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giovedì 23 ottobre 2014

Convegno" gli stati generali del turismo di Primiero" domani all'Auditorium Intercomunale di Primiero

Domani si terrà presso l'Auditorium Intercomunale di Primiero il "Convegno" gli stati generali del turismo di Primiero" che vuole essere una giornata di presentazione, dibattiti e tavole rotonde con relatori del mondo del Turismo, dell’Università e della Cooperazione.

Tutti possono partecipare gratuitamente previa registrazione la mattina dalle 8.30 alle 9.00 presso l'Auditorium Intercomunale di Primiero.

Il moderatore della giornata sarà Vittorio Vertuani.

Il programma è fitto ed è possibile ottenerlo qui vede la partecipazione di vertici istituzionali della cooperazioni e di studiosi e verrà chiuso dal Presidente Ugo Rossi col suo intervento delle 17.30.

L'assemblea potrà intervenire per porre domande e dire la propria ma solo all'interno di un momento appositamente dedicato dalle 15.30 alle 16.00.

Una giornata che lascia poco alla discussione ma che ha il pregio di portare delle persone che possono portare elementi di discussione sul turismo della zona del Primiero e Vanoi per arrivare a elaborare il futuro del nostro turismo. La popolazione è invitata a partecipare.

giovedì 15 maggio 2014

L'APPA è ancora autonoma?

L'Appa (Agenzia provinciale protezione ambiente) è stata declassata attraverso le delibere della Giunta Provinciale di Trento da Ente pubblico indipendente dal potere esecutivo a struttura interna e subordinata alla Provincia.

Manuela Bottamedi, consigliera provinciale del Movimento 5 Stelle, chiede attraverso una interrogazione a risposta immediata le ragioni di questa scelta che toglie autonomia all'Appa mentre altre analoghe agenzie regionali restano indipendenti. Vuole sapere quanti controlli ambientali sono stati effettuati nel quinquennio 2009-2013 e la programmazione delle attività per quest'anno e il prossimo.

Sul punto il Presidente Ugo Rossi ha precisato che si è sempre operato nel rispetto della legge istitutiva delle Agenzie, che la configura come struttura organizzativa della Provincia, dotata di autonomia tecnica, amministrativa e contabile. Un'autonomia, però, che non esonera la Pat da un potere di vigilanza e controllo anch'esso previsto dalle norme. L'autonomia si è dunque sempre svolta nell'ambito delle direttive emanate dalla Giunta e la legge 3/2006 ha poi precisato che tutte le Agenzie costituiscano articolazioni dei dipartimenti provinciali, al fine di garantire unitarietà di azione. Per brevità, Rossi ha volutamente omesso la parte statistica dell'interrogazione sui controlli effettuati nel quinquennio, che ha comunicato consegnerà direttamente alla consigliera.

Manuela Bottamedi segnala che, al di la di tutto sembra esserci una precisa volontà di depotenziare il ruolo dell'APPA e di smantellarne il ruolo e credo che questo emergerà dalla quantità di controlli espletati dall'Agenzia, che sicuramente sarà decrescente.

mercoledì 14 maggio 2014

Tenere gli appalti almeno quelli di importo minore in loco si può

Spesso si è sentito dire che un appalto non si poteva tenere tra le imprese del luogo, ma se ciò è certo vero per gli appalti di ammontare consistenti.

E' questo il messaggio che dal Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi Rossi viene dato all'interrogazione a risposta immediata presentata da Giacomo Bezzi. Infatti al consigliere provinciale di Forza Italia che chiedeva come mai le imprese imprese edili della val di Sole sono state escluse dalla gara d'appalto bandita dall'Apac (Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti) per l'ultimazione dei lavori di "manutenzione straordinaria ponte e strada di accesso alla discarica sita in località 'ex cave di ghiaia' Ugo Rossi va in tale direzione.

Nella sua risposta il Presidente parla di un affidamento lavori avvenuto mediante cottimo fiduciario invitando 7 imprese scelte tenendo conto di un principio di rotazione e della collocazione sul territorio entro un raggio di qualche decina di chilometri dalla sede del cantiere. Ha inoltre escluso che ci sia stata nessuna discriminazione da parte di qualche struttura provinciale. In ogni caso le prossime volte si terranno in considerazione le ditte rimaste escluse questa volta.

venerdì 14 marzo 2014

La prima commisione permanente della Provincia Trento inzia oggi l'esame della legge finanziaria di assestamento 2014

Oggi alle 11.00 nella sala Lenzi di Palazzo Trentini inizierà il cammino della legge finanziaria di assestamento 2014 della Provincia di Trento. Il governatore Ugo rossi illustrerà la proposta della Giunta provinciale davanti alla prima commissione permanente presieduta da Luca Zeni (PD). La stessa sarà corredata dal relativo di legge relativo al bilancio.

Nel pomeriggio di oggi e lunedì si avranno le audizioni degli assessori a cui faranno seguito le consultazioni de Consiglio delle autonomie locali - Consorzio dei comuni e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cils, Uil, Fenalt, Dirpat e Unione trentina dei segretari comunali e comprensoriali.

Martedì mattina la prima commissione permanente ascolterà le valutazione portate dalla Camera di commercio, dal Comitato interprofessionale ordini e collegi professionali della Provincia e dal Coordinamento provinciale imprenditori.

Lunedì 24 dopo aver acquisito il parere delle altre commissioni permanenti sulle parti della finanziaria di competenza di questi organismi attraverso un incontro con i rispettivi presidenti, la prima commissione inizierà l'esame degli articoli e degli emendamenti che dovrà concludersi entro martedì 25 marzo.

I disegni di legge della manovra, finanziaria di assestamento e bilancio, una volta licenziati dalla prima commissione passeranno all'esame dell'aula da lunedì 7 a venerdì 11 in una seduta fiume.

lunedì 28 ottobre 2013

Ugo Rossi stravince ma tante valutazioni vanno fatte.

Un elezione quella delle provinciali che hanno visto un calo dell'affluenza forte del 10% sulle elezioni provinciali del 2008 e anche 20% delle politiche 2013 attestandosi sul 62,82%. Un segnale forte di disaffezione alla politica trentina che va valutata e che forse vede una difficoltà di cambiare che spesso la persona ritiene insensato votare. Questo è dovuto anche alle alternative a Ugo Rossi che non sono state all'altezza.

Come spiegare la vittoria di Ugo Rossi così schiacciante al 58,12% contro il primo sfidante Diego Mosna che si ferma al 19,28% sebbene gli scossoni e le accuse lanciate al centrosinistra.

Un fatto importante è che il PD è rimasto il primo partito con 22,07%, mentre è una sorpresa il superamento del PATT sul UPT.

Non è stata ritenuta valida la scelta data dalla coalizione di Mosna che col 19,28% dimostra la debolezza dell'offerta politica e porta a riflettere. Sicuramente ha pesato l'ingombrante presenza di Silvano Grisenti. Una persona che entra in consiglio con 7523 presenza.

La Lega Nord si presenta come 4 partito più votato davanti i grillini con circa il 6,22% portando in consiglio Maurizio Fugatti e Civettini Claudio.

La candidatura di Alessandro Olivi poteva essere a rischio visto il scoppiettante Luca Zeni che si era mosso quasi da candidato alle primarie quando Olivi ambiva alla candidatura a Presidente della Provincia. Le sue preferenze sono 13647 contro 4249 di Zeni. Bene anche la Borgonovo Re con 10453 preferenze.

Una delusione per la giovane Daiana Boller del Patt esclusa avendo 719 voti sebbene il suo modo di porvi aveva conquistato i giornali. Con 2106 voti è stata eletta Chiara Avanzo, la quale aveva preso 32 nella Comunità di Primiero e aveva avuto una strategia meno appariscente.

