Lamon. Giovedì è stata una giornata importante per l'Ospedale di Lamon, L'ULSS Dolomiti e la comunità di Lamon in quanto si è dato inizio ufficiale ai lavori all'Ospedale di Lamon. Un momento di festa ma anche di riflessione sulla sanità e sul ruolo di tale ospedale.
I lavori all'Ospedale di Lamon vanno nella direzione di portare tale struttura "verso il centro riabilitativo di riferimento anche provinciale e regionale oltre che fornire la medicina territoriale" come ha voluto sottolineare il Direttrice Generale di ULSS Dolomiti Maria Maria Grazia Carraro. Un ospedale che viene ulizzato ha proseguito, la Direttrice generale, si dai residenti dell'ULSS Dolomiti, ma anche dal Primiero e da utenti esterni che trovano in tale struttura un punto di vista di riferimento. Ma il progetto sono sarebbe stato possibile senza la partecipazione della Provincia di Belluno, Regione Veneto, dei Comuni della Provincia di Belluno e del Fondo dei Comuni Confinanti che hanno sostenuto l'opera. Ma in chiusura del suo intervento la Direttrice generale ULSS Dolomiti ricorda la collaborazione avuta dalla dirigenza dell'ospedale e da tutti i dipendenti dello stesso e in tal senso ha voluto ricordare che si può investire in macchinari quanto si vuole ma va investito anche sulle persone e aumentate le professionalità delle stesse perchè sono il valore aggiunto.
Dopo la Direttrice è stata la volta del Presidente della Conferenza dei sindaci Jacopo Massaro che è voluto partire dall'insegnamento che a suo avviso ha portato un insegnamento e che si deve tornare ad un policentrismo in sanità. Massaro poi ringrazia Massimo Ballotta reponsabile dell'Ospedale di Belluno per aver creduto nel conversione in centro riabilitativo. La sindaca di Lamon Ornella Noventa ha voluto sottolineare che si arriva a tale risultato dopo 3 anni di lavoro fatti assieme all'ULSS Dolomiti, ma nulla sarebbe potuto farsi senza il lavoro avviato dai precedenti sindaci. Ha poi ribadito la sindaca la vocazione di tale ospedale nel fornire servizi di medicina territoriale e la riabilitazione, ma ha ha voluto anche sottolineare l'indotto che tale presenza ospedaliera porta al comune di Lamon.
In rappresentanza del Fondo Comuni confinanti, sebbene il presidente decaduto, era presente On. Roger De Menech in quanto sotto sua presidenza si è concretizzato il finanziamento di tale opera. Lo stesso rinnovando la sua disponibilità ad ascoltare le esigenze dei territori ha detto che collaborerà col nuovo presidente. Nel far ciò però ha valuto dare delle indicazioni su come sfruttare le risorse dei fondi di confine in una logica non spartitoria ma di progettualità di area vasta che parta dal basso. In tal senso ha portato il progetto Pala Rossa di cui si è arrivati al dunque.
L'assessore alla sanità della Regione Veneto, Manuela Lorenzin, ha voluto snocciolare dei dati che vedono 7% degli fruitori dell'Ospedale di Feltre provenire dalla province di Trento e Bolzano. I numeri parlano di 48 ricoverati in medio al giorno con 15 provenienti da altre aziende sanitarie e regioni. 50 sono poi le prestazioni ambulatoriali riabilitative e 20 persone che usufruiscono della piscina riabilitativa. Ma anche altre prestazioni vengono fornite come 40 prelievi e 20-30 prestazioni radiologiche. La ristrutturazione, ha sempre continuato l'assessora porteranno ad implementare i posti letto che diventeranno70 (+22) e altri 7 posti letto per attività riabilitative brevi. Nel 2020 si sono avute complessivamente ricoveri rispetto a 700 pre-pandemia. Ma non solo nuovi posti porterà la ristrutturazione ma una migliore logistica con un occhio al benessere anche del personale.Ha voluto ringraziare il personale per il lavoro svolto nel periodo del Covid-19 che sembra giungere a conclusione. Ha voluto poi mettere in luce come la scelta di dare servizi di medicina territoriale e puntare sulla riabilitazione sia la scelta giusta per un potenziamento dei servizi al territorio. Ha inoltre sottolineato come si voglia creare una rete che abbia un modo di agire uniforme. Si prevede inoltre un servizio di riabilitazione per pazienti Covid-19 che dovessero averne bisogno. In chiusura a toccato il tasto dolente della carenza del personale e che si deve agire, anche se i risultati non sono immediati per rispondere a ciò perchè senza personale e la professionalità e umanità inostituibile non si possa fare nulla e in tal senso ha dichiarato che il PNRR è un momento importante anche per la sanità. Si deve inoltre arrivare ad una riforma socio sanitaria per creare sinergie in ogni ambito anche nell'usare le risorse dei fondi per i comuni confinanti.
Massimo Ballotta, responsabile della struttura ha chiuso gli interventi parlando come questa ristrutturazione è la coronazione di un cambiamento per l'Ospedale di Lamon iniziato 25 anni fa che dopo prime perplessità del personale e degli stakeholder ha visto però tutti lavorare nella stessa direzione dando un identità allo stesso. Ha voluto mettere in luce come si intende portare la riabilitazione cardiologica e anche qui aprire un percorso riabilitativo per pazienti Covid-19 che ne avessero necessità.
C'è stato poi la possibilità per un momento gogliardico quando all'assessora regionale Manuela Lorenzin dopo aver indossato il casco e guanti e stato chiesto di procedere all'esterno dell'Ospedale in una zona abbattuta in quanto non funzionale all'ospedale di procedere ad una simbolica demolizione.
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