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lunedì 6 dicembre 2021

Posti mancanti in asilo nido fiducioso Roberto Pradel nella soluzione per prossimo autunno. Permangono i problemi nel settore scuola

Tonadico. Il problema dell'asilo nido con la carenza di posti per i genitori che chiedono un posto in asilo nido è stato in questo inizio di anno scolastico particolarmente sentito, sono infatti 20 le domande presentate dai genitori del Primiero e Vanoi a fronte di solo 7 posti disponibile.
Un tema conosciuto dagli amministratori locali e lo stesso Commissario della Comunità di Valle Roberto Pradel ammette è in corso riflessione tra gli stessi coinvolgendo la Cooperativa che gestisce il sevizio Tagesmutter. Lo stesso poi fa capire con le parole usate dove si è arrivati con le riflessioni:" Terminate le valutazioni politiche sono in corso i primi pensieri operativi per valutare come si possa aumentare la disponibilità di posti del nido e ottimizzare il servizio delle scuole materne. Tutto è ancora nella fase tecnica atta a capire quali spazi possano essere ottimali. Difficile fare previsione serie sulle tempistiche purtroppo, ma non prima del prossimo autunno direi, sono fiducioso invece sul reperimento delle risorse che dovranno essere a maggior carico provinciale e comunale."

Un tema quello delle scuole che non può che portare a riflettere in primo luogo lo spopolamento delle comunità di montane assieme all'aumento delle richieste delle giovani famiglie di usufruire del servizio asilo.

Il calo demografico. Una questione quella del calo demografico che interessa da vicino le aree montane, ma allo stesso tempo è un tema nazionale. La popolazione registra un deciso calo demografico e le cause sono più di una. Negli ultimi anni, i nuovi nati a Primiero, sono meno di 80 e anche il 2022 non farà eccezione.

L'aumento di richieste di asilo nido da parte delle giovani famiglie. Questo tema relativo all'aumento delle richieste di asilo nido è legato al fatto che la rete famigliare si è indebolita nel tempo cosi come le esigenze lavorative, non ultimo la piena possibilità di occupabilità anche al femminile, richiedono sempre più servizi di conciliazione casa/lavoro.

Alla luce di questa situazione, "La richiesta di servizi 0/3 anni - spiega il Commissario della Comunità di Primiero, Roberto Pradel - è decisamente aumentata e non sono ormai più sufficienti i 20 posti a Tonadico e i 10 posti disponibili a Canal San Bovo. Il basso numero di nuovi nati ha creato una sovrabbondanza di offerta nelle scuole materne nella fascia 3/6 anni.

Le scuole medie. La 'denatalità' non potrà che incidere - continua Pradel -, a medio lungo termine, a cascata sia sulle sezioni delle scuole medie, cosi come sugli allievi in uscita dalle stesse verso le scuole superiori, siano esse istruzione o scuola professionale.

Le nuove scuole medie - conclude Pradel - potranno ospitare fino a 3 sezioni mentre i circa 80 ragazzi in uscita dalla terza media si divideranno poi nelle molteplici proposte delle scuole superiori siano esse a Primiero (IC Comprensivo ed Enaip), oppure fuori valle. Sarà naturale una evoluzione della situazione e dovrà essere governata al meglio. Partendo subito dalla fascia 0/3 anni, a mio avviso si possono e devono affrontare poi tutti i temi successivi".

lunedì 8 giugno 2020

Rette all'asilo di Spiazzo Rendena, tra voglia di ripartire se i nodi si sciolgono

Da domani possono riprendere gli asili  nella Provincia di Trento, e qualcuno abbozza di riaprire il 15, ma permane attorno alla riapertura degli asili dubbi sulle linee guida e i protocolli da applicare. In quest'ambito interessante. per capire meglio come si è gestita la partita Covid-19 per quanto riguarda le chiusure e in prospettiva le condizione per riaprire, è conoscere le posizione dei comuni attraverso le persone che di tale partita hanno la gestione più vicina al cittadino. Per fare ciò si è sentita telefonicamente l'assessore alla cultura politiche regionali di Spiazzo Rendena, Silvia Bonzani,  che ringrazio per la disponibilità.
La chiusura. La chiusura dell'asilo a Spiazzo Rendena è avvenuta a fine febbraio 2020, riaprendo alcuni giorni a marzo per poi chiudere definitamente con il decreto del Presidente del consiglio che chiudeva l'Italia. 
In questi mesi di chiusura si è alimentata la richiesta dei genitori, che avevano i figli all'asilo, di certezza di non vedersi recapitare le rette per il servizio non goduto dai loro figli. A stretto giro l'assessora  aveva verbalmente assicurato le famiglie che non ci sarebbero state rette da pagare per i mesi di chiusura. La preoccupazione sul tema permaneva però nei genitori, tanto che alcuni hanno ritirato il figlio dall'asilo.
Sulla questione rette che aveva visto anche articoli sul giornale visto le lettere inviate al comune e al gestore è arrivata a maggio l'assicurazione che le rette non verranno emesse. Di ciò sono stati già avvisati o in questi giorni si sta avvisando i genitori per iscritto, dopo l'approvazione dell'integrazione del protocollo finanza 2020 tra provincia e consiglio delle autonomia locali ove sono previste risorse su tale capitolo anche nel periodo di sospensione (sebbene con percentuali differenti).
Anche i genitori che hanno ritirato i figli dall'asilo possono tirare un sospiro di sollievo in quanto è stato assicurato che manterranno il posto in asilo anche da settembre.
La ripartenza. E' intenzione del Comune di Spiazzo Rendena, per bocca dell'assessore competente, garantire il servizio sia a giugno che luglio, sempre che siano chiari il protocolli, linee guida per lo svolgimento del servizio oltre che i contributi per la ripartenza.  Sulla ripartenza ci sarà un confronto col gestore, Cooperativa sociale  Città Futura, per capire il da farsi.

lunedì 7 luglio 2014

La riqualificazione delle aree di Rovereto richieste in trasferimento dalla stato

Non molto tempo fa il sindaco, Andrea Miorandi, richiese il trasferimento le aree dell'asilo e il carcere dallo stato al Comune di Rovereto senza far riferimento a cosa si voleva far nascere su tali aree.

Sentito il comune si fa sapere che la partita per avere le aree dell'asilo e la caserma dei carabinieri si trascina da molto tempo e sta concludendosi. L'ottica che guida l'azione è quella dell'ottimizzazione delle risorse pubbliche e alla riqualificazione degli immobili in questione.

Per quanto riguarda invece il carcere si è solo agli incontri interlocutori e si sta ancora definendo la questione.

Non molto a dire la verità su cosa si vuole fare ma su cui si sta lavorando e che probabilmente nei prossimi mesi diventerà più concreto.