E' stata una campagna corretta con qualche punto un po' più forte in Vanoi. Lo scontro in primiero è stato tra Depaoli Marco e Simoni Marino che ha visto quest'ultimo spuntarla all'ultimo voto. In tutta la Comunità di Primiero a preso 1011 voti contro 1449 per Depaoli. L'asticella però era alta per non essere il primo dei non eletti con 2302 voti contro 2678 di Tonina Mario ultimo degli eletti. Compito più agevole per Marino Simoni che aveva un asticella meno alta e con 1569 voti ha potuto essere l'ultimo degli eletti di PT.

In Vanoi questo voto ha visto il sindaco di Canal San Bovo schierarsi con PT e Marino Simoni che ha preso 91 voto contro un 214 di Marco Depaoli. E' però da segnalare la lettera che qui potete vedere come pagina 1 e 2 a firma di Renato Loss, Daniela Sperandio, Cecco Gianfranco:

E' una lettera sicuramente di sostegno al candidato ma che entra anche nelle come comunali e non è tenera col sindaco che non sa rapportarsi con la Provincia e che se denigra gli altri non può pensare di essere accolta a braccia aperta. Sembra quasi esserci uno scontro tra un gruppo che si firma e l'attuale compagine pensando di poter esser un alternativa. E' forse questo l'inizio della campagna elettorale per le Comunali 2015? In campagna elettorale tutto è lecito ma mai mi sarei aspettato tali toni in un comune piccolo come i nostri. Certo nessuno viene offeso da tale lettera, ma certo è una critica forte di cui mi aspetto la risposta del sindaco.

E' importante conoscendo una versione conoscere anche quella dell'amministrazione anche per valutare con la sindaca Mariuccia Cemin il valore del voto del Vanoi in modo sereno.

venerdì 18 ottobre 2013

L'Auditorium di Fiera di Primiero ha ospitato il centrosinistra

A poco più di dieci giorni dalle elezioni provinciali l'Auditorium di Primiero ha ospitato il candidato presidente Ugo Rossi e la sua coalizione. A parte il rappresentante della UAL la grande assente è stata la gente che, in un ambiente così grande, assommava 50/60 persone.

Cristiano Trotter è stato il padrone di casa aprendo l'incontro e facendo da moderatore. Ha voluto aprire l'incontro caricando di significato questa tornata elettorale che sarà la prima del dopo Dellai. E' un periodo quello attuale che vede una frammentazione del quadro politico trentino e che vede ben 11 candidati presidenti, i quali nella maggior parte dei casi sono sostenuti da una sola lista.

La coalizione di centrosinistra è più compatta di prima e sebbene qualcuno dica che serve qualcosa di nuovo alla fine spesso il nuovo è solo di facciata. Lo stesso Cristiano Trotter si augura che il dialogo coi territori ci sia anche dopo il 27 luglio. Si sono presentati poi i relatori della serata:

  1. Nicola Chiavarelli, Verdi;
  2. Marco Toffol, PATT;
  3. Marco Depaoli, UPT;
  4. Ugo Rossi, candidato presidente della coalizione;
  5. Italo Gilmozzi, PD;
  6. Beppe Pontrelli, Riformisti per l'Autonomia.

Nel corso della serata interverrà il candidato locale PD (Giacobbe Zortea) e l'esponente dei Verdi (Lucia Coppola).

Beppe Pontrelli. Apre le danze Beppe Pontrelli, Riformisti per l'Automia, che si presenta come l'avvocato tra l'altro del processo Cermis. E' stato inoltre 4 volte consigliere comunale e vicepresidente comprensoriale.

A messo in luce il fatto che le periferie devono avere attenzione per la difficoltà di vivere in montagna e il fatto che la montagna è la caratteristica e poi viene il resto. Serve che nessuna zona sia privilegiata.

Nel panorama politico c'è confusione e lui auspica un candidato locale del suo schieramento che ora non c'è. I Riformisti per l'Autonomia sono convintamente nella coalizione ritenendo il presidente una persona intelligente e che il Trentino non debba fare a meno delle intelligenze trentine. Il risultato non è scontato e si deve andare a votare. Ugo Rossi ha attenzione per per periferie senza disuguaglianze guardo alle persone e alla qualità della vita, che va sempre alzata in Trentino. Il centrosinitra va scelto anche per la possibilità di collaborazione nell'ambito regionale e a vanno fatti anche calcoli per tale contesto, in quanto con la destra si creerebbero ulteriori difficoltà con i tirolesi.

Italo Gilmozzi. Italo Gilmozzi del PD si unisce all'affermazione del precedente interlocutore sull'intelligenza di Ugo Rossi e che lo stesso saprà concertare le scelte con tutta la coalizione. Il PD è unito e non ci sono mai stati litigi, ma discussione. E' un unità quella della coalizione per il cambiamento. Le direttrici che sono state seguite in questa campagna sono:

  1. lavorare assieme in un unica direzione;
  2. rinnovamento di persone e modi operare coinvolgendo tutta la comunità. E'Sono finiti i tempi in cui si poteva dire molte volte si. Ora si deve dire anche di no.

Si è anche avuta in un passato recente la diatriba continuità/discontinuità e sicuramente per le cose buone fatte serve la continuità. Certo il mondo cambia e ci si deve adattare. Un cambiamento c'è già stato non ci sono Dellai e Durnwalder e le risorse sono calanti.

Le donne devono avere spazio perchè il loro contributo è importante.

Spende poi due parole per Giacobbe Zortea che ha dato la disponibilità a mettersi a servizio come candidato locale. Questo ha reso possibile avere un degno candidato. Lascia poi la parola a Giacobbe Zortea per i temi locali.

Giacobbe Zortea. Giacobbe Zortea torna sul discorso della responsabilità con scelte anche dolorose che si devono prendere.

La crisi va analizzata e se si guarda al Primiero si nota un turismo invernale in crisi, mentre il turismo estive tiene. Si deve puntare su un territorio che si può "vendere" ma che va rispettato. Su queste basi va aperta una riflessione.

Si deve mantenere la qualità della vita che il buon governo ci ha permesso. In chiusura anche lui esterna il suo appoggio a Ugo Rossi.

Marco Depaoli E' la volta dell'UPT con Marco Depaoli che parte da una constatazione che lui è stata la persona che dopo 50 anni ha portato la voce di Primiero a Trento. E' stato anche rinnovato 5 anni fa e ha ricoperto anche ruoli importanti nell'ente regionale.

IL momento politico è critico e vanno valutate bene le scelte nell'urna. Il candidato Ugo Rossi è il candidato presidente per il centrosinistra dopo aver vinto le primarie che hanno visto 5 candidati. Si è opportunamente slegato dal Patt non essendo più tesserato dando indietro la tessera dimostrando di essere veramente di coalizione. E' sostenuto da una compagine consolidata che sa lavorare assieme e può dare affidabilità al Trentino. Affidabilità che deriva anche dal saper prendere scelte difficili.

Passando al Primiero si è fatto riferimento a molte peculiarità tra le quali il poter sfruttare le proprie risorse idriche per produrre energia. Non solo questo però anche i boschi col legname da valorizzare anche in chiave energetica col teleriscaldamento.

Il risultato del riconoscimento Unesco per le Dolomiti patrimonio dell'Umanità è merito della giunta Dellai. Nelle Diolimiti però ci sono gli impianti che attraverso la mozione di Roberto Bombarda che ha permesso, mettendo dei paletti, il collegamene San Martino Rolle. Un segno di come si possano compiere scelte e lavorare assieme. Sulle prospettive di lavorare assimeme appoggia Ugo Rossi.

E' un periodo complesso anche per le trattative con lo stato in campo finanziario. Serve un voto forte dei cittadini e che la maggioranza sia autorevole. Solo in tal modo si potrà ottenere l'Autonomia Integrale.

Marco Toffol. Marco Toffol si unisce nel riconoscere l'intelligenza del candidato presidente Ugo Rossi, il quale non è più membro di partito ma è l'orgoglio del PATT.

