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domenica 9 ottobre 2022

Trasferimento dell'Ospedale di Lamon a Feltre fino a fine lavori.

Conferenza Stampa ULSS Dolomiti Lavori Ospedale Lamon Sindaco Loris Maccagnan e Direttore Generale Maria Grazia Carraro 04 ottobre 2022
Lamon. Il 4 ottobre 2022 è stato annunciato, attraverso una conferenza stampa presso l'omonimo ospedale, lo spostamento del reparto di riabilitazione dell'Ospedale di Lamon presso l'Ospedale di Feltre. Uno spostamento reso necessario, come spiegato dalla Direttrice Generale Maria Grazia Carraro, dai corposi lavori che interessano l'Ospedale di Lamon. Lo spostamento temporaneo della riabilitazione ma non dei servizi territoriali (prelievi, medici di medicina generale, radiologia, pediatra libera scelta, etc), i quali  rimarranno sul territorio non ha ancora una data in quanto è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali in merito ma che dovrà avvenire in tempi stretti anche per recuperare il ritardo accumulato che porta la fine programmata. Ritardi dovuti oltre che alla convivenza con i servizi ospedalieri e al covid anche con la difficoltà di reperire i materiali da parte della ditta costruttrice che si vogliono recuperare portando la fine programmata a fine 2023 invece che giugno 2024.

Lavori Ospedale Lamon esterno 04 ottobre 2022
I corposi lavori. I lavori che interessano l'ospedale ammontano a 5,5  milioni di euro finanziati con 1,5 milioni di euro dalla Regione e da 4 milioni dai Fondo per i comuni di  confine e comprendono oltre a problematiche di natura strutturale anche un intervento per migliorare la struttura da punto di vista energetico che funzionale. Per quanto riguarda la funzionalità si prevede di passare da 50 a 70 posti letto, con 20 posti per l'unità riabilitativa territoriale. La previsione di tale unità è funzionale alla riabilitazione finale prima che il paziente torni a casa.

Conferenza stampa ULSS DOlomiti Lavori Ospedale di Lamon sindaco di Lamon Loris Maccagnan 04 ottobre 2022
Il sindaco di Lamon è voluto più volte tornare sul fatto dell'importanza dell'investimento del fatto che si sia arrivati a dialogare con l'ULSS Dolomiti su un temporaneo trasferimento della riabilitazione visto i lavori che si stanno facendo. Tali lavori prevedono tra le altre cose di fare dei micro pali su tutto la lungo la struttura e con interventi differenziati per le due ale Ovest e Est visto le diverse strutture che presentano, sempre comunque per garantire la sicurezza strutturale. Ha poi sottolineato come tra l'altro sottolineato dalla Direttrice generale che tali interventi erano necessari e mettono in luce come si ribadisce che la struttura è una struttura importante a livello regionale per la riabilitazione. Il sindaco in particolare ha voluto sottolineare come tali lavori siano importanti per lamon e come tali lavori siano importanti e come sia una modalità antesignana per l'utilizzo dei Fondi dei Comuni di Confine seguita anche da altre zone del Bellunese e come si vigilerà su tali lavori e sul ritorno della riabilitazione quanto prima gradualmente dalla sistemazione della prima ala a seguire.

Stricione a Ponte Serra Lamon è riabilazione protesta per sposatamento temporaneo della riabilitazione Ospedale di Lamon 04 ottobre 2022

Preoccupazione della popolazione. La popolazione di Lamon ha manifestato la sua preoccupazione per lo spostamento anche temporaneo temendo che la riabilitazione non torni più finiti i lavori. Un copione che si è visto molte volte nei paesi di montagna, mentre altre le paure erano ingiustificate. Sia il sindaco di Lamon che il DG dell'ULSS Dolomiti hanno voluto sottolineare che la riabilitazione tornerà. Per chiarire meglio il concetto Maria Grazia Carraro ha voluto inoltre far presente che non sarebbe logico il comportamento altrimenti di investire ben 5,5 milioni di euro nella struttura e che comunque non è un reparto che scende a Feltre per integrarsi con l'Ospedale, ma l'ospedale di Lamon che scende a Feltre nel suo reparto riabilitazione. Che quindi a fine lavori che ci si augura avverrà nel 2023. 

lunedì 29 agosto 2022

West Nile conoscerla per difendersi: le indicazioni della Regione Veneto

Cosa è la West Nile? La Febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese.

 La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.

Come fare per prevenire la diffusione della West Nile? Si ricordano alcuni comportamenti utili che ogni cittadino può attuare per ridurre il rischio di contagio:

Come evitare la proliferazione delle zanzare:

 non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, e altri;

   svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;

● coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne);

  effettuare una corretta disinfestazione delle larve in tombini, caditoie, fossi, con idonei prodotti e con ripetizioni dei trattamenti. 

