domenica 28 agosto 2022

Tre casi di West Nile in Provincia di Belluno. Uno autoctono non confermato

Belluno. Dal 23 agosto 2022 ad oggi  sono 3 i casi di West Nile in Provincia di Belluno. Ecco vari casi riscontrati.

Il primo caso. Il primo caso è stato un turista veneziano, ora ricoverato nel reparto di Neurologia di Feltre.

 L’uomo ha avvertito i primi sintomi della malattia all’arrivo nel nostro territorio nella zona di Santa Giustina. Dopo alcuni accertamenti, è stato ricoverato per un principio di encefalite nella Neurologia di Feltre dove è stata diagnosticata l’infezione da West Nile Virus e sono state avviate le terapie.

 Si tratta pertanto di un “caso di importazione” in quanto, verosimilmente, l’uomo ha contratto la malattia in altra zona.

Il caso autoctono non confermato. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha, il 25 agosto,  registrato un caso quasi certamente autoctono di West Nile a carico di un giovane residente nel Bellunese. Il paziente è ora ricoverato, in buone condizioni, all’ospedale di Feltre, in Medicina, che ha posto la diagnosi dopo la conferma laboratoristica.

La sintomatologia è esordita alcuni giorni fa con intenso mal di testa e febbre, senza particolare impegno neurologico, per poi regredire in maniera significativa fino all’attuale situazione di stabilità

Diversamente dal caso di importazione, si è avuto configurando quindi il primo caso autoctono in provincia. Questo caso non presenta evidenza di viaggi o permanenza in zone ad alta incidenza di West Nile.

Il centro di riferimento dell’Università di Padova ha comunicato che la revisione laboratoristica della positività per virus West Nile a carico del giovane bellunese, dimesso ancora nella giornata di ricovero dall’Ospedale di Feltre, non ha confermato la diagnosi di malattia West Nile. Tale pazienti ha visto un  non perfetto allineamento dei dati clinici e strumentali,  e quindi la Provincia di Belluno risulta indenne da casi autoctoni.

Secondo caso di importazione.  Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha ricevuto il 26 agosto  una nuova notifica di malattia West Nile a carico di un settantenne operante e domiciliato in provincia, residente nel Padovano.

 L’indagine epidemiologica ha messo in evidenza frequenti viaggi del paziente dal domicilio (come detto nel Bellunese) al comune di residenza (nel Padovano), con conseguente esposizione ambientale in zona ad alta incidenza di West Nile. E’, quindi, quasi certo che si tratti di un caso di “importazione”.

 Il paziente è ora ricoverato nel reparto di Neurologia dell’Ospedale di Padova dove è stato trasferito dall’Ospedale di Feltre per l’evidenza di sintomatologia neurologica significativa, sintomatologia che talora complica il quadro della malattia West Nile, specie in soggetti di età avanzata.

 Pur essendo il caso, come osservato, quasi certamente di “importazione”, il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, per massima precauzione, eseguirà nei prossimi giorni alcuni campionamenti di zanzare nelle aree prossime al domicilio locale del paziente.


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