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lunedì 6 dicembre 2021
Posti mancanti in asilo nido fiducioso Roberto Pradel nella soluzione per prossimo autunno. Permangono i problemi nel settore scuola
venerdì 2 maggio 2014
Comune unico: il giovedì elettorale dei candidati sindaci aTransacqua su tale tema
Giovedì elettorale il primo maggio organizzato dal comitato promotore della scelta referendaria di fusione degli otto comuni in uno che ha trovato un buona risposta anche nella popolazione con la sala culturale del Comune Transacqua piena. Christian Tomas ha illustrato il percorso compiuto dai promotori Paolo Meneguz, Maurizio Gaio, Daniele Gubert che ha portato a raccogliere 1300 firme sul territorio degli otto comuni per la fusione degli stessi in uno unico. Una petizione che vuole portare entro dicembre 2015 la presentazione da parte dei consigli comunali della richiesta di referendum per avere la prima elezione del comune unico nella primavera 2015. Coerentemente a ciò che tale gruppo porta avanti si chiede alle varie liste che si candidano, Transacqua apre la pista essendo quella che ha per prima le elezioni comunale.
Sono i candidati disposti a impegnarsi a presentare la richiesta di referendum?
Pietro Pradel è il primo a rispondere e si rifa alla delibera che il consiglio comunale del dicembre 2012. Se si legge la delibera la stessa parla di Comune Unico Soprapieve. Il 2013 ha visto diversi problemi non ultimo le dimissioni de sindaco Marino Simoni, entrato in consiglio Provinciale, e non si è ritenuto opportuno nell'ultimo semestre affrontare il tema. Va data una risposta alle 1300 firme dopo il 4 maggio ovviamente con chi ci sta.
Roberto Pradel ritorna alla delibera del dicembre 2012 cge è stataa accolta all'unanimità e di come come consigliere di minoranza abbia avuto un incontro con la popolazione con i 3 gruppi consiliari di Tonadico. C'è stato interesse sul tema ed è stata proposta la fusione anche al Comune di Fiera di. Sul punto con una lettera il sindaco Daniele Depaoli di Fiera di Primiero afferma che non è tema inserito nel suo programma elettorale, ma non si sono opposti pregiudizi. E' stato dato incarico al consigliere di maggioranza, Flavio Zortea, per tenere i contatti verso una fusione ma nulla si è mosso. Roberto Pradel è tra i firmatari della proposta come singolo, ma sarebbe uno sprovveduto se si impegnasse come sindaco tale proposta di fusione da 8 comuni a 1 senza altri elementi.
Christian Tomas fa capire che la proposta è quello da 8 comuni a 1 e che la cornice è ora discutere nelle varie clausole.
Dal pubblico arrivano molti spunti tra chi dice che senza entrare in merito dei contenuti è difficile ad altri che si chiedono di chi sono le 1300 firme a chi decisamente crede che i sindaci sono troppo attendisti e si diano al politichese.
Roberto Pradel torna sul fatto che si deve fare con chi ci sta e va valutato bene l'aspetto economico e vedere se c'è un incremento o una diminuzione di risorse che arrivano. Fa anche riferimento al fatto che si deve vedere cosa ne sarà della riforma della Comunità e dell'assetto istituzionale che la provincia porterà avanti per capire le diverse soluzioni praticabili. Si è fatta poi riferimento al caso della Predaia e che il percorso deve esser partecipato. Si a poi riferimento che Transacqua dopo aver avuto un segretario a tempo determinato circa una anno fa a bandito un concorso per l'assunzione di segretario a tempo indeterminato. Si fa riferimento al fatto che per sposarsi bisogna esser in due come già Simoni Marino aveva in passato affermato. Ha trovato il comportamento della maggioranza strumentale e non troppo convinto.
Zortea Flavio respinge che sia stato strumentale il comportamento della maggioranza uscente e di aver lavorato per tale obbiettivo. Non si è raggiunto l'obbiettivo sebene si sia lavorato molto anche col dottor Bonfante.
Pietro Pradel non nasconde che si è effettuato un concorso, ma che è ancora possibile decidere se si ritiene andare avanti con l'assunzione o meno. Al caandidato Nicolò Simoni che fa notare che sarebbe un comportamento non molto coerente risponde che altri in passato hanno già compiuto simili scelte.
Paolo Meneguz ha spiegato l'intento del'iniziativa che vuole far uscire dall'incartamento istituzionale che già l'ex sindaco Marino Simoni vedeva. Soii vuole chiedere ai vari candidati l'idea, partendo da Transacqua, perchè sono i consiglio comunali che possono fare tale richiesta e non esiste un modo previsto dalla normativa diverso. Si potrà prevedere qualche clausola per i comuni più refrattari ma si chiede in tal senso una mano. Molti problemi aspettano una soluzione e solo l'ente pubblico può darla in una visione sovracomunale.