Evitare le punture di zanzare per evitare di contrarre il virus:

  • all’aperto indossare indumenti di colore chiaro, leggeri, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi);
  • utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo;
  • applicare a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.

 

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet regionale al seguente link: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi, dove sono disponibili diversi materiali informativi tra cui la guida “Scelta e corretto utilizzo dei repellenti cutanei per zanzare”.


martedì 1 giugno 2021

1km al giorno: la scuola media Rocca di Feltre prima classificata in Veneto

Feltre. "1 Km al giorno” è un’iniziativa della Regione Veneto per la promozione di stili di vita attivi nei ragazzi pre-adolescenti e adolescenti, al fine di migliorare la frequenza e la qualità del movimento, venuto meno durante il difficile periodo emergenziale, adottando una pausa attiva a scuola con un percorso di almeno 1 Km al giorno.

L'iniziativa, rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado e sviluppata in provincia di Belluno presso la Scuola Media Rocca dell' Istituto Comprensivo di Feltre ha visto la partecipazione attiva durante l'anno scolastico di tutte le classi della scuola media, con il coinvolgimento di circa 380 studenti.
La scuola di è classificata prima a livello regionale per numero di km percorsi.
Premiazione 1km al giorno Scuola Media Rocca dell' Istituto Comprensivo di Feltre e 31 maggio 2021
Ieri mattina, nel cortile della scuola, è stato festeggiato il risultato alla presenza del nostro direttore sanitario, Maria Caterina De Marco, del preside della scuola Lorella Lazzaretti, del sindaco di Feltre Paolo Perenzin e del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Massimiliano De Salvador.
Come è stato sottolineato negli Interventi, il km è stata l'occasione per mantenersi in forma ma anche per socializzare, portando beneficio a corpo e mente.
Protagonisti della mattina i ragazzi che si sono impegnati durante l'anno che hanno raccontato il loro vissuto. Immancabili i @dr clown Belluno che hanno allietato la mattinata.
Il Km individuato nel cortile della scuola sarà un percorso permanente, che rimarrà nel tempo sempre disponibile per i ragazzi come opportunità di movimento e salute.

lunedì 19 aprile 2021

Corso di formazione per tutori di minori della Regione Veneto

L'ufficio del Garante Regionale dei Diritti della Persona organizza, dal mese di aprile, un corso rivolto a persone che sono interessate a svolgere, a titolo gratuito e volontario, la funzione di tutore nei confronti di uno o più minori. 

L'inizio del corso è previsto per il 26 aprile aprile, è la prima volta che si svolgerà in modo telematico e che coinvolgerà i volontari provenienti da tutta la regione Veneto. E' possibile iscriversi entro il 21 aprile compilando il modulo on - line all'indirizzo https://forms.gle/cfGTmjV27CY6UkXaA

Il Corso di formazione per tutori volontari di minori di età è promosso e organizzato dal Garante dei diritti della persona del Veneto, in collaborazione con i referenti territoriali, nominati dalle Aziende ULSS e dalle Conferenze dei Sindaci.

 Il corso si propone di formare persone disponibili ad assumere la tutela legale di bambini o adolescenti, i cui genitori siano deceduti o non siano nella condizione di esercitare le responsabilità genitoriali. Tra questi ci sono anche i minori stranieri che giungono in Italia soli ed entrano nel sistema di accoglienza gestito dalle istituzioni e dai servizi sociali. L’obiettivo finale è quello di poter disporre di volontari motivati e competenti da segnalare all’Autorità giudiziaria deputata alla nomina dei tutori legali, quando ne faccia richiesta al Garante regionale. Nei primi cinque incontri verranno presentate le principali situazioni in cui deve essere aperta una tutela, la normativa di riferimento, le funzioni e le responsabilità del tutore e degli altri soggetti della rete di tutela dei minori.

 Seguiranno due incontri dedicati alla tutela dei minori stranieri non accompagnati. L’ultimo incontro si terrà a livello territoriale coinvolgendo i corsisti residenti in un determinato distretto sociosanitario.

Il corso è aperto a tutti i residenti nella Regione del Veneto e si terrà interamente online su piattaforma Webex. Sarà articolato in due parti. Il presente programma illustra la parte teorica (aprilegiugno), cui seguirà in autunno una parte laboratoriale di tre incontri.

 I partecipanti al corso di formazione otterranno un attestato che, previo colloquio individuale, darà loro titolo all’inserimento nella Banca Dati regionale dei tutori volontari gestita dall’Ufficio del Garante e nell’elenco depositato presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia di cui all’art. 11 della Legge n. 47/2017.



