fatti all'INPS siano validi per la pensione. 
Patto di Stabilità. Ad introdurre tale tema e Walter Kaswalder è partito col dire che un patto europeo che taglia i fondi in modo da evitare il default dei paesi ad esempio come l'Italia. Ciò è stato dovuto anche ad una politica non accorta del passato ove si è speso troppo. Oggi ci sono anche in Trentino dati allarmanti della disoccupazione ma risorse sono poche. La cosa peggiore che meno i comuni virtuosi come ad esempio Vigolo Vattaro che ha 1,9 milioni di euro non possono usare tale penalizzandoli in modo uguale o maggiore di quelli che sono stati spendaccioni. Si chiederà di allentare il patto di stabilità per i comuni virtuosi. E' però da sottolineare che le risorse sono molto calate e dal 2017 altri 500 milioni verranno persi visto che termina la diluizione dei crediti  della provincia ammontanti a 4 miliardi in 8 anni e ciò richiederà una revisione della burocrazia, dell'assetto istituzionale sia delle comunità che dei comuni. Oggi in Trentino ci sono 217 comuni più le Comunità e altri enti intermedi, mentre a Bolzano 116 comuni e non c'è altro. 
Comunità di Valle. Le comunità di Valle non sono mai piaciute a Kaswalder che ritiene che per la gestione dei servizi si possa utilizzare delle conferenze dei sindaci senza creare nuove enti.  Si è messo in moto comunque un processo di fusione. Sulle gestione associate per esempio a Vattaro la gestione dei tributi tra i comuni arrivava a 24 mila euro e quello comunità superiore. 
Agricoltura e turismo. Graziano Lozzer è investito di illustrare l'attività in tale settore provenendo dal settore agricoltura e avendo presentato un DDL sulla multifunzionalità dell'azienda agricola. Si è inteso in tal modo portare nelle aziende agricole sempre più specializzate altre possibilità oltre che al noto agriturismo anche altre possibilità: fattorie didattiche, attività legate al sociale e all'educazione con diverse attività verso diverse categorie. Il 14 luglio  ci saranno le audizioni degli interessati.
Burocrazia. Nel campo della Burocrazia Lozzer parla della mozione che vuole esser un segnale per portare nelle sedi nazionali il discorso della piccola impresa montana. In tal senso il lavoro del senatore Franco Panizza per far capire le differenze che ci sono tra la pianura e la montagna. Non si può pensare che una ditta piccola venga trattata come quella di 100/200 persone negli adempimenti. Un tema sentito dalla piccola impresa, in particolare agricola, sono gli obblighi della sicurezza i quali sebbene la stessa è importante vanno semplificati.
Altro tema è i voucher che ora escludono di poter esser utilizzati ad esempio coi famigliari ma solo con determinati categorie e non possono esser un modo per arrotondare in regola.
La piccola proprietà contadina anche per dare un mezzo sostegno ai giovani che vogliono cimentarsi con l'agricoltura deve esser difesa e mantenuta.