Belluno. E’ stato un anno ricco di novità per l’Ostetricia e Ginecologia di Belluno nell’ambito della ricerca per la diagnosi e trattamento dello spettro dei disturbi feto alcolici, dell’umanizzazione delle cure, della donazione solidale e del lutto perinatale.
Attività di ricerca: prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello spettro dei disturbi feto alcolici. L’Ostetricia e Ginecologia di Belluno ha preso parte, come centro satellite, allo Studio osservazionale, prospettico, trasversale FASD, FAS: “Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello spettro dei disturbi feto alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della sindrome feto alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS)” promosso dall'ISS Istituto Superiore di Sanità a livello nazionale.
Sono state reclutate 25 donne gravide e 25 neonati, selezionati casualmente, che hanno aderito su base volontaria e anonima. Le donne gravide hanno risposto ad un questionario sulle loro abitudini di assunzione di alcol negli ultimi mesi e hanno donato una ciocca di capelli. I neonati, invece, figli di donne diverse da quelle reclutate per la prima parte dello studio, hanno donato un campione del loro meconio. Entrambi i campioni di capelli e meconio, sono stati inviati all’ISS per essere analizzati e valutare se è avvenuta o meno l’esposizione al consumo di alcol e in che quantità.
Al momento sono giunti i risultati delle analisi effettuate sui campioni di meconio inviati: nessuno dei 25 risulta pari, prossimo o superiore del cut off di sicurezza, pertanto durante la gravidanza il consumo di alcol materno è stato assente o estremamente limitato.
Umanizzazione delle cure: il parto cesareo dolce. L’ Ostetricia e Ginecologia di Belluno ha introdotto una modalità chirurgica più delicata per dare spazio all’esperienza della mamma, del bambino e dell’intera famiglia, coniugando i loro bisogni con la sicurezza: il parto cesareo dolce. Con questa pratica viene offerta anche al papà la possibilità di partecipare al parto e il bambino viene estratto in modo “lento” per dare al neonato la possibilità di adattarsi alla vita extrauterina. Il neonato viene posto a contatto pelle a pelle con la mamma, per trovare calore, conforto e nutrimento, e inizia subito la conoscenza del papà che è a fianco della mamma in sala operatoria. Questa modalità è offerta da oggi negli interventi chirurgici programmati, e rientra tra le iniziative a sostegno della famiglia e a sostegno dell'allattamento al seno. È resa possibile grazie alla collaborazione tra le unità operative di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Anestesia e Gruppo Operatorio.
Donazione solidale: donazione di placenta.
Particolare attenzione è stata data all’attività di informazione, sensibilizzazione e reclutamento delle donne che donano la placenta al momento del parto.
L’attività è stata sviluppata dal Coordinamento Trapianti in collaborazione, in particolare, con l’Ostetricia di Belluno. Le donazioni di placenta nel 2022 sono ad oggi 27.
Donare la placenta è un gesto di alto significato altruistico, senza rischi per la donatrice: in un giorno di gioia come quello di una nuova nascita, le mamme hanno la possibilità di dare sollievo a tanti malati con un gesto di generosità.
Il lutto perinatale. Nel 2022 è stata posta particolare attenzione anche alla sensibilizzazione sul lutto perinatale, un momento difficile da elaborare, non solo per la coppia. In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza del lutto perinatale, tanti ricordi e pensieri sono stati lasciati in un cesto e posti al centro di un cuore di luci, a cui è seguito un momento di riflessione per sensibilizzare la popolazione in merito a questo tema e per abbracciare le famiglie che hanno subito questa grave perdita, ricordando loro che i servizi sono a loro disposizione e che ogni bimbo che non è riuscito a vivere rimane nella memoria degli operatori.
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