Roberto Pradel afferma che sul sito della sua lista più di un anno fa. Bsta effettivamente cercare e si trova diverso materiale sul tema. Un zoccolo duro ciò per portare avanti l'idea, sebbene esistano resistenze a Mezzano e Imer, oltre che ad una situazione più complicata a Canal San Bovo. A breve è realistico una fusione a 5 che porterebbe ad una dimensioni che vari studi ritengono ottimale per un comune: 5000 abitanti. Si potrebbe pensare ad un comune a 7 da Sagron Mis e Imer. Più difficile quella a 8.
Pure Pietro Pradel dimostra prudenza anche per il fatto che ci sono molti nodi da sciogliere anche economici in una fusione. Vedrebbe un percorso prima di condivisione di servizi e poi far maturare la scelta potendo capire quale è l'alternativa migliore.
L'intervento di Marino Simoni sulla proposta referendaria è di condivisione delle posizioni dei candidati che si mostrano prudenti, sopratutto per i fatto che il Comune di Canal San Bovo non vuole. Attualmente la legge vuole la maggioranza in tutti i comuni e ne basta uno per fermare le intenzioni degli altri. lp stesso pone due domande: quale idee sul ruolo della Comunità nella riorganizzazione amministrativa? Quanto può influire sulla decisione di fusione il discorso di dove mettere le sedi?
Roberto Pradel sui rapporti comuni Comunità di Valle dipenderà dalla riforma che Daldoss vuole portare avanti e che doveva esser entro maggio e che di cui si sa nulla. Se ciò porterò ad un ente politico o meno. Sul tema sedi fa notare che lui ha portato all'unificazione delle società sportive nell'Unione Primiero e li si è superato la cosa lasciando da parte i personalismi. Poi un servizio può essere da un parte e l'altro dall'altra.
Pietro Pradel fa capire che nelle Comunità di Valle i comuni si devono riprendere la Comunità di Valle che deve gestire i servizi comunali. Le sedi è solo uno dei problemi da affrontare e che il referendum va fatto sulle delle certezze su vari punti che oggi non ci sono.
Emerge dai candidati una disponibilità prudente in attesa di vedere quale proposta concreta emerge e la risposta dei cittadini.
mercoledì 2 aprile 2014
Verso le elezioni Comunali di Transacqua: qualche domanda per rompere il ghiaccio sul programma di Nuova Transacqua
E' il primo mercoledì dopo il termine di presentazione delle liste che si contenderanno il governo di Transacqua. Ringrazio Roberto Pradel per la disponibilità ad alcune domande sul programma di Nuova Transacquaper la quale è candidato sindaco.
1. L'unione fa la forza viene detto nel vostro programma, è come sembra la vostra lista è favorevole al comune unico? E un comune unico a 8 o come nel comunicato di un membro di maggioranza di tonadico apparso sul sito di quel comune a 5? La nostra squadra è prima di tutto favorevole ad una visone sovracomunale che riesca a farci uscire dall’immobilismo amministrativo degli ultimi anni, segnato da veti incrociati, ricatti e personalismi che non portano da nessuna parte. E’ fondamentale riaprire il dialogo con tutti i soggetti istituzionali, per uscire da questa crisi bisogna iniziare a ragionare per Primiero e non ognuno per se. Ciò non significa obbligatoriamente “Comune Unico” (a 8 o a 5 che sia), questo percorso andrà giocoforza intrapreso una volta definite le priorità e gli indirizzi della Valle e dovrà eventualmente coinvolgere tutta la cittadinanza. Se la domanda si riferisce alla raccolta firme posso solo rispondere che ogni iniziativa che smuove la coscienza sociale della gente in direzione di una visione unitaria per Primiero è sicuramente da appoggiare.
2. Quale ruolo per la comunità di Valle vede o è pronto in caso di comune Unico chiedere la sua sopressione? Il ruolo della Comunità di Valle non è messo in discussione dal sottoscritto, ma piuttosto è messo in discussione dall’Assessore agli Enti Locali Daldoss il quale sta già lavorando alla riforma del suddetto ente. I principi di fondamento con cui erano nate le Comunità erano sani e poteva essere una svolta istituzionale soprattutto per Valli piccole come la nostra. Purtroppo la stessa promotrice della riforma, ovvero la Provincia, non ci ha creduto fino in fondo o non ha avuto la forza di farlo, non ha trasferito le competenze necessarie per poter trasformare le Comunità di Valle in un organo di autogoverno. Ovviamente la struttura attuale va per forza di cose rivista.