La stabilità è un valore per la tenuta sociale e dei valori. La crisi ha lacerato il sistema politico, ma il centrosinistra è l'unica scelta che può garantire di non andare verso posizione nemiche dell'autonomia (destra) o popoliste (Civismo e lista imprenditoriale di Mosna).

I giovani vanno aiutati investendo in ricerca e cultura.

Le imprese vanno lasciate libere.

I meno fortunati nel nostro territorio vanno aiutati mantenendo il nostro forte modello di stato sociale.

L'autonomia però non può essere la soluzione di tutto i problemi, ma deve guardare agli esempi dei paesi più civili integrando chi si riconosce nei nostri valori. L'autonomia non può chiudersi in se stessa e non può prescindere dalla solidarietà.

Il PATT non può gioire se tutta se temi con l'Autonomia integrale Questo è il valore che il PATT può portare nella stesura del Terzo Statuto.

Nicola Chiavarelli dei verdi Europei non si presenta dicendo che tutti si conoscono. Ringrazia Marco Depaoli per il richiamo alla sostenibilità che è indispensabile sopratutto in questo momento di crisi. Un tema conosciuto bene nelle piccole realtà come il primiero. Sostiene Ugo Rossi per la sua competenza e il dialogo e gli augura buon lavoro.

Ugo Rossi Ugo Rossi parte ringraziando tutti i candidati ai quali augura successo guardando al risultato delle elezioni con fiducia se tutti lavoreranno con convinzione forte. Il panorama politico è frammentato con 11 candidati alla carica di presidente della Provincia. Nove candidati sono sostenuti da una lista massimo due e quindi si può ritenere che non ci sia stato nessuno sforzo di sintesi per proporsi come progetto di governo. Posso ambire al ruolo di minoranza utile, ma non al governo. Si può quindi arrivare ad una semplificazione che porta a 2 candidati.

I candidati che possono ambire al governo appartengo a due coalizioni: il centrosinistra, Progetto Trentino. Se la prima ha esperienza di governo e di lavoro assieme positivo, la seconda cavalca l'antipolitica. Un antipolitica non coerente con la militanza di lungo corso di alcuni candidati. Tali candidati contestano il modo di raccolta del consenso un modo da loro usato in passato. Non è questa l'unica differenza in quanto ci sono diversità di contenuti.

La stabilità ai quali eravamo abituati con Dellai è un valore sopratutto in questo momento di crisi. Si sente spesso parlare che Ugo Rossi cerchi maggioranze varibili se debole vittoria, ma non è così.

E' un periodo di recisione dei conti pubblici e dobbiamo tutelare le nostre prerogative e per questo non serve improvvisazione. C'è poi la questione della riserva dell'erario in cui dobbiamo difendere i diritti e serve responsabilità per discutere sulle misure e la tempistica per poter esercitare i diritti. Oltre a ciò ci sono le partite giuridiche per un allentamento del patto di stabilità. Non portare a casa tali partite non darebbe chance di vedere realizzati i programmi.

Il tema della crescita è centrale per superare la crisi e ciò si può avere, dopo un occhio al bilancio, con misure di defiscalizazione del 50% della tassazione alle imprese per rendere più competitive. Prevedendo per il 2014 e 2015 ulteriori sgravi in caso di creazione di lavoro.

Altra misura sono le borse lavoro per avvicinare la scuola al mondo del lavoro lavoro, perchè la disoccupazione è preoccupante.

Il turismo ha risentito la crisi anche per aziende che hanno fatto molti investimenti per essere sempre competitive. Per aiutare tali imprese si prevede un Fondo Anticrisi per le Imprese Alberghiere. Non solo questo però perchè il turismo deve cambiare e coinvolgere gli altri settore e in particolare l'agricoltura e il territorio e fare della sostenibilità la chiave di successo. Una sostenibilità che deve toccare la mobilità e la valorizzazione delle peculiarità del territorio.

Lo stato sociale va mantenuto per rispondere ai cittadini ma va reso efficiente.

La macchina pubblica va resa meno pesante e meno presente sull'economia per poterla rendere più dinamica. Non ci saranno licenziamenti ma si agirà sulla struttura e sul turnover per poter arrivare ad abbandonare competenze che il settore privato può gestire meglio. La burocrazia va snellita e si deve premiare il merito e la responsabilità anche dei dirigenti. Si deve uscire dalla gestione per criteri per dare discrezionalità ai dirigenti che devono poi portare la responsabilità delle loro scelte.

Si deve usare l'autonomia per, all'interno delle regole, favorire le aziende locali le quali non sempre sono state favorite.

Ugo Rossi si aspetta un confronto produttivo e che i rappresentanti di zona anche del Primiero portino la voce del luogo ma che guardino al benessere di tutto il Trentino.

Dibattito. Ugo Rossi parte nelle risposte da un intervento che chiedeva il garantire al Primiero un rappresentante per legge. Si è fatto presente che per i ladini esiste ma è impraticabile perchè darebbero 15 rappresentanti in consiglio. L'esempio dell'Alto Garda è quello più significativo di come la politica ha portato a fare sintesi su un candidato. Non è da dimenticare che sono elezioni sono provinciali e si deve avere una visione di Trentino e non fermarsi su interessi particolari.

La Comunità di Valle hanno aperto, secondo Ugo Rossi,la discussione sulla gestione associata di servizi attraverso le Unioni. Va detto che alcune competenze possono esser gestite solo da un ente sovracomunale. Serve cambiare passo se si vuole che la riforma abbia successo togliendo il doppio binario evitando repliche di risorse tra Comunità e Comuni.

La crisi è di durata più lunga del previsto e gli effetti della crisi si fanno sentire pure da noi. Il debito della Provincia di Trento è come quello di Bolzano. Nel 2017 ci saranno minori risorse e si deve ridurne gli effetti. Per questo il libro dei sogni non è la scelta programmatica del centrosinitra, mentre PT propone riduzioni di casse insostenibili.

Lucia Copppola parla della presenza delle donne in politica e del fatto che quattro sono consigliere uscenti e 12 donne in 40 anni. La candidata Lucia Coppola ha partecipato alle primarie. Le donne hanno grinta e competenze che vanno usate. C'è una candidata Maddalena Bonat che abita a Lavis ma era di Mezzano. Si è felici come Verdi Europei di esser nella casa grande del centrosinistra. Manca poco al voto e si invita al voto.

Ugo Rossi risponde ad una persona del pubblico sulle scuole alberghiere dopo che la stessa aveva detto che serve andare in veneto per tali competenze. Ha fatto capire che le scuole alberghiere ci sono e vanno migliorate. Che pure l'Università di Trento è competitiva. Imparare poi fuori e poi tornare non è un male. Molte persone del Bellunese sono disperate per l'indice di sviluppo socio economico del bellunese. Il Bard sta cercando di mantenere la Provincia di Belluno viva.

Sui rifiuti si parla di una differenziata spinta che per il momento si basa per l'indifferenziato fuori regione. Si prevede di chiudere il ciclo dei rifiuti in loco con nuove tecnologie. Non si parla però della tecnologia che si vuole usare.

Nicola Chiavarelli abbozza la proposta di trovarsi tra i candidati appena terminata l'assemblea per poter trovare un candidato unico. E' disponibile a ritirarsi nel caso si trovasse candidato comune.

giovedì 17 ottobre 2013

Lo sfotto dei Civici Trentini col loro inno

Un video quello dei Civici Trentini, per il quale devo ringraziare un amico per avermelo fatto conoscere, che oltre ad esser divertente ci porta su un altro campo della campagna: gli sfotto.

In modo divertente, per alcuni senz'altro no, i Civici Trentini col loro inno fanno campagna a loro e a Diego Mosna prendendo di petto la coalizione che ha più chance di vittoria: la corazzata del centrosinistra.

