BELLUNO. Considerato il caldo di questi giorni, l’Ulss Dolomiti ritiene utile ricordare il protocollo operativo per prevenire le patologie dovute alle temperature elevate, in particolare tra la popolazione a rischio.
«Ricordo che devono essere monitorate con particolare attenzione le situazioni di solitudine o di isolamento sociale che possono complicare ulteriormente le rilevanze cliniche della fragilità acuita dalle temperature elevate», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «contiamo sulla consueta collaborazione di tutti gli attori del territorio per poter dare una risposta adeguata alle necessità socio assistenziali della popolazione anziana. Le due Centrali Operative Territoriali di Belluno e Feltre, in collaborazione con l’assistenza domiciliare infermieristica, hanno poi il compito di canalizzare eventuali domande di assistenza per il completo benessere nei nostri assistiti».
Il piano di intervento permette inoltre di individuare preventivamente situazioni a rischio e segnalarle alla rete dei Servizi territoriali per un intervento tempestivo. Le situazioni di rilievo clinico saranno comunque affrontate e risolte in ambito sanitario.
Nel sito www.aulss1.veneto.it area notizie è pubblicato un opuscoletto con i consigli utili per fronteggiare il caldo. Al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità del territorio, la Regione del Veneto ha attivato il numero verde 800 53 55 35 in collaborazione con il Servizio di telesoccorso e telecontrollo, attraverso il quale i cittadini possono ottenere informazioni e consigli utili per sopperire al clima torrido. E’ comunque naturalmente sempre possibile contattare direttamente il SUEM 118.
L’Ulss Dolomiti ricorda i consigli pratici per difendersi dal caldo, rivolti in particolare agli anziani. Tra le azioni consigliate si ricorda di bere molta acqua, consumare pasti leggeri e frutta, ridurre l'attività fisica, preferire i demumidificatori ai condizionatori, oscurare le finestre e ventilare i locali nelle ore mattutine e serali, fare bagni e docce più frequenti, indossare abiti leggeri, di colore chiaro e non sintetici, coprire il capo. Da evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde, le bevande ghiacciate e i cibi grassi.
La popolazione maggiormente a rischio è rappresentata dai bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, diabetici, ipertesi, soggetti colpiti da malattie venose e patologie renali, non autosufficienti e pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici particolarmente pesanti. In caso di colpo di calore è bene tenere la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato, usare un ventilatore per favorire l’evaporazione della pelle bagnata, eseguire spugnature sui polsi, fronte, collo e inguine, porre una borsa di ghiaccio sul capo, integrare i liquidi persi dando da bere acqua e sali minerali, raffreddare la cute con dell’acqua.
Le Centrali COT per i pazienti ad alto rischio verificano la sussistenza dei bisogni e attivano le risorse più appropriate in riferimento al caso. Ciascun servizio attivato, nell’organizzazione delle proprie funzioni, terrà conto delle disposizioni regionali impartite in materia di COVID-19.
«Ricordo che devono essere monitorate con particolare attenzione le situazioni di solitudine o di isolamento sociale che possono complicare ulteriormente le rilevanze cliniche della fragilità acuita dalle temperature elevate», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «contiamo sulla consueta collaborazione di tutti gli attori del territorio per poter dare una risposta adeguata alle necessità socio assistenziali della popolazione anziana. Le due Centrali Operative Territoriali di Belluno e Feltre, in collaborazione con l’assistenza domiciliare infermieristica, hanno poi il compito di canalizzare eventuali domande di assistenza per il completo benessere nei nostri assistiti».
Il piano di intervento permette inoltre di individuare preventivamente situazioni a rischio e segnalarle alla rete dei Servizi territoriali per un intervento tempestivo. Le situazioni di rilievo clinico saranno comunque affrontate e risolte in ambito sanitario.
Nel sito www.aulss1.veneto.it area notizie è pubblicato un opuscoletto con i consigli utili per fronteggiare il caldo. Al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità del territorio, la Regione del Veneto ha attivato il numero verde 800 53 55 35 in collaborazione con il Servizio di telesoccorso e telecontrollo, attraverso il quale i cittadini possono ottenere informazioni e consigli utili per sopperire al clima torrido. E’ comunque naturalmente sempre possibile contattare direttamente il SUEM 118.
L’Ulss Dolomiti ricorda i consigli pratici per difendersi dal caldo, rivolti in particolare agli anziani. Tra le azioni consigliate si ricorda di bere molta acqua, consumare pasti leggeri e frutta, ridurre l'attività fisica, preferire i demumidificatori ai condizionatori, oscurare le finestre e ventilare i locali nelle ore mattutine e serali, fare bagni e docce più frequenti, indossare abiti leggeri, di colore chiaro e non sintetici, coprire il capo. Da evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde, le bevande ghiacciate e i cibi grassi.
La popolazione maggiormente a rischio è rappresentata dai bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, diabetici, ipertesi, soggetti colpiti da malattie venose e patologie renali, non autosufficienti e pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici particolarmente pesanti. In caso di colpo di calore è bene tenere la persona in un luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato, usare un ventilatore per favorire l’evaporazione della pelle bagnata, eseguire spugnature sui polsi, fronte, collo e inguine, porre una borsa di ghiaccio sul capo, integrare i liquidi persi dando da bere acqua e sali minerali, raffreddare la cute con dell’acqua.
Le Centrali COT per i pazienti ad alto rischio verificano la sussistenza dei bisogni e attivano le risorse più appropriate in riferimento al caso. Ciascun servizio attivato, nell’organizzazione delle proprie funzioni, terrà conto delle disposizioni regionali impartite in materia di COVID-19.
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