Per informazioni: 

Ufficio Garante diritti della persona 

Via Brenta Vecchia, 8 -

Mestre (VE) 

Tel. 0412383422/23,  

Email:garantedirittipersonaminori@consiglioveneto.it,  Sito: http://garantedirittipersonaminori.consiglioveneto.it






Programma corso

mercoledì 14 aprile 2021

FFP2 e FFP3 non idonee cosegnate da Domenico Arcuri bloccate nei magazzini regionali del Veneto da Azienda Zero

Venezia. E' stato notificato anche ad Azienda Zero  con nota del 7/04/2021 della Guardia di Finanza di Gorizia il decreto di sequestro emesso in data 22/03/2021 dalla Procura di Gorizia per il procedimento penale in corso aperto contro ignoti in ordine al reato di cui all’art. 517 del c.p. (“Vendita di prodotti industriali con segni mendaci”) avente ad oggetto mascherine facciali filtranti FFP2 e FFP3, acquistate dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 e consegnate alle Regioni nel corso della pandemia.

La predetta nota richiedeva il blocco immediato di utilizzo ed il richiamo dei dispositivi interessati dal sequestro.

Azienda Zero ha immediatamente provveduto al blocco dei dispositivi stoccati presso il magazzino regionale e a dare notizia alle Aziende Sanitarie dell’intervenuto sequestro e del conseguente divieto di utilizzo dei dispositivi eventualmente in giacenza presso i relativi magazzini, sia aziendali che di strutture terze (RSA). I dispositivi interessati saranno ritirati a cura di Azienda Zero e messi a disposizione delle autorità competenti.

Azienda Zero ha sempre effettuato, sui dispositivi di protezione individuale pervenuti, una valutazione di idoneità tecnica all’uso. I dispositivi in parola, posta la carenza di documentazione a supporto, sono stati classificati per l’utilizzo in aree a basso/medio rischio.


domenica 4 aprile 2021

Certificazioni esenzioni per reddito come ottenerle: indicazioni dell'ULSS Dolomiti

Belluno.  Dal 04/04/2021 le certificazioni delle esenzioni per reddito scadenti al 31/03/2021 (7R2-7R4-7R5) saranno disponibili nel portale https://salute.regione.veneto.it all'interno della sezione Servizi>Stampa certificati esenzione reddito.

L'assistito potrà autonomamente stampare il certificato accedendo con il suo codice Fiscale e il numero del tesserino cartaceo di 9 caratteri.

L'esenzione 7R3 per disoccupazione verrà prodotta a seguito di autocertificazione con le seguenti modalità:

 

1.      Inviando una mail all'indirizzo esenzioni@aulss1.veneto.it con allegato documento d'identità del richiedente.

 

2.      Previo appuntamento agli sportelli chiamando i seguenti numeri:

Distretto Belluno 0437/516757 dalle 08.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì;

Distretto Feltre 0439/883680 dalle 08.00 alle 11.00 dal lunedì al venerdì.

 

 

 

 


giovedì 2 luglio 2020

Piano caldo 2020 dell'ULSS Dolomiti: tutti invitati a collaborare per prevenire situazioni a rischio

Opuscolo Piano Caldo ULSS Dolomiti 2020
BELLUNO.  Considerato il caldo di questi giorni, l’Ulss Dolomiti ritiene utile ricordare il protocollo operativo per prevenire le patologie dovute alle temperature elevate, in particolare tra la popolazione a rischio.
«Ricordo che devono essere monitorate con particolare attenzione le situazioni di solitudine o di isolamento sociale che possono complicare ulteriormente le rilevanze cliniche della fragilità acuita dalle temperature elevate», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «contiamo sulla consueta collaborazione di tutti gli attori del territorio per poter dare una risposta adeguata alle necessità socio assistenziali della popolazione anziana. Le due Centrali Operative Territoriali di Belluno e Feltre, in collaborazione con l’assistenza domiciliare infermieristica, hanno poi il compito di canalizzare eventuali domande di assistenza per il completo benessere nei nostri assistiti».
Il piano di intervento permette inoltre di individuare preventivamente situazioni a rischio e segnalarle alla rete dei Servizi territoriali per un intervento tempestivo. Le situazioni di rilievo clinico saranno comunque affrontate e risolte in ambito sanitario.
Nel sito www.aulss1.veneto.it area notizie è pubblicato un opuscoletto con i consigli utili per fronteggiare il caldo. Al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità del territorio, la Regione del Veneto ha attivato il numero verde 800 53 55 35 in collaborazione con il Servizio di telesoccorso e telecontrollo, attraverso il quale i cittadini possono ottenere informazioni e consigli utili per sopperire al clima torrido. E’ comunque naturalmente sempre possibile contattare direttamente il SUEM 118.
 L’Ulss Dolomiti ricorda i consigli pratici per difendersi dal caldo, rivolti in particolare agli anziani. Tra le azioni consigliate si ricorda di bere molta acqua, consumare pasti leggeri e frutta, ridurre l'attività fisica, preferire i demumidificatori ai condizionatori, oscurare le finestre e ventilare i locali nelle ore mattutine e serali, fare bagni e docce più frequenti, indossare abiti leggeri, di colore chiaro e non sintetici, coprire il capo. Da evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde, le bevande ghiacciate e i cibi grassi.
 La popolazione maggiormente a rischio è rappresentata dai bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, diabetici, ipertesi, soggetti colpiti da malattie venose e patologie renali, non autosufficienti e pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici particolarmente pesanti. In caso di colpo di calore è bene tenere la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato, usare un ventilatore per favorire l’evaporazione della pelle bagnata, eseguire spugnature sui polsi, fronte, collo e inguine, porre una borsa di ghiaccio sul capo, integrare i liquidi persi dando da bere acqua e sali minerali, raffreddare la cute con dell’acqua.
Le Centrali COT per i pazienti ad alto rischio verificano la sussistenza dei bisogni e attivano le risorse più appropriate in riferimento al caso. Ciascun servizio attivato, nell’organizzazione delle proprie funzioni, terrà conto delle disposizioni regionali impartite in materia di COVID-19.