Non toccano il PATT perchè molto radicato sul territorio, ma a perso pezzi importanti come la consigliera uscente Caterina Dominici. Questa ha abbandonato il PAtt e con il suo partito Autonomia 2020 la stessa sostiene Mosna e ha con un video già attaccato fortemente il PATT che lei ritiene più attaccato agli interessi di partito che hai bisogni della gente.

Si attacca con il video di sfotto dei Civici Trentini il PD e UPT che fanno riferimento a partiti nazionali nel primo caso PD e nel secondo scelta civica. Si riprendono nel video temi di una lettera apparsa sull'Adige che parlava di un Silvano Grisenti identificato come persona del fare contro un Lorenzo Dellai più politicante. Partendo da ciò si mette in luce come la coalizione di Mosna sia quella del fare mentre l'altra più delle chiacchere.

I giudizi sull'amministrazione provinciale hanno luce ed ombre agli elettori il giudizio della parte che più è prevalente. E' però sicuro che molte persone hanno un ottimo ricordo del periodo che ha visto Silvano Grisenti assessore e spesso ciò porta a mettere in secondo piano le disavventure giudiziarie. Certo è che la figura di Diego Mosna come imprenditore rafforza la teoria del fare contro la classe politica che spesso è divisa al suo interno. Il caso del PD è emblematico.

Aldilà però dei contenuti del video il riferimento a PD e UPT nello sfotto da un chiaro segnale che la corsa è tra Ugo Rossi e Diego Mosna e le relative coalizioni, in quanto si sfotte chi si ritiene forte mettendone in luce i presunti difetti. La corsa sta arrivando alla fine il 27 ottbre gli elettori diranno la propria.

domenica 13 ottobre 2013

Venerdì 11 ottobre 2013 l'inizio di una nuova Lega Nord del Trentino

Venerdì alle ore 20 alle Sieghe di Imer si è tenuto l'incontro elettorale della Lega Nord Trentino davanti a 10 persone. Un numero esiguo di persone ma tenendo conto il maltempo e il fatto che la Lega Nord in Primiero è poco sentita un risultato brutto ma non drammatico.

Un'occasione persa per la popolazione del Primiero Vanoi per confrontarsi coi candidati alla carica di consigliere Martina Loss(Fietta), Gianni Festini e il candidato presidente Maurizio Fugatti. E' stato un incontro che a discorsi ha contrapposto momenti ludici col prestigiatore Dodo quasi a voler sottolineare che si esistono la differenza della politica leghista.

La diversità non sta nella presenza del prestigiatore dopo, ma nel fatto che i candidati si sono dimostrati non dei prestigiatori ma delle persone concrete. L'incontro è iniziato con i ringraziamenti a nome della candidata Martina Loss che ha ringraziato introducendo Maurizio Fugatti e Gianni Festini. A fatto presente che la Lega Nord non vuole fare promesse ma proposte concrete.

Si è partiti con un'analisi della situazione che si ritiene sia peggiorata e si addossa la colpa di ciò a un Marco Depaoli che non ha inciso. Si è poi lasciato la parola a Maurizio Fugatti per illustrare la coalizione e alcune proposte.

Prendendo la parola Maurizio Fugatti ha voluto ringraziare i presenti per il fatto partecipare ad uno degli incontri della campagna elettorale che si conduce in modo classico. Lui è il presidente della coalizione che vede la Lega Nord alleata dei Cattolici Europei Uniti.

Rispetto alla precedente tornata elettorale la situazione è più grave e quindi sebbene il programma tecnico/istituzionale precedente viene riproposto vengono date altre priorità. Tanti programmi tra i quali di Ugo Rossi e Diego Mosna prendono spunto dal programma dal programma della Lega Nord di 5 anni fa. Esso riprendeva questi temi:

  1. no alle Comunità di Valle;
  2. stop alle società controllate della provincia;
  3. si Valdastico;
  4. no Metroland;
  5. stop burocrazia uffici provinciali;

Il Trentino sebbene ha l'autonomia non è più zona di attrazione. Il dato della disoccupazione reale è del 29% e il tasso di emigrazione è aumentato de 35% e ciò è segno di debolezza del sistema Trentino. Il dato ufficiale del 25% è dovuto all'utilizzo del dato aggregato regionale che viene abbellito dai migliori risultati di Bolzano. Entrambi i candidati Diego Mosna e Rossi non hanno nel programma azioni per combattere la disoccupazione, ma mentre Mosna non ha nessuna analisi Rossi non poteva non sapere. Va invece analizzata la problematica e chiedersi perchè Bolzano a migliori risultati.

Si deve tornare a ricostruire il rapporto tra scuola e lavoro e in ciò siamo 15 anni indietro rispetto a Bolzano. Vanno valorizzati gli istituti professionali e tecnici prevedendo anche per i professionali i 5 anni per poter dare accesso l'Università.

Si deve abbattere poi del 25% il costo di lavoro mettendo 6000 euro all'anno a persona (500 euro al mese) creando in tal modo 5000 posti di lavoro. Ovviamente l'abbattimento è per tutte le aziende e non come capita ora solo per qualche grande azienda. Per far ciò si deve mettere sul piatto 30 milioni euro all'anno ma le risorse non sono complicate da trovare visto che l'assessorato di Lia Beltrami ha dato 8 milioni per la solidarietà internazionale e 200000 euro per il Mozambico. Ma non solo da ciò si posso prendere le risorse visto che va valutata bene la costruzione del NOT a 500 metri dal Santa chiara che si abbatterà per una spesa 160 milioni + IVA e ci sono alte poste da valutare come i 110 milioni spesi per il Mart. Che le risorse si posso trovare la delibera di settembre 2013 della giunta provinciale che ha messo sul piatto 30 milioni per l'edilizia e 10 milioni per le famiglie. Non è poi da sottovalutare l'accantonamento di 160 milioni fatto da Pacher per la futura giunta.

Si deve però guardare però anche agli anziani che non arrivano a fine mese e che vede in 50000 casi di pensioni di anzianità con una media di assegno di 500 euro. Si deve arrivare a garantire un reddito dignitoso di 1000 euro a tutti i pensionati attraverso accordi con l'INPS.

Altre cose vanno fatte:

  1. eliminare Imu su prima casa e attività produttive;
  2. no bollo auto;
  3. più sicurezza nei paesi e nelle Valli.

A cosa serve l'autonomia se non migliora la vita ad imprese e cittadini?

Fugatti si toglie poi un sassolino dalla scarpa. Il governo attuale ha in programma un taglio di 150 milioni di euro e se fosse stato fatto da un governo di centrodestra sarebbe stato crocefisso. Ciò significa che la delegazione di parlamenti di sinistra non è riuscita a rappresentare gli interessi trentini, mentre la destra ha saputo con Calderoli e Tremonti portare a casa l'Accordo di Milano.

La situazione dei barconi degli immigrati degli ultimi giorni porta, nella drammaticità della situazione, a dire che Maroni attraverso la politica dei respingimenti era nel giusto. Il Movimento 5 Stelle con l'emendamento per la cancellazione del reato di clandestinità ha dimostrato esser di sinistra. Si deve movimentare l'elettorato della Lega Nord per recuperare gli elettori che hanno votato anche il Movimento 5 Stelle per protesta verso gli errori passati.

Gianni Festini parte dal non volere portare avanti l'omogenizzazione che l'attuale maggioranza fa nei confronti delle valli. Vanno mantenute le specialità di valle a cui far seguire le scuole professionali adeguate. La formazione professionale deve arrivare alla maturità che fa accedere all'Università. Questo per evitare che per sfruttare le competenze e aggiornarsi si debba lasciare il paese.

Altri temi da tenere in considerazione la viabilità e il settore trasporti e la gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda il rifiuto deve attraverso una gestione intelligente trasformato in opportunità.

