L'assessore regionale dimissionario, dopo le polemiche fatte dalla SVP sul suo passaggio a Fratelli di Italia, ha concesso oggi un intervista su alcuni temi locali uno in particolare è stato motivo delle polemiche che hanno portato alle sue dimissioni.
La posizione di Fratelli di Italia sull'Autonomia del Trentino Alto Adige. La posizione sulle autonomie di Fratelli d'Italia è una posizione non pregiudiziale e che vede nel modello di autonomia espressa dal Trentino Alto Adige un modello. Si ritiene che le autonomie sono un valore, ma che vada evitata la contrapposizione stato, regioni, autonomie locali che è oramai una modo di agire del passato.
Claudio Cia ha rivendicato l'aver mantenuto la biblioteca regionale sull'autonomia e di aver lavorato a ripristinare l'Ufficio Stampa della Regione Trentino Alto Adige che erano stati ridimensionati o portati alla chiusura. Chiudere l'ufficio stampa di un ente è svalutare il ruolo dell'ente e non è quella la direzione politica che si vuole portare avanti.
La chiusura del Trentino cartaceo. In merito al Trentino cartaceo Claudio Cia personalmente non sente la mancanza della linea editoriale che ha trovato a volte di parte. E comunque preoccupato per il fronte occupazione che comunque si augura possa risolvere perchè il lavoro è la questione fondamentale per dare dignità alle persone.
Turismo e impianti. Sulla chiusura degli impianti non si ritiene che siano questi la fonte del contagio, visto che comunque per sciare ci si veste con sciarpe occhiali e pesante. Potrebbe esserci contagi nel contorno di queste attività, ma ci sono poteva lavorare meglio.
Chiudere gli spostamenti e le attività come si sta facendo ora non è la soluzione e porta un danno alto anche per le casse della Provincia di Trento che a visto nell'attuale bilancio di previsione un calo di 500 milioni di euro nelle entrate e che si aggraverà se la situazione continuerà. Molte delle entrate sono legate all'attività economia che c'è in Trentino.
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