sabato 13 giugno 2020

Il Veneto si prepara ad un'imponente campagna anti-influenzale autunnale

Il Veneto si sta preparando ad una imponente campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, il progetto è quello di riuscire a coprire l’80 per cento della popolazione over 60 anni, categoria che lo scorso anno aveva registrato una copertura non superiore al 55 per cento. 
Complessivamente le dosi acquistate per l’anno 2020-2021 sono state 1milione 306mila 830 (cifra incrementabile di un ulteriore 20 per cento fino a 1.567.000). Nel 2019 erano state acquistate 864.740 dosi di cui ne sono state però utilizzate 790.000. 
L'obbiettivo. L’obiettivo è quello di incrementare per tutte le categorie la copertura vaccinale. Per i residenti delle Rsa è stata calcolata una copertura del 90 per cento con l’uso di un vaccino con ha più potere immunogeno essendo questa una delle categorie più a rischio. Anche per gli operatori del Sistema Sanitario si punta ad arrivare ad una copertura dell’80 per cento, lo scorso anno non aveva superato il 30 per cento. A queste categorie vanno aggiunte le persone a rischio: pazienti con patologie importanti come cardiopatici, diabetici dai 6 mesi ai 59 anni. 
Quest’anno da parte degli esperti c’è la forte raccomandazione a vaccinare anche i bambini, per questo la fornitura di vaccini a loro dedicati è salita in Veneto di quasi il 50 per cento. 
Per garantire una maggiore adesione da parte dei soggetti dai 60 anni in più, ospiti delle Rsa, categorie a rischio e operatori, la Regione effettuerà una campagna di informazione. L’obiettivo è quello di fare in modo che la popolazione non si ammali di influenza nello specifico momento in cui esiste una concomitanza del virus dell’influenza stagionale con il virus covid-19. Avere la popolazione “protetta” dal virus influenzale stagionale permette poi di fare una diagnosi differenziale e quindi identificare chi si ammalerà di covid-19 e chi invece di influenza. 
La gara per l'acquisto dei vaccini. La gara per i vaccini è stata espletata da Azienda Zero che l’ha aggiudicata per l'importo complessivo di 8 milioni di euro 304. 037,00 (IVA inclusa) per il periodo che copre la campagna vaccinale antinfluenzale 2020/2021. Nell’anno 2019 – 2020 la spesa complessiva era stata invece di 5 milioni 495mila 174,08 euro. 
Lotto 1. Vaccino antinfluenzale unità quadrivalente (tetravalente) per soggetti dai nove anni in su affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze e per le persone che possono trasmettere l'infezione a soggetti ad alto rischio di complicanze. La gara è stata aggiudicata alla ditta Sanofi S.p.A per l’importo complessivo di 3 milioni 272.940,00 (IVA inclusa). 
Lotto 2. Vaccino antinfluenzale quadrivalente (tetravalente) per i soggetti a partire dai 6 mesi di età fino ai nove anni. Gara che è stata aggiudicata alla ditta Sanofi spa, per un importo di 94.050,00 (IVA inclusa). L’aumento delle dosi rispetto all’anno precedente è stato del 46 per cento per garantire una maggiore copertura.
Lotto 3. Vaccino antinfluenzale adiuvato MF59 destinato alle persone di età pari o superiore a 65 anni. La gara è andata alla ditta Seqirus S.r.l. per 4 milioni e 880.700,00 euro (IVA inclusa). L’aumento delle dosi rispetto all’anno precedente è stato del 153 per cento. 
Lotto 4. Vaccino quadrivalente non contenente tracce di uovo, è destinato esclusivamente alle persone con importante allergia alle proteine dell'uovo. Questa ultima gara è stata aggiudicata alla ditta Seqirus S.r.l. per 56.347,5 euro (IVA inclusa).

domenica 22 marzo 2020

Terapie personalizzate e costantemente aggiornate per i pazienti COVID : nuova sperimentazione all'ULSS Dolomiti

Belluno. Anche l’Ulss Dolomiti ha aderito alla sperimentazione del farmaco Tocilizumab per curare il coronavirus.