Maurizio Fugatti deve andare ad un altro incontro ad Ospedaletto tenuto dagli alleati e quindi chiede se ci sono domande. A lui chiedo come mai non sono andati con Forza Trentino. Si è messo in luce come da aprile a Progetto Trentino ma le porte sono sempre state sbarrate. Alla fine anche con Forza Trentino non ci state le condizioni e quindi si è deciso di andare da soli.

E' ora l'ora di Martina Loss che dal Tesino fa delle proposte più sul territorio del Primiero Vanoi. La prima proposta parte dal territorio delle Pale San Martino e Lagorai i quali sono i gioielli del nostro territorio. Si ha una visione di rispetto per tali luoghi ma non immobilismo volendo riportare le azione umane di cura della montagna.

Si parla anche della gestione dei rifiuti che col centrosinistra a portato in Primiero rifiuti da altre valli. Si propone una nuova tecnologia quella dell'autoclave che permettere, anche da rifiuto indifferenziato, di ottenere diversi prodotti: energia elettrica e termica, gas naturale, petrolio, metalli. Tutto questo senza inquinare e senza doverci mettere risorse visto che ci sarebbe finanziamento privato. Ci sarebbe poi una divisione di utili.

Il turismo deve ripartire da un parco amico che guarda all'equilibrato sviluppo come ad esempio l'allargamento dell'esperienza delle bici sui sentieri della Tognola.

La viabilità va migliorata, ma oramai i tunnel per la Val di Fassa e Valsugana sono opere da libro dei sogni. Anche la funicolare non trova il sostegno Lega Nord in quanto per la stessa andrebbe prima risolta la situazione delle funivie in deficit e non aprire nuovi impianti in rosso. Il bando sospeso non risolve il problema degli impianti in rosso. Si deve puntare su un turismo di qualità che punti sulla cultura e sulle professionalità della montagna.

Si devono riscoprire le attività tradizionali e basarsi sulle capacità della valle. Vanno valorizzati i prodotti del luogo anche con un marchio. Va riscoperto la lavorazione del legno in chiave eco-sostenibile. Va inoltre fatta una formazione locale basata sulle capacità del territorio e le sue richieste.

Per quanto la sanità e politiche sociali va previsto un pronto soccorso di valle. Vanno inoltre messi prima i trentini nelle politiche sociali (ITEA, etc..). Gli anziani non vanno emarginati ma valorizzati come forza attiva.

Serve inoltre effettuata una corretta la pianificazione urbanistica per migliorare anche la viabilità.

La provincia deve chiedere la competenza sulle forze armate per razionalizzare e togliere le sovrapposizioni dei troppi corpi ora presenti.

Si è poi approfondire altri temi coi candidati. Con Martina Loss si è potuto approfondire il discorso del Broccon in zona Vanoi sul quale molte interrogazioni sul tema. E' un opera che va completata.

p align="justify"> Va aperta la strada alle gestioni associate ma non per il tramite della Comunità di Valle. Nel lungo termine ci può essere il Comune Unico.

Il NOT che prevede di radere tutto e spostare di 500 metri non è la scelta giusta ma si deve andare verso strutture locali. Sul punto Festini parla del Not come opera assurda.

Con lo stesso Gianni Festini si parla della tecnologia dell'autoclave che andrebbe fatta in 11 ambiti. Con la stessa e la la tecnologia P2P si può rigenerare petrolio. Tale tecnologia lavora 600 gradi e non produce combustione.

Con Gianni si è poi passati a parlare di cosa fare anche in merito agli impianti. Serve una pianificazione di lungo termine sullo sviluppo di valle. No comunque a ripiani e la politica che salva imprese che non hanno futuro.

Con Martina si è tornati sulle grandi opere tra cui il Tunnel del Brennero che è importante per il trasporto ma che in passato ci sono state ipotesi fuori dalla realtà. Vanno create fermate a Trento e Bolzano in modo che per far in modo che il settore passeggeri possa essere attratto da una politica turistica fatta dagli operatori e non da Trentino Sviluppo. Un Tunnel del Brennero ben studiato può essere ricchezza.

venerdì 11 ottobre 2013

Diego Mosna e Rossi ad un video stile Iene su alcuni temi

Il video riportato in coda è un video a due stile le Iene che ho trovato interessante. A parte molte domande personali quelle più importanti per me sono alcune che mettono in luce lo stile.

Mosna intanto apre alla provincia di Belluno in Trentino non volendo però modificare lo Statuto dell'Autonomia. Rossi vuole la modifica dello stesso per aggiornalo, ma non alla provincia di Belluno in Trentino. In caso di modifica gli stili di Mosna e Rossi sono diversi il secondo è più pratico mentre il secondo guarda ad una consultazione popolare.

Il riferimento secondo me che Mosna fa all'Asar toglie un po' il terreno a Rossi che parlava dell'autonomia, in quanto dimostra attenzione alla gente ai movimenti della gente cose che forse Ugo Rossi dimentica preso dai suoi impegni istituzionali.

Si nota un rinchiudersi quasi di Rossi sulla coalizione del centrosinistra mentre parlando di riflessione si apre molto di più a tutti i trentini Mosna. Visto ciò che sulla pagina di Rovereto del 9 ottobre 2013 sull'Adige è stato scritto circa i problemi nella coalizione e in particolare nel PD. In tale articolo si parla anche che la vittoria del centrosinistra non è scontata e il video il centrosinistra deve riflettere. Vi lascio alla visione del video.

domenica 14 luglio 2013

Ugo Rossi è il candidato Presidente della Provincia di Trento del centrosinistra.

Ugo Rossi è diventato con 8119 voti il candidato presidente il centrosinistra vincendo Rossi di poco vero un Olivi che ne ha catalizzati 7982. Più staccati gli altri in questa sequenza:

  1. Mauro Gilmozzi 6611;
  2. Lucia Coppola 443;
  3. Alexander Schuster 437.

Con 23592 voti si può dire che il risultato non è buonissimo con un Mauro Ottobre che parlava di flop generale all'incirca alle 23 dal suo account Facebook. Questo dato infatti non deve far cantare vittoria nemmeno i vincitori per due ordini di motivi.

Il voto dai dati ha messo in luce che si sono conquistate le valli e quindi le stesse vorranno pesare, ma il flop totale c'è stato nelle città.

La prima e la seconda città del Trentino hanno voltato le spalle al centrosinistra e al PD in particolare. Un PD che paga in parte la crisi del partito a livello nazionale con commenti degli iscritti che fanno presagire una diminuzione degli iscritti, ma anche errori locali. Alessandro Olivi sarebbe stato un ottimo candidato, ma il movimentismo di tipo renziano di Luca Zeni non ha fatto che oscurare l'immagine del PD. Il non aver fermato Start! è come un voler lavorare per la propria visibilità e ciò non ha rafforzato l'immagine del leader.

Ugo Rossi ha vinto anche perchè è stato il primo a partire e ha dato un idea di crederci nelle primarie preparandosi già un anno fà. Dovrà però passata l'euforia per la vittoria analizzare bene il suo voto per capirne la provenienza. Non tanto la provenienza geografica che si può far risalire alle valli, ma bensì la provenienza politica. Ho sentito dire che qualche grisentiano avrebbe votato per lui e si deve capirne la consistenza.

Le elezioni provinciali non saranno un passeggiata. Quello che è sicuro è che non sarà una passeggiata vincere le elezioni provinciali perchè con 23592 voti si è fatto capire che la gente non ha molta voglia di andare a votare se non la asi appassiona. La città di Trento e Rovereto rispettivamente con 2900 e 900 voti sono li a dire che esiste una prateria da coprire con offerta politica. Un offerta politica che stenta ancora a nascere.

