Belluno. Anche 8 professioniste dell’Ulss Dolomiti tra le 206 le donne premiate da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2 promosso negli ospedali con “Bollino rosa”.
A ricevere il riconoscimento “Donne e
Covid-19” per gli ospedali dell’ulss Dolomiti sono state:
- Luisa Borella, direttore del Pronto Soccorso di Belluno;
- Paola Fullin, infermiera coordinatrice della Medicina di Agordo;
- Marianna Lorenzoni, direttore medico dell’ospedale di Feltre;
- Eliana Modolo, responsabile della Microbiologia aziendale;
- Nicoletta Scalco, medico di Pronto Soccorso di Agordo;
- Raffaella Scandellari, medico della Medicina di Agordo;
- Valentina Susana, infermiera coordinatrice di Malattie Infettive e del dipartimento di area specialistica dell’Ospedale di Belluno;
- Luisa Talamini, infermiera al Pronto Soccorso di Pieve di Cadore.
«Un’opportunità per ringraziare tutte
le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza
sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo», dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.
«I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale
degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia,
molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro
salute mentale è stata messa a dura prova».
Una rappresentanza delle professioniste dell’Ulss Dolomiti
premiate sono andate a ritirare il riconoscimento a Milano, durante una
cerimonia organizzata da ONDA.
A consegnare il riconoscimento, Mattia Maestri, il paziente di Codogno che in
prima persona testimonia l’impegno incessante e la dedizione riservata ai
pazienti durante l’emergenza: «La prima cosa che mi viene in mente è
semplice, forse scontata, ed è quella di dire ‘grazie’ e non basterebbero
pagine e pagine per ringraziarvi tutti e nel modo giusto. Il mio è un messaggio
di stima, di orgoglio verso tutti coloro che hanno lavorato e lavorano nel
campo sanitario, che hanno combattuto e stanno ancora combattendo in prima
linea contro il diffondersi del coronavirus. Sono stati chiamati a fare turni
infiniti e strazianti e con determinazione e professionalità hanno dato il
massimo, sono stati la colonna portante dell’intero Paese in una situazione di
emergenza estrema. Non dimentichiamoci di loro ora che l’emergenza sembra
passata, meritano il rispetto e il sostegno di tutti».
Le assegnazioni sono state decise da
un Comitato composto da medici e da esperti di settore sulla base delle
segnalazioni ricevute dagli ospedali Bollini Rosa. Storie di resistenza e
tenacia si sono affiancate a storie di sensibilità e umanità, in un periodo dove
soprattutto i piccoli gesti hanno fatto la differenza.
«Mi complimento con le professioniste ospedaliere
premiate che in questi mesi hanno dedicato in modo instancabile le loro energie
ai nostri assititi, integrando competenza e umanità», commenta il Direttore
Generale Adriano Rasi Caldogno, «questo importante riconoscimento va esteso, da
parte nostra, a tutte le professioniste dell’Ulss Dolomiti, anche del
territorio, del Dipartimento di Prevenzione e dell’area amministrativa che in
questi mesi hanno dimostrato grande dedizione».
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