Lo studio sul trattamento con Tocilizumab dei pazienti affetti da polmonite da COVID-19, coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, è stato approvato il 18 marzo dall’Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA.

Già molti ospedali veneti hanno aderito e riceveranno il farmaco tra cui l’Ulss Dolomiti che riceverà già la prossima settimana i primi tre trattamenti. I trattamenti saranno disponibili in base all’arruolamento dei pazienti che viene fatto sulla base della situazione clinica.

Il Dipartimento del Farmaco, diretto da Marina Coppola, insieme alle Unità Operative interessate è costantemente impegnato nella valutazione e nell’attuazione di strategie terapeutiche innovative.

Oltre alla sperimentazione sono stati attivati anche 5 trattamenti per usi terapeutici del medicinali Remdesivir per la cura dell’infezione da COVID19.

Queste strategie consentono il rapido accesso a medicinali non ancora registrati per l’indicazione specifica e sono portate avanti in aggiunta a tutte le strategie terapeutiche convenzionali che vengono continuamente riviste sulla base degli studi osservazionali che orientano sulla scelta più opportuna dei medicinali tradizionali. Ogni paziente, quindi, beneficia della miglior cura farmacologica disponibile sul territorio nazionale e la singola terapia viene studiata in base alla compliance del paziente e alla tollerabilità della terapia stessa.

martedì 17 marzo 2020

Aumentano ancora i contagiati nell'ULSS DOlomiti : ecco la situazione al 16 marzo 2020

L'epidemia di coronavirus sta costantemente aumentando, sebbene non in modo omogeneo da un bollettino all'altro, mostrando che tra un bollettino mattutino e serale la crescita e minore di quella che si può evincere tra quello serale e mattutino. Non può dirsi sconfitto quindi il virus che comunque nella sua propagazione cresce. Attualmente i positivi sono 106.

Un dato positivo è che almeno momentaneamente sembra essersi arrestato il ricovero in ospedale in area non critica leggermente diminuendo fino a 23 pazienti che non è il livello pre-picco di ieri ma che va comunque segnalato, mentre aumenta a 4 i pazienti in terapia intensiva. I pazienti in terapia intensiva sono tutti ospitati all'Ospedale di Belluno, come anche i 3 dismessi.

Aumentano purtroppo nella giornata di ieri i morti che arrivano a 4 tutti anziani e ospitati equamente tra l'Ospedale di Belluno e Feltre, ma sebbene l'aumento li fa raddoppiare nella giornata di ieri sono su cifre risibili.

L'opera di prevenzione continua, grazie il lavoro costante e incessante dell'azienda sanitaria Dolomiti e del suo personale, che ha fatto balzare i tamponi effettuati (alcuni anche più volte sulla stessa persona a distanza di tempo) a 2038 dai 1562. Con l'aumento dei tamponi e, in particolare, dei positivi aumentano le persone in isolamento fiduciario e sorveglianza attiva.

Allo stato si può dire che l'epidemia si sta ancora propagando e che quindi a maggior ragione vanno applicate le disposizioni delle autorità per il contenimento.

lunedì 16 marzo 2020

L'andamento dell'epidemia del coronavirus al 15 marzo nell'ULSS Dolomiti

L'andamento dell'epidemia di coronavirus permane seria, sebbene monitorata dall'azienda sanitaria, con una progessione in costante aumento anche se all'apparenza, ma va confermato con nuovi dati nell'ultimo giorno (il 15 marzo) con un meno pronunciata ascensione.

I tamponi effettuati, in qualche caso effettuato più volte sulla medesima persone a distanza di tempo toccano i 1562 il giorno prima erano 1508 seguendo l'evolversi della situazione che ha portato il Presidente della regione del Veneto Luca Zaia a presentare il “Piano emergenza Coronavirus” che prevede l’individuazione dell’ospedale San Martino di Belluno quale ospedale COVID di riferimento provinciale. Proseguono quindi le attività di rimodulazione e potenziamento dell’offerta ospedaliera per far fronte all’eventuale incremento di pazienti COVID19.

I dati. Ma veniamo ai dati che vedono i positivi aumentare ancora toccando 82 persone, delle quali 26 ricoverate in area non critica e 2 in terapia intensiva. I ricoveri come si può vedere dal grafico aumentano e dal 14 marzo si inizia ad avere ricoveri in terapia intensiva dando la chiara fotografia della serietà della situazione, sebbene i numeri rimangano contenuti rispetto ad altre zone. I ricoverati in terapia intensiva sono attualmente tutti all'Ospedale San Martino di Belluno.