Sono numeri che con l'affermazione di Mauro Ottobre devono fare riflettere sulle contromosse da prendere e di come motivare gli elettori stanchi da una politica che percepisce distante. Non si vince con questi numeri.

mercoledì 10 luglio 2013

Primarie: Ugo Rossi a Tonadico

Il 7 luglio anche Ugo Rossi è stato in Primiero per incontrare le persone in vista delle primarie. Un Ugo Rossi che in sala Merano ha portato circa 50 persone e si è aggiudicato la palma del gradimento, forse anche perchè ha meglio pubblicizzato l'incontro.

L'incontro è iniziato con un ritardo rispetto alle 18 preventivate con l'apertura di Marco Toffol che ha ringraziato tutti per la presenza. Da segnalare tra le presenze il sindaco di Siror Walter Taufer, il sindaco di sagron Mis Luca Gadenz, il sindaco di Canal San Bovo Mariuccia Cemin, Walter Kaswalder e Michele Dallapiccola.

Walter Kaswalder. Walter Kaswalder parte da un constatazione che il PATT è l'unica forza che aveva le idee chiare già un anno fa avendo stilato un programma e avendo un candidato Ugo Rossi. Un Ugo Rossi che si vede avere le caratteristiche giuste per fare il Presidente della Provincia di Trento avendo autonomia da qualsiasi partito nazionale e l'ha dimostrato negli anni alla guida dell'assessorato alla sanità. E' svantaggiato alle primarie dal fatto che il PATT non ha la cultura delle primarie e l'elettorato non ne è abituato.

Michele Dallapiccola. Michele Dallapiccola non chiede di fare propaganda, ma di portare a votare i parenti attraverso questo messaggio "conosco Ugo Rossi persona di fiducia diamogli una mano". Le primarie si giocheranno sulle persone. Non servono mercanti bensì persone di serie che si impegnano a fare ciò che serve. Serve cambiamento, ma bisogna valutare anche i risultati passati.

Ugo Rossi. Ugo Rossi ringrazia Marco Toffol ed è piacevolmente colpito dalla presenza di tre sindaci. Le persone sono importanti sopratutto in queste primarie che sono aperte e danno ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato presidente. Ovvio aperte vuol dire che poi la persona è corretta e se non proprio nella coalizione si riconosce in un progetto. I candidati alle primarie hanno una base comune anche se esistono differenze.

Non esistono ricette miracolose sopratutto per uscire dalla crisi visto che molte scelte vengono prese a piani più alti. Il Trentino però ha lo strumento dell'autonomia che può garantire il benessere anche in futuro, ma bisogna esser più competitivi. L'autonomia va difesa con persone che sono libere da condizionamenti nazionali e con uso migliore dello strumento altrimenti difficilmente difendibile. Il Trentino inoltre non può pensare di essere una bolla all'interno dello stato italiano e farà sempre la sua parte nella riequilibrio dei conti come ha già dimostrato l'accordo di Milano. L'autonomia stessa poi necessita di aggiornamenti anche in discontinuità col passato.

La spesa corrente, visto le risorse in calo, deve calare attraverso una graduale dieta della pubblica amministrazione anche per liberare risorse per la crescita.

Il ruolo della Provincia nell'economia va ridotto e il privato deve riprendersi spazi. In campo turistico va guardato al prodotto e alla sua vendita ed evitati grandi studi che poi non hanno attinenza col territorio. Non si deve insegnare al privato a fare turismo ma supportarlo. Le APT non vanno abolite.

L'offerta turistica poi va resa meno anonima facendo leva sull'identità del luogo.

L'intervento pubblico deve esserci solo dopo che si sono trovati progetti sostenibili per dare fiducia al privato. Si auspica un ruolo della Camera di Commercio di Trento simile a quella di Bolzano a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese e della ricerca di investitori stranieri per il Trentino.

La salute e l'assistenza in quanto rispondenti a bisogni primari dovrebbero esser toccate meno dal dimagrimento..

L'autonomia in prospettiva, forse un utopia, deve andare verso una versione integrale con competenze anche fiscali. In tal modo si possono evitare aggravi sul lavoro e diventare più competitivi agendo sul costo stesso.

Bisogna investire sullo studio delle lingue da parte dei giovani. Entro 20 anni buona parte della popolazione deve conoscere 2-3 lingue. In tale settore si potrebbero usare i Fondi Europei.

Le risorse nel campo delle ricerca devono essere finalizzate alla ricerca che ha ricadute sul territorio.

Aldilà di Rossi le primarie sono importanti perchè danno la possibilità di scegliere ai cittadini.

Il cambiamento. Il cambiamento è iniziato già sotto Dellai e può esserci anche per persone con esperienza. Se il mondo cambia e evolve si deve cambiare per poter dare una risposta adeguata.

Comunità di Valle. Sulle Comunità di Valle si deve scommettere anche se attualmente è partita solo la riforma istituzionale e non c'è stato trasferimento di competenze vere. Questo è dovuto alle resistenze anche di settori della provincia e vanno apportati correttivi agendo anche su chi fa resistenza. In tal senso si deve agire anche sulla finanza locale per superare le resistere dei comuni spostando risorse dai comuni alle comunità. Non potrà mai cambiare nulla infatti con la presenza di due canali di finanziamento.

Terzo Statuto. La regione deve in una visione di Terzo Statuto va rivitalizzata non come scatola amministrativa, ma come luogo di coedecisione e consultazione politica su alcuni temi:

  1. rapporti con lo stato;
  2. rapporti con l'europa;
  3. previdenza;
  4. fondi sanitari integrativi.

L'Euregio poi deve essere istituzionalizzato come luogo discussione sullo sviluppo dei territori partecipanti.

Sulle modifiche statutarie di livello costituzionale anche se utili è un rischio allo stato attuale portarle avanti visto che non ci sono le condizioni politiche.

Walter Taufer. Il sindaco di Siror vede nell'autonomia un concetto fondamentale. Allo stato attuale ciò non è però declinato sui territori. Un ente intermedio è auspicabile, ma le Comunità di Valle sono state politicizzate. L'esempio dell'Unione dell'Alto Primiero è un esempio di gestione associata dei servizi nata dal basse. Si vedrebbe bene un ente intermedio più vicino ai comprensori. Le sanzioni per la non adesione alle gestioni associazione vanno abolite.

Michele Dallapiccola. Più teste più posizioni. L'UPT e PD erano irremovibili sulle sanzioni e il PATT è riuscito a procrastinarle. Ora gli stessi UPT e PD sono consapevoli che sarà difficilissimo riscuotere le sanzioni.

Walter Kaswalder. Walter Kaswalder chiarisce che tutto l'argomento dsulle riforme istituzionali sarà messo in discussione. La riforma istituzionale sarà il primo argomento.

Gianfranco Gadenz. Gianfranco Gadenz ha messo in luce le varie speranze sempre tradite dall'ESAT ai comprensori, etc.. Servirebbe una Provincia meno baricentrica e auspica una riforma della Comunità di Valle. Certo il passato ha creato sfiducia nella gente.

Ugo Rossi. Rossi sul tema auspica una modifica della legge nel senso della sussidiarietà e rimanda ai discorsi fatti in precedenza. Sulla Regione torna sull'idea di un luogo istituzionale di raccordo politico tra le province.

Mariuccia Cemin. Il sindaco di Canal San Bovo torna sul fatto del voto alle primarie anche di chi non è di sinistra e voti alle per tutt'altra coalizione alle provinciali.

Ugo Rossi. Ha detto che certo è possibile, ma è auspicabile che chi vota un candidato presidente alle primarie lo voti per il progetto. Coerenza quindi vuole che voti la coalizione che sostiene il progetto. Certo se uno sa già che vota un altra coalizione non sarebbe serio che voti alle primarie.

I rapporti con gli alleati. I rapporti con gli alleati sono buoni e si è deciso da tutti di riconoscere qualunque risultato esca dalle urne. Non c'è sentore di guerra e che anzi chi perderà verrà valorizzato.