3. Parla di gestione oculata delle risorse quale razionalizzazione della macchina amministrativa hai in mente? Per gestione oculata delle risorse si intende un nuovo modo di intendere il patrimonio pubblico, almeno per Transacqua. Nei prossimi anni i bilanci per i nostri Comuni saranno sensibilmente in calo, è responsabilità degli amministratori gestire al meglio i fondi a disposizione per continuare a dare i servizi fondamentali alla cittadinanza. Avviare progetti milionari senza un minimo di pianificazione o investire diverse centinaia di migliaia di euro in maestose grandi opere non è senso di responsabilità nei confronti dei cittadini se poi gli stessi devono quotidianamente convivere con una pavimentazione stradale dissestata e il Comune non ha i soldi per mantenere lavori pubblici di recente realizzazione che versano in un pietoso stato di degrado urbano. Quello che vogliamo creare noi è un’amministrazione più attenta alle reali necessità della gente, meno interessata ad apparire e più interessata a risolvere le criticità che giorno dopo giorno condizionano la vita cittadini. Per fare questo ed essere credibili e dare l'esempio, vogliamo iniziare con una revisione al ribasso delle indennità di carica per tornare a ristabilire quel senso civico e quello spirito di servizio che un buon amministratore dovrebbe avere.
4. il lavoro è una priorità, come pensa di incentivare l'investimento privato? Il tema è decisamente scottante e nessuno può avere la presunzione di avere la soluzione in tasca su quella che è una piaga sempre più dolente soprattutto in termini nazionali. Quello che è certo però e bisogna affrontare il problema di petto, sedersi attorno al tavolo e prendere delle decisioni che sappiano guardare lontano. Crediamo che il turismo possa essere ancora il motore pulsante della nostra economia? Bene, allora prendiamo delle decisioni che diano respiro e facciano ripartire il sistema Primiero ma abbiamo il dovere di provare almeno a fare qualcosa, non possiamo più permetterci di stare fermi ad aspettare che la situazione si sistemi da se.
5. Di urbanistica di Transacqua se ne è parlato anche in Comunità di Valle con la richiesta di intervento della stessa da parte di Daniele Gubert sul Prg per fermare la speculazione. Quali le sue mosse? Pensa di dare forte discontinuita in tale settore rispetto al suo predecessore?Come amministratori saremo chiamati a dare delle risposte ai cittadini che richiederanno di edificare la loro prima casa e lo faremo nel pieno rispetto del territorio che ci circonda. Il diritto alla residenza ordinaria e inviolabile ma è altrettanto sacrosanto il nostro dovere di tutelare il patrimonio ambientale della Valle perché senza di esso non si può pensare di fare turismo. La variante al PRG presentata lo scorso 30 novembre verrà bloccata dalla Provincia in quanto non rispetta l’articolo 33 della L.P. n.1 del 2008, legge che vieta l’adozione di nuove varianti nel semestre antecedente al rinnovo del Consiglio Comunale. Questo ci darà la possibilità di ripensarla rivedendo le principali criticità che abbiamo riscontrato, cercando di venire incontro alle richieste dei censiti ma allo stesso tempo evitando di sacrificare zone agricole di pregio, condensando eventuali nuove edificazioni a ridosso dell’urbanizzazione esistente e promuovendo il recupero del patrimonio edilizio esistente rivedendo la schedatura attualmente in essere per consentire una maggiore elasticità in rapporto alle disposizioni provinciali sulle ristrutturazioni.
6. Questione turismo e annosa questione degli impianti di risalita, qual'è la posizione del suo comune in merito? Come uscire da una situazione che sembra irrisolvibile? Il pubblico come viene richiesto dalla normativa dopo 3 esercizi in rosso pensa di uscire? Come si ritiene sia sostenibile il progetto del trenino San Martino-Rolle viste le premesse? Anche qui stiamo parlando di problematiche che nel corso degli anni si sono incancrenite in maniera tale da non lasciare intravedere uno spiraglio di luce. Molti potrebbero scrivere pagine sulle presunte responsabilità, sulle mancate scelte o sulle scelte che hanno definitivamente messo in ginocchio il comparto impiantistico pubblico. Come già sostenuto in consiglio comunale tempo addietro il sistema politico sugli impianti ha fallito. Il mio pensiero è che allo stato attuale delle cose il pubblico non può più permettersi di tenere in piedi da solo, aldilà dei vincoli di legge comunitaria, un sistema che si è dimostrato economicamente insostenibile, ACSM può fare la sua parte ma senza mettere in pericolo la sua stessa sopravvivenza. E’ necessario trovare anche degli investitori privati che abbiano interesse a rilanciare il nostro mercato invernale. Non vi è altra strada che rimboccarsi le maniche e lavorare di squadra perché c’è di mezzo il destino dell’intera vallata. Viste le premesse di cui sopra, riguardo al collegamento San Martino-Rolle, credo che i tatticismi tra favorevoli e non favorevoli e i tanti veti incrociati abbiano già di fatto decretato la fine del Trenino con probabile trasferimento delle risorse ad altri lidi oppure ancor più probabile minor esborso provinciale. L'amministratore come il politico non deve mai arrendersi e già prima del prossimo autunno dovremmo puntare ad una scelta definitiva, il più largamente condivisa e procedere senza indugio.