Con il passare dei giorni e l'aggravarsi della situazione si iniziano a vedere i primi decessi che attualmente sono 2 (dati del 15 marzo), non tenendo conto dell'ultimo decesso di cui comunque si è dato conto e avvenuto all'Ospedale di Feltre facendo risultare quindi i decessi tutti all'Ospedale di Belluno. Una nota positiva, pure dovuta al passare dei giorni, è i dimessi che al 15 marzo sono 2.

I numerosi tamponi dimostra però che la prevenzione è massima, e sebbene non ci siano più i dati dei negativi, un'altro dato è degno di nota. Al 15 marzo sono 513 le persone in isolamento fiduciario e sorveglianza attiva contro le 453 del giorno precedente.

sabato 14 marzo 2020

L'andamento dei positivi indica una maggior diffusione del contagio da coronavirus nell'ULSS Dolomiti

L'epidemia, ora definita dall'OMS pandemia, ha messo sotto pressione il nostro sistema sanitario sia a livello centrale.

A livello di ULSS Dolomiti ciò ha portato ad effettuare fino al 13 marzo a 1447 tamponi contro i 711 del 11 marzo con un sensibile incremento, dovuto anche alla ripetizione anche del tampone più volte a distanza di tempo sulla persona risultata positiva.

L'accellerazione dei tamponi è giustificato dall'andamento della diffusione dell'epidemia in italia e anche nelle altre zone, e sebbene con numeri più bassi anche da noi. Si vede dal grafico che i casi positivi con aumento fino a quasi 70 (66). Per una più corretta interpretazione si dovrebbe fare riferimento a dati presi in orari indentici del giorno, ma cambi nella registrazione e l'emissione dei bollettini dovuti alla situazione che si sta affrontando non è stato possibile. E' comunque un altrò segnale assieme alla riorganizzazione dei servizi avvenuta ieri che la situazione è seria.

Si apprezzare il basso livello di ospedalizzazione dei contagiati con una leggera flessione da 18 a 16 (-2) dovute a dimissioni di pazienti ospitati in area non critica.

E' da segnalare la non presenza di pazienti in terapia intesiva e deceduti, anche se in tale ambito non ci posso esser conferme visto l'anziana deceduta all'ospedale di Belluno positiva al covid-19(coronavirus) di cui non si allo stato comunicato se è stata confermata la positività o meno.

Effetto collaterale di tale epidemia è le persone in isolamento e sorveglianza attiva passate da 392 a 492 dall'11 marzo al 13 marzo accelerando il suo aumento delle persone in tale condizione.

E indispensabile visti questi dati attenersi alle indicazioni delle autorità per evitare la diffusione del contagio, che sebbene allo stato a numeri che possono sembrare piccoli mettono sotto pressione il nostro sistema sanitario. Seguire le indicazioni delle autorità è la condizione per uscire quanto prima da tale situazione.

venerdì 13 marzo 2020

Nuove mascherine in distribuzione per i lavoratori dell'ULSS del Veneto

Belluno. Nella tarda serata di ieri 12 marzo è arrivata un’ulteriore scorta di mascherine acquistate da Azienda Zero e distribuite nelle varie Ulss del Veneto. Oggi è iniziata la distribuzione aggiuntiva dei presidi di protezione individuale nei vari reparti dell’Ulss Dolomiti.

In queste giornate assai impegnative la Direzione è impegnata a tutto campo per potenziare i servizi a garantire della sicurezza dei dipendenti e dei cittadini e alla ricerca di nuovo personale per far fronte all’emergenza. Le questioni poste dalla parte sindacale, sicuramente importanti, sono state prese in carico e in evidenza, insieme alle altre contemporanee questioni prioritarie, e sarà data risposta quanto prima. L’attenzione alla tutela dei lavoratori è massima, le istanze poste sono legittime e si ribadisce che l’Azienda si è attivata su più fronti, sia per il reperimento dei dispositivi di sicurezza personale, notoriamente particolarmente difficile in questo momento.

mercoledì 11 marzo 2020

Conferiti 4 incarichi libero professionali a medici all'ULSS Dolomiti

Belluno. L’Ulss Dolomiti ha conferito 4 incarichi libero professionali a 4 medici per le necessità connesse all’emergenza Covid-19 e per il supporto alle unità operative.

Proprio il Decreto Legge n. 14 del 9 marzo “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19”, dispone che, al fine di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione del COVID-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza, le regioni e le province autonome, verificata l'impossibilità di assumere personale, anche facendo ricorso agli idonei in graduatorie in vigore, possono conferire incarichi di lavoro autonomo entro il termine dello stato di emergenza a personale medico e a personale infermieristico, collocato in quiescenza, anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo.

L’Ulss Dolomiti si è quindi subito attivata e ha conferito d’urgenza incarichi liberi professionali a medici in quiescenza resisi disponibili.