Mariuccia Cemin. Il sindaco di Canal San Bovo mette in luce come sia difficile sfruttare le risorse locali per troppi vincoli. E di come sarebbe auspicabile che ciò fosse possibile anche direttamente.

Walter Kaswalder. Si punto Walter messo in luce dal sindaco di Canal San Bovo che la burocrazia andrebbe snellità e che oltre che ai territori si dovrebbe che i sacrifici vengano fatte anche dalla Provincia. Mentre si tocca pesantemente la spesa dei comuni -9,6% la provincia in qualche settore provinciali la spesa aumenta. Si deve dare più autonomia ai sindaci.

Su Rossi poi lo stesso parla di una qualità che che Mauro Gilmozzi non ha: si può dialogare.

Mobilità. Metroland è un progetto che va abbandonato, mentre sulle grandi opere come la Valdastico siamo contrari. Si è si disposti a sedersi ad un talvolo per trovare soluzioni, ma non con soluzioni precostituite.

domenica 7 luglio 2013

Primarie: Ugo Rossi arriva in Primiero

Le primarie del centrosinistra si avvicinano e il 13 luglio sarà la giornata della verita. Ecco quindi oggi anche l'assessore alla sanità Ugo Rossi si presenta in Primiero. In questo caso si può dire che sarà una serata con l'aspirante candidato essendo previsto l'incontro previsto per le 18.00 presso la sala Merano dell'Hotel Tressane a Tonadico.

Un occasione per capire tante cose sul programma e sull'esperienza di Rossi alla sanità, ma anche per capire se ciò se che si legge sul giornale è vero:

  • è Lia Beltrami sostenitrice di Ugo ROssi? Che ruolo avrà se lo stesso sarà il candidato presidente della coalizione?
  • come si risponde ai corteggiamenti e agli attacchi di Progetto Trentino?

Un occasione per la cittadinanza per toccare i temi locali e per capire che idee Ugo Rossi ha sulle mosse per il futuro della nostra Provincia. Spero che numerose persone accoglieranno l'invito del PATT e di Ugo Rossi.

venerdì 28 giugno 2013

L'appello al voto di Ugo Rossi

Oggi riporto l'appello di Ugo Rossi al voto con una specie di preghiera dove lui esprime in che idea di trentino crede.

Crediamo in un Trentino responsabile, perché dispone delle proprie risorse premiando il merito e le buone idee.

Crediamo in un Trentino solidale, perché solo facendo squadra è possibile uscire dalla crisi, e perché di questi tempi non è possibile fare passi avanti duraturi senza aiutare anche chi è rimasto indietro.

Crediamo in un Trentino che sostiene la famiglia, pilastro fondamentale della nostra comunità, con politiche sociali, per l’infanzia e per la salute.

Crediamo in un Trentino che libera energie nuove, valorizzando i propri giovani e le proprie imprese.

Crediamo in un Trentino innovativo, perché servono nuove risposte a nuovi problemi, e perché le ricette del passato devono essere rielaborate, e migliorate.

Crediamo in un Trentino moderno, che sa porsi al passo coi tempi senza dimenticare le proprie radici e le proprie tradizioni.

Crediamo in un Trentino che investe nel valore della cultura, dove scuola, università e ricerca rafforzano la nostra comunità ma si aprono anche a nuove culture e a nuovi contesti, sia nazionali che internazionali.

Crediamo in un Trentino autonomo, perché qui l’autonomia ha saputo dare buoni frutti.

Crediamo in un Trentino che continua ad investire per i suoi cittadini, ma che vuole spendere bene, premiando qualità e risultati.

Crediamo in un Trentino che tutela il nostro ambiente naturale, primo ed irripetibile patrimonio.

Crediamo in un Trentino rappresentato da una classe politica composta da persone corrette e all'altezza delle aspettative dei propri cittadini.

Questa è la nostra visione del Trentino di domani. Per realizzarla c’è bisogno del contributo di tutti. A cominciare da oggi.

Perché “il cambiamento, sia pure con tutti i rischi che comporta, è la legge dell’esistenza”. (Robert Kennedy)

Ma soprattutto perché, se non crediamo nelle opportunità che abbiamo, le perderemo.

Grazie,

Ugo Rossi

giovedì 27 giugno 2013

Costi della politica non affrontarli con demagogia

Ugo Rossi e il PATT vogliono che il tema dei costi si affronti con proposte chiare e togliendo i costi inutili riducendo al massimo le spese di funzionamento degli apparati. Non si può cavalcare la disaffezione e malcontento della gente premiando chi fa politica con gli slogan e disincentivando chi invece mette in gioco la propria professionalità ed il proprio futuro.

Se queste parole possono essere condivise, ma si vorrebbero proposte e di fatti concreti. Si vede una macchina provinciale che aumenta negli enti che ora vedono le Comunità di Valle con costi ulteriori che non sono sostenibili anche per la non decisione che pervade le stesse.

Anche le indennità vanno riviste pure nei comuni perchè è inconcepibile che per muoversi all'interno del comune di residenza un consigliere prenda un rimborso spese.

La politica deve esser passione no una professione e questo va ribadito.

Il caso poi delle aziende collegate alla provincia e comuni deve esser valutato bene come A22 ha dimostrato. Non è concepibile che se un politico riceve benefit come utilizzo gratis autostrada da un azienda pubblica, la stessa non sia tenuta a darne contezza agli enti pubblici che partecipano alla stessa e alla cittadinanza.

Oltre ad uno revisione e riduzione de costo della macchina pubblica va resa trasparente, quali altre mosse in tal senso si vogliono prendere?

martedì 25 giugno 2013

Progetto Euregio una realtà e va valorizzato

Ugo Rossi e il PATT riconosce che la nostra terre è mitteuropea un punte tra culture a nord e sud delle Alpi. Il progetto Euregio è una realtà oggi bisogna valorizzarlo portando avanti progetti comuni per contare di più in sede comunitaria per poter beneficiare delle dinamiche alpine più virtuose.

I cittadini devo essere parte del progetto Euregio ed essere coinvolti come già fatto dai giovani autonomisti che hanno creato una federazione con i movimenti giovanili degli altri due territori e hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro per formulare e portare avanti proposte utili e concrete nel campo della formazione e del lavoro.

Considerazioni. Queste parole sono nel solco della coerenza del PATT che ha sempre seguito tale progetto.

E' interessante però vedere come si declina, perchè altrimenti non riuscirà a coinvolgere i cittadini. Spesso l'Euregio lo si sente dire, ma non se ne vede effetti per i cittadini. Le stesse imprese non vedono un grande coinvolgimento nello stesso.

Le azioni che si vuole prendere in tal senso andrebbero maggiormente esplicate e individuate le risorse che supporteranno il progetto che altrimenti risulta distante dai cittadini.

lunedì 24 giugno 2013

Internazionalizziamo il Trentino

La nostra Provincia Autonoma di Trento è come un piccolo Stato, ma non siamo un sistema chiuso. Bisogna essere competitivi non solo sullo scacchiere italiano, ma europeo. Allo stesso si deve guardare capendo i nostri punti di forza e quelli degli altri importando ciò che di buono possiamo trovare ed esportare ciò che di buono riusciremo a mettere sul mercato. L'attuale assetto autonomistico solo se competitivo potrà mantenersi togliendo autoreferenzialità. Un Trentino più internazionale che provinciale e quindi vincente.

Conclusioni. E' questa filosofia di Ugo Rossi e del Patt estremamente condivisibile in un periodo ove l'autonomia viene a volte messa in discussioni.

Tutto il sistema trentino deve internazionalizzarsi dal settore pubblico alle aziende che spesso sono troppo piccole.

