Pous d'Alpago. Conclusa, alle 16.30, l’evacuazione degli ospiti della Casa di riposo di Puos d’Alpago, dopo l’allagamento che ha interessato la struttura nella notte.
Tutti i 76
ospiti, covid negativi, sono stati accolti in strutture del territorio (40
nella RSA Marmarole di Pieve di Cadore dove è stato inviato anche il personale
della casa di riposo di Puos, 14 in ospedale a Feltre, 12 nella RSA di Ponte
nelle Alpi, 4 nella RSA di Santa Croce, 2 in ospedale a Pieve i Cadore e 4
persone sono state accolte a domicilio dai familiari). Da segnalare anche la
disponibilità data dalla casa di riposo di Pedavena, non utilizzata.
I mezzi
inviati dal CREU e coordinati dalla Centrale Suem 118 dell’Ulss Dolomiti sono
stati 32. Oltre agli equipaggi dell’Ulss Dolomiti hanno collaborato ai trasferimenti
le associazioni: Vola, Croce Rossa Italiana Belluno, Eva
Alpago, Croce Verde Marca, Protezione Civile Mareno, ESAM, Croce Azzurra, Croce
Bianca Montebelluna, Croce Verde Marcon, Prealpi soccorso, Protezione Civile
Casale, Croce Rossa Mestre, Treviso, Mareno, Venezia, Noale.
«Ringrazio tutti per il grande impegno e il risultato ottenuto
in breve tempo in condizioni di
difficoltà elevatissime», commenta il
Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «ancora una volta il
coordinamento dell’emergenza e la grande disponibilità di operatori e
volontari hanno permesso di gestire la situazione con tempestività e attenzione alle
persone».
Le operazioni erano iniziate all’alba con la regia della Protezione Civile, presente da subito sul posto con l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, quando stata assunta la decisione, di trasferire gli ospiti del Centro servizi, per massima sicurezza e per assicurare la miglior assistenza, la Direzione dell’Ulss Dolomiti ha attivato un coordinamento coinvolgendo il CREU della Regione del Veneto, la Centrale SUEM 118, i distretti, le direzioni mediche e le strutture territoriali per raccogliere le disponibilità e organizzare i trasferimenti, riscontrando grande collaborazione a tutti i livelli.
Il direttore sanitario dell’Ulss Dolomiti, Giovanni Maria Pittoni, raggiunto poi dal direttore dei servizi sociali Gian Antonio Dei Tos, in accordo col la direzione della struttura e con il supporto di un coordinatore inviato dal CREU ha eseguito un triage, hanno individuato per ciascun ospite la miglior sede di accoglienza in base alle condizioni cliniche e avendo cura di ridurre al minimo i disagi.
Le direzioni mediche e distrettuali hanno organizzato l’accoglienza negli ospedali e nelle strutture territoriali. Da encomiare anche la grande disponibilità degli altri centri di servizio nell’accogliere gli ospiti.
Nessun commento:
Posta un commento