Si tratta di:

  • dott. Giovanni Gouigoux, nato a Belluno il 24.7.1955 medico specialista in anestesia e rianimazione e in chirurgia d’urgenza e pronto soccorso, con prolungata esperienza professionale, anche come direttore di U.O.C. di accettazione e pronto soccorso di Belluno, ed ora in quiescenza, che rientra per prestazioni specialistiche nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza;
  • dott. Federico Bellavere nato a Padova il 24.1.1949, medico specialista in diabetologia e malattie del ricambio, in endocrinologia e in cardiologia, con prolungata esperienza professionale, anche come direttore di U.O.C. di medicina interna, ed ora in quiescenza., per prestazioni specialistiche di area medica;

Inoltre, sono stati affidati incarichi libero professionali già autorizzati dalla Regione Veneto per due branche con grave carenza di medici: dermatologia e urologia. Rientrano in servizio quindi due medici di grande esperienza e professionalità che già avevano prestato servizio in Ulss Dolomiti prima della pensione:

  • dott.ssa Pier Anna Dal Mas, nata a Belluno il 15.1.1955, specialista in dermatologia e venereologia, con prolungata esperienza professionale nella disciplina e ora in quiescenza per raggiunti limiti di età;
  • dott. Stefano Guazzieri, nato a Venezia il 14.3.1949, medico specialista in urologia, con prolungata esperienza professionale nella disciplina ed ora in quiescenza.

Assunti 43 infermieri a tempo indeterminato all'ULSS Dolomiti

Belluno. L’Ulss Dolomiti ha assunto a tempo indeterminato 43 infermieri per le necessità connesse all’emergenza Covid-19 e per il supporto alle unità operative. Dei 43 infermieri assunti attingendo dalla graduatoria vigente, 10 infermieri sono stati autorizzati in deroga al tetto di spesa fissato ed al Piano triennale dei fabbisogni di personale proprio per l’emergenza COVID-19 mentre 33 sono stati autorizzati e assunti come turn over. Entreranno quanto prima in servizio in Ulss Dolomiti.

L’Ulss Dolomiti ha attivato tutte le strade possibili, anche in applicazione del Decreto Legge n. 14 del 9 marzo 2020 per reclutare personale.

Anziana positiva al coronavirus deceduta all'Ospedale di Belluno

Belluno.In prima mattinata una paziente di 91 anni ricoverata presso l’ospedale di Belluno e riscontrata positiva al Covid-19 è deceduta. La paziente era stata trasferita dalla Geriatria di Feltre al reparto di Malattie infettive a Belluno, dopo il riscontro della positività al Covid-19.

Sono in corso le valutazioni del caso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità sulle cause del decesso. La Direzione Generale esprime il proprio cordoglio ai familiari per il decesso

martedì 10 marzo 2020

La situazione dell'epidemia in Veneto attraverso il bollettino delle 9.30 di oggi dell'Azienda zero

Dato rapido modificarsi della situazione epidemiologica legata al COVID-19, da oggi l'Ulss Dolomiti diffonderà un doppio bollettino (uno a fine mattinata e uno a fine serata) sui casi positivi e sui pazienti ricoverati, per tipologia di ricovero. Per uniformità con le altre Ulss del Veneto si userà il bollettino di Azienda Zero che, rispetto all'ultimo diffuso dall'Ulss Dolomiti nella serata di ieri, potrà avere oggi delle discordanze sui casi dovute ai tempi di comunicazione e di raccolta dei dati e al fatto che alcuni pazienti residenti sono stati testati in altre Aziende e viceversa. Si precisa che i due casi SOSPETTI ricoverati in Terapia Intensiva in Ulss DOlomiti e comunicati ieri sera non figurano in questo primo bollettino di Azienda Zero in quanto nel medisimo vengono registrati soli i ricoveri con tampone positivo. Al momento non è ancora noto l'esito dei tamponi effettuati ieri. Infine, a fine giornata, sarà diffuso l'aggiornamento organizzativo dei servizi attivi in Ulss Dolomiti, con alcuni dati sui tamponi effettuati e i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva.

Qui sotto troverete i dati di tutto il veneto con le Province ove sono residenti i contagiati e lo scostamento avvenuto. Oltre a ciò troverete i ricoverati sia in terapia intesiva, sia non intensiva e i decessi tutti questi dati divisi per struttura ove sono ricoverati e i scostamenti avvenuti dal precedente bollettino, ovviamente nella lettura va tenuto conto di ciò che sopra si è detto. Per un commento della giornata lo troverete stasera, ma intanto potete farvi un idea della situazione alle 09.30 oggi attravero il bollettino rilasciato da Azienda Zero.

lunedì 9 marzo 2020

Peggiora la situazione coronavirus nell'ULSS Dolomiti

Attualmente la situazione organizzativa dei sevizi nei territori dell'ULSS rimane invariata rispetto a ieri (qui), in attesa all’esito delle indagini epidemiologiche e dei tamponi eseguiti sul personale sanitario e in attesa della pubblicazione del Decreto Legge che consentirà la riammissione in servizio dei sanitari risultati negativi al tampone. Verrà adottato un modello di sorveglianza, che garantisca da un lato il massimo della sicurezza per gli operatori sanitari e dall’altro consenta la continuità delle prestazioni sanitarie.

