Belluno. Sono 48
gli studi clinici avviati dall’UOC Oncologia dell’Ospedale di Belluno
dall’istituzione del Nucleo di Ricerca, avvenuta nel 2013. In particolare, la
ricerca clinica in UOC Oncologia di Belluno si è orientata su varie tipologie
tumorali, concentrandosi maggiormente sul tumore al seno (21%), al colon (13%)
e alla prostata (11%).
Alcuni
studi clinici. Tra i
numerosi studi clinici condotti dall'UOC Oncologia, annoveriamo lo studio
ROXANE che ha contribuito a definire l'utilità test genomico Oncotype DX per i
tumori al seno invasivi in stadio precoce. Questo test fornisce, infatti,
informazioni utili per l'impostazione della terapia postoperatoria nelle
pazienti con carcinoma mammario in fase precoce, permettendo di evitare il
trattamento chemioterapico nel 50% dei casi.
Lo studio
REMBRANDT, concepito dalla stessa UOC Oncologia di Belluno, coinvolge 35 centri
in tutta Italia ed ha permesso di costruire un database real-life riguardante
l'utilizzo del farmaco Eribulina sulle pazienti con diagnosi di carcinoma
mammario metastatico.
Lo studio
A-BRAVE sta valutando l’efficacia dell’aggiunta di immunoterapia nelle pazienti
con tumore mammario triplo negativo operato e ad alto rischio di recidiva.
Infine, è
in corso a livello mondiale lo studio DESTINYBREAST-05 che coinvolge 18 centri
italiani tra cui l'UOC di Oncologia di Belluno; questa sperimentazione clinica
di Fase III valuta l’efficacia di trastuzumab deruxtecan confrontata a quella
del trastuzumaqb emtasine come terapia postoperatoria per le donne con
carcinoma mammario HER2 positivo operato in stadio iniziale ma ad alto rischio
di recidiva.
“Fare
ricerca in oncologia significa non solo permettere un continuo miglioramento
delle linee guida per la diagnosi e il trattamento dei tumori, ma anche
contribuire all'autorizzazione di nuove terapie oncologiche garantendo
contemporaneamente al paziente accesso precoce a farmaci non ancora disponibili
sul mercato. Inoltre l’abitudine a lavorare all’interno di protocolli di
ricerca migliora la metodologia professionale dell’attività clinica anche al di
fuori della ricerca. Anche per questo motivo, non di meno, la ricerca clinica è
sempre stata considerata come parte integrante dell’attività di una moderna e
aggiornata unità operativa di Oncologia. Il raggiungimento di questo importante
traguardo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutto il
personale medico ed infermieristico dell’UOC di Oncologia ed in particolare
dalle diverse Study Coordinators che si sono negli anni succedute grazie al
sostegno economico dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie i Linfomi
e il mieloma), al sostegno del Nucleo di Ricerca Clinica della AULSS 1 Dolomiti
coordinato dalla
Dott.ssa Chiara Pavei e al ruolo di data managing e collegamento tra Nucleo di ricerca
Clinica e UOC di Oncologia svolto dalla Dott.ssa Vanessa Burtet.” spiega il
Direttore dell’Oncologia di Belluno, Fable Zustovich.
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