Belluno. Sono state acquisite, tramite le procedure previste dal Decreto Rilancio, alcune attrezzature sanitarie utili che vanno a potenziare il parco macchine degli ospedali dell’Ulss Dolomiti.
In base a quanto previsto dal Decreto Rilancio, il
Commissario Straordinario all’emergenza Covid ha istituito l’elenco dei
fornitori di attrezzature per le terapie intensive e semi-intensive,
dispositivi e servizi connessi, destinati all’emergenza sanitaria Covid19.
L’Ulss Dolomiti, in base al piano di riorganizzazione sanitaria per l’emergenza Covid, ha mappato 24 tipologie di apparecchiature sanitarie e stillato un piano di azione per l’avvio degli approvvigionamenti, definendo, sulla base delle effettive necessità ed urgenze le priorità di intervento. La priorità più alta è stata data a: apparecchi per ossigenoterapia ad alti flussi, sistemi radiologici portatili, emogasanalizzatori.
Il 29 dicembre 2020, in esito alle procedure previste dalla normativa, è stata deliberata l’acquisizione di:
- n. 2 sistemi radiologici portatili digitali da destinare all’UOC di Radiologia dell’ospedale di Belluno e dell’ospedale di Pieve di Cadore (Importo 117.500 euro);
- n. 2 emogasanalizzatori da destinare alle Unità Operative Complesse di Anestesia e Rianimazione delle sedi di Belluno e di Feltre, per garantire in entrambe le UO la separazione dei percorsi e delle attività “Covid” da quelle “Covid free” (importo 23.900 mila euro);
- n. 19 apparecchi per ossigenoterapia ad alti flussi da destinare alle UUOOCC di Pneumologia delle sedi ospedaliere di Belluno e Feltre per la gestione dei pazienti Covid posti nell’area sub-intensiva (Importo 63.200 euro).
«Le attrezzature acquisite consentono di potenziare il parco tecnologico dei nostri ospedali per l’emergenza Covid, e costituiscono un investimento anche per il futuro», ha commentato il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno «nell’ambito del progetto telemedicina e per potenziare le unità dedicate ai pazienti covid».
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