Quella che cambia è la situazione sul campo alle ore 16 dovuto all'aumento dei ricoverati che passano a 10 (+4), non si può allo stato valutare la gravità non avendo indicazioni sul fatto se siano in terapia intensiva o meno.

Sebbene questi dati dimostrano un lieve peggioramento il virus si sta espandendo visto che i tampone positivi aumentano a 36 (+6) oltre al fatto che i residenti mell'ULSS Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva aumentano in modo forte a 169 persone coinvolte (+35).

Aumentano anche i tamponi effettuati dall'ULSS Dolomiti: 367 negativi (+101) e 91 attesa di esito (+77), dimostrano una lavoro dei servizi sanitari eccelso anche se i numerosi tamponi a volte lascia attesa di risultati.

La popolazione può aiutare il servizio sanitario ed abbassare la pressione sullo stesso attenendosi alle disposizione delle autorità (qui) tese a fermare il virus, il quale non ha solo effetti sulla salute ma anche sull'economia reale e le borse. Più si collabora stando alle disposizione delle autorità più breve potrà essere questa situazione.

Bollettino Covid-19 di marzo 9 marzo 2020

La situazione precedente

domenica 8 marzo 2020

Il coronavirus non è sconfitto: i dati della situazione attuale, serve la collaborazione della popolazione.

Oggi sebbene la situazione organizzativa dei servizi è rimasta invariata, da un punto di vista dei numeri dell'epidemia del coronavirus è cambiata.

Alle ore 18 è uscito il nuovo bollettino giornaliero che fotografa la situazione e sono aumentati, anche se di poco il ricoverati negli ospedali dell'ULSS Dolomiti per covid-19 toccando quota 6 (+2 in 24 ore), quello che emerge è però in merito al contagio che si allarga. Allo stato i tamponi risultati positivi sono balzati a 30 (+16 in 24 ore) raddoppiando la cifra che era ieri. Se mettiamo assieme i dati dei tamponi in attesa di esito 139 (+139) e i negativi 266 (+121) in parte i positivi sono dovuti anche all'opera di prevenzione e all'intensificazione dell'effettuazione dei tamponi.

Se è vero però ciò che sopra è stato detto che in parte può essere dovuta all'intensificazione nell'effettuazione dei tamponi se tale dato viene messo assieme ai residenti dell'ULSS DOlomiti 134 (+ 40 in 24 ore) fa pensare che non sia solo l'intensificazione dell'effettuazione dei tamponi, ma anche l'aumento dei contagi. E' necessario l'impegno di tutti per evitare il propagarsi dei contagi e la collaborazione dei popolazione è necessaria, per questo si attenersi alle disposizioni delle autorità che potete trovare qui.

Le modalità di fruzione dei servizi sanitari dell'ULSS Dolomiti fino alle prossime disposizioni

La situazione precedente.

sabato 7 marzo 2020

Dati positivi dall'ultimo bollettino rilasciato alle 16 dall'ULSS Dolomiti

I dati del bollettino emesso oggi alle 16 dall'ULSS Dolomiti mostrano una situazione confortante, infatti allo stato non è stato riscontrato nessun esito positivo nuovo dai tamponi che rimangono 14, con un caso dovuto ad una ripetizione di un test su un caso già positivo. L'opera di prevenzione va comunque avanti e infatti numerosi sono i tamponi effettuati 145 con esito positivo (+34 sulle 24 ore) e 133 in attesa di esito (+133 nelle 24 ore).

La prevenzione viene effettuata con l'isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva coinvolge 94 persone (+21 in 24 ore) segno che non si sottovaluta la situazione e ciò stata dando risultati.

Rimangono 4 ricoverati negli ospedali per sintomatologia sospetta per covid-19, ma la loro situazione non è grave e non sono ricoverati in terapia intesiva. Il calo di 6 unita in questo caso, può esser dovuto sia allo spostamento in altri ospedali fuori dall'ULSS o in isolamento fiduciario visto che in precedenza non si valutava grave la loro situazione.

Si raccomanda di seguire le indicazioni delle autorità perchè, sebbene i dati sono positivi, bisogna proseguire in tale direzione fino alla sconfitta del virus per dire che la situazione è tornata alla normalità.

Bollettino ULSS DOlomiti sul Covid-19 del 7 marzo 2020 La precedente situazione