Andrebbe declinata meglio tale idea e detto che risorse si mettono in campo. E' importante fare questo passe per vedere se è fattibile e su che basi l'internazionalizzazione si vuole costruire. Vedremo dove si vuole andare.

domenica 23 giugno 2013

Scuola e università per una società del domani

La scuola e l'università sono i laboratori dove si costruisce la società del domani. Sull'istruzione le competenze sono complete e per questo si deve su ciò investire in modo prioritario in qualità e opportunità offerte. Investire certo ma non su una visione chiusura ma aperta ai migliori contesti europei cercando l'eccellenza e stretti legami col mondo del lavoro.

Una zona di confine come la nostra deve tornare a riappropriarsi con un cambio di passo la sua visione internazionale che è stata persa con l'entrata in Italia e il suo nazionalismo. Si deve tornare ad investire sulle lingue dando ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere come base italiano e inglese, ma anche tedesco e non solo Si deve dare le concrete competenze per imparare altre lingue. Si deve entrare nella logica che già nelle prime fasi dell'apprendimento le lingue vengo viste prioritarie.

L'Università la voglia più moderna libera di esplorare tutte le vie della ricerca, ma va tenuto un collegamento col territorio in modo che le scoperte possa esser utilizzate anche in loco contribuendo così a rende il Trentino una comunità fra le più avanzate ed innovative a livello europeo.

Conclusioni. La filosofia di Ugo Rossi e del Patt, sopra esposta, è condivisibile e da portare avanti con forza, ma da sola non basta.

Vanno previsti a mio avviso controlli periodici sui docenti che insegnano nella scuola privata premiando il merito e arrivando al licenziamento in caso di inadeguatezza. Bisogna saper dire che c'è chi non può insegnare.

Va poi detto ai precari della scuola una cosa seria non tutti potrete entrare nella scuola e andrebbero previsti selezioni forti per evitare lunghe liste di precari. Va fatto un piano delle carenze che la scuola ha e assumere solo in tali settori. Le scelte vanno guidate dalla voglia di qualità non con una logica di assumificio.

La filosofia sopra esposta ha un problema di non indicare le risorse e dove si prendono in quando ne servono copiose.

sabato 22 giugno 2013

Futuro Autonomia: Autonomia integrale

Il PATT e Ugo Rossi vedono l'Autonomia come un qualcosa che pervade la nostra Provincia Autonoma. Si vuole arrivare all'Autonomia Integrale e ad un riconoscimento della stessa come affermazione assoluta e irrevocabile della stessa. Si vuole puntare alla competenza fiscale. Per fare ciò si vuole che la modifica del nostro Statuto avvenga solo d'intesa con le province. Si deve quindi avviare la discussione sul Terzo Statuto d'Autonomia che definisca in modo preciso le nuove competenze e determini in maniera chiara e non sindacabile i meccanismi di finanziamento, affinché lo Stato non continui a cambiare le carte in tavola come oggi purtroppo succede.

Si vuole riportare ad un ruolo concreto e utile alla Regione portando avanti la collaborazione sempre avuta. Solo Solo con un forte raccordo saremo tutti più forti.

Autonomia deve essere anche per le Regioni che la richiedono offrendo a loro sostegno politico, purchè nell'ambito della regione d'appartenenza. Questo sia per strategia politica che per solidarietà. Si può inoltre dare supporto per un loro sviluppo in tal senso. Andiamo all'attacco sostenendo le istanze di richiesta d'autonomia.

Considerazioni. Chiedere nuove competenze e eventuale possibilità in campo fiscale è auspicabile, ma vanno valutate le risorse che si possono avere per gestire nuove competenze.

Il Terzo Statuto d'Autonomia va richiesto certo è che sarà frutto di mediazione e dell'iter costituzionale e ciò va rispettato.

Non condivido invece sulla regione che è stata svuotata e sembra un ente vuoto. Non si può rianimare un morto come viene da molti ritenuto la regione. Anche le pratiche del 118 dicono ciò. Lo stesso Durnwalder voleva cancellarla. Stareemo a vedere cosa succederà.

La cultura è base dello sviluppo

La crescita e lo sviluppo non può esserci senza cultura, la quale non è semplicemente grande eventi. Di questo ne ha la consapevolezza Ugo Rossi e il PATT. Tutti devo aver accesso alla stessa ed è un valore se fa crescre e lavorare espressioni diverse che sono tutte essenziali al nostro sviluppo: la rigorosa ricerca dell’eccellenza, la vitalità diffusa dell’associazionismo e la spinta all'apertura praticata non solo nell'incontro con culture diverse ma anche come attitudine all'innovare, all'intraprendere, al produrre per confrontarsi con altri contesti, per un Trentino capace di essere laboratorio, dove la ricerca continua e partecipata di identità contribuisce a fare comunità e rafforza la consapevolezza dell’autonomia.

Considerazioni. La filosofia sopra riportata è condivisibile ed esce da una visione spesso elitaria della cultura e dalla questione del fatto che con la cultura non si mangia.

Servono riflessioni forti sul tema e declinare la filosofia che si vuole seguire perchè non rimangano le parole sopra messe su un sito, sulla carta e che non si declina.

Vanno rivisti anche gli enti di produzioni di cultura e vanno controllati, perchè in passato prima di tutto l'Auditorium Santa Chiara ha messo in luce discutibili spese fatte dai vertici.

Poi va bene guardare la storia e al passato e va bene anche sostenere le associazioni che ce lo ricordano, ma dobbiamo essere consci che si deve andare anche al futuro e mettere le basi per un cultura che si rinnova nel solco dei valori irrinunciabili.

Le risorse non sono indicati e vanno trovate e sarebbe utile oltre ad approfondire questo tema indicare dove si pensa di prendere le risorse. Va esplicitato quindi meglio cosa si vuole fare e con quali risorse.

venerdì 21 giugno 2013

Immigrazione ora tocca a noi

La nostra terrà è diventa terra di immigrazione e deve fare tesoro dell'esperienza avuta in passato quando noi avevamo l'emigrazione che ha portato molte persone ad andare anche in America.

L'integrazione dell'immigrato è ciò che si deve perseguire e i trentini dove sono andati si sono integrati perchè portavano valori positivi: voglia di impegnarsi, rispetto delle regole e delle culture che li accoglievano, affidabilità e credibilità. Chi ha queste caratteristiche e vuole vivere e lavorare con noi non avrà problemi e non ne creerà.

Partendo da ciò Ugo Rossi e il PATT vuole investire sugli immigrati che hanno voglia di integrarsi aiutando l'integrazione in modo che possano capire e vivere il Trentino in modo costruttivo. E' da evitare l'assistenzialismo ma si deve fare in modo che gli stessi contribuiscano al finanziamento dei servizi.

Bisogna invece sottolineare che chi invece non ha voglia di capire o di rispettare le nostre regole e le nostre abitudini non può essere ben accetto. E' una logica semplice ma non sempre le competenze provinciali prevedono la possibilità di incidere su tale aspetto e quindi non sempre è semplice dare applicazione a questa logica. Per questo motivo si vuole rivendicare le competenze per fare meglio, come sappiamo fare.

Conclusioni. E' nobile che si abbia l'umiltà di dire di non avere tutti gli strumenti per poter discernere l'immigrazione positiva da quella negativa.

Il tema immigrazione è delicatissimo perchè spesso si ha un immagine dell'immigrato negativa, in quanto si ha la sensazione che sia più sostenuto del cittadino.

Questa visione va cambiata evitando storture che ci sono visto che qualche immigrato dice che è da nababbi i sostegni che prendono. Vanno valutato bene le cose in tal senso.

Per il resto va valutata positivamente la strada dell'integrazione che va perseguita sempre nel rispetto delle regole della Comunità e con un'attenzione a non far percepire l'immigrato più sostenuto del cittadino.

Le idee vanno esplicitate meglio e indicate le risorse ma una base sul tema già esiste e non si può che esser positivi sebbene ci siano le criticità sopra esposte.