Ieri si è tenuta l'inaugurazione della rianimazione e del blocco Chiurgico che sono inseriti all'interno della nuova piastra dell'ospedale di Feltre, nella quale ha sede il Centro di riferimento regionale per la chirugia oncologica e gastrenterologia. Un eccellenza quest'ultima giudata fino non molto tempo fa dal dott. Michele De Boni.
L'inaugurazione è avvenuta in tono minore per ovvi motivi dovuti all'emergenza coronavirus, la quale è in via di superamento.
Soddisfazione è stata espressa in apertura dal direttore generale dell'ULSS Dolomiti, dott. Adriano Rasi Caldogno che ha messo in luce le difficoltà sostenuti e come nei 5 anni si sia riusciti a portare a compimento anche quest'ultime due opere rianimazione e blocco chirugico, completando i lavori sulla nuova piastra che sono costati 40,8 milioni. 40,8 milioni spesi in buona parte, 27 milioni, in attrezzature. Per quanto le fonti di finanziamento:
- la Regione ha finanziato 19,7 milioni di euro (7 per opere civili, 12,7 milioni Attrezzature) dimostrando un forte impegno;
- dall'articolo l'articolo 20 sono arrivati 7 milioni euro usati tutti per opere civili;
- l'UlSS Dolomiti ha assunto un mutuo di 11,9 milioni euro utilizzato per opere civili;
- Cariverona ha finanziato con 0,2 milioni euro le attrezzture
- Fondo ex ODI ha investito 2 milioni di euro per attrezzature.
In quest'ultimo caso si è mostratala collaborazione coi i comuni dell'area nonché del Primiero che gravita su tale area per le cure.
Ringraziando i finanziatori il direttore generale ha parlato della collaborazione che ha trovato negli enti locali. Di questi 3,6 milioni di euro per la rianimazione, mentre 6,1 milioni euro per il bloccco chirugico.
Ha messo in luce l'eccellenza del Centro Regionale di Chirugia e di Gastroentologia guidata fino a non molto tempo fa da Michele De Boni, scomparso il 15 gennaio di quest’anno in seguito a una malattia che ha affrontato con grande coraggio e dignità. Ha inoltre sottolineato che si può e si deve fare buona sanità anche in montagna investendo e in tecnologie e competenze professionali degli operatori.
Ha messo in luce l'eccellenza del Centro Regionale di Chirugia e di Gastroentologia guidata fino a non molto tempo fa da Michele De Boni, scomparso il 15 gennaio di quest’anno in seguito a una malattia che ha affrontato con grande coraggio e dignità. Ha inoltre sottolineato che si può e si deve fare buona sanità anche in montagna investendo e in tecnologie e competenze professionali degli operatori.
Una linea quella della collaborazione con le istituzione locali che ha visto il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, fare sua e di come, già segnalato nel suo discorso il direttore generale, si possa investire avendo eccellenze e come se ci saranno investimenti ulteriori da fare i sindaci ci sono soprattutto se le tecnologie innovative.
A chiudere gli interventi Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto che ha voluto sottolineare la qualità della sanità del Veneto frutto del lavoro di questi 5 anni, dimostrata anche dalla tenuta del sistema nell'emergenza Covid. Se una questione ha messo in luce questa emergenza è la necessita di investire nel settore sia sulle persone che sulle tecnologie, particolarmente importanti quest'ultime in periodo dove è necessario il distanziamento sociale: due tecnologie su tutte sono state segnalate la telemedicina e l'intelligenza artificiale.
Il Presidente ha voluto inoltre segnalare come si debba investire in montagna, anche nella sanità, e come non si sia proceduto nei suoi anni a non chiudere nessun ospedale nella Provincia di Belluno.
Ha voluto più di altri mettere in risalto l'eccellenza del centro per chirugia oncologica e gastroentologia portato fino a poco tempo fa, da Michele De Boni, persona definita professionalmente preparata e umana, sempre disponibile sopratutto per i pazienti. Un grande medico ma grande uomo a cui viene intitolato il blocco operatorio con strumentazione e tecnologie di primo-ordine. Una figura quella quella di Michele de Boni come un esempio per le nuove leve di medici e che andrebbe il suo esempio portato nelle università.
Il ricordo.Nato il 24 dicembre 1952 a Feltre, Michele De
Boni si è laureato in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1979 dove
successivamente si è specializzato in Gastroenterologia e endoscopia digestiva
nel 1985. Ha
iniziato il suo percorso lavorativo come medico proprio all’ospedale di Feltre
fino a diventare responsabile del servizio di gastroenterologia nel 1995.
Importanti esperienze all’estero gli
hanno fatto acquisire un’esperienza e una professionalità di grande rilievo,
sviluppando anche la cultura della ricerca tanto da poter essere uno dei
protagonisti del panorama scientifico in tema della diagnosi e cura dei
malt-linfomi. L’importante lavoro di ricerca svolto gli ha permesso di
pubblicare sul Lancet nel 1994 un importante lavoro sul trattamento con terapia
medica dei malt-linfomi helicobacter pylori correlati.
Grazie al suo operato, il
servizio di Gastroenterologia è cresciuto negli anni fino ad essere
riconosciuto come unità operativa complessa nel 2004. Nel 2009 è stato nominato
direttore del Dipartimento di oncologia. Con le schede ospedaliere del 2013,
l’ospedale di Feltre è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per
la chirurgia oncologia gastrointestinale per i risultati scientifici e per l’
attività mossa da un gruppo di professionisti di cui il dottor De Boni era il
fondatore e l’instancabile anima.
Con la nascita dell’Ulss
Dolomiti, nel 2017, il dottor De Boni è stato confermato quale coordinatore di
dipartimento e ha continuato a lavorare e a battersi per spingere ogni giorno
tutto l’ospedale di Feltre a migliorarsi costantemente per il livello di
assistenza e a ottimizzare i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali.
Già in tempi non sospetti ha
sostenuto sempre l’importanza del confronto tra specialisti ovvero dei gruppi
multidisciplinari di patologia e la necessità di personalizzare le cure per
ciascun paziente. Uno dei principali progetti fortemente voluti dal dottor De
Boni è “One Day Care” con l’idea di porre una diagnosi clinico strumentale e
istologica in un solo giorno all’interno un percorso di certificazione di
qualità del Dipartimento di chirurgia oncologica gastroenterologia a valenza
regionale. Sua anche l’idea e l’attivazione di un master universitario di primo
livello per infermieri in endoscopia digestiva in collaborazione con
l’Università degli studi di Padova.
Sempre combattivo e instancabile,
il dottor De Boni è stato un punto di riferimento per tutta l’Azienda. Sempre disponibile per i colleghi e
soprattutto per i pazienti, la sua porta era sempre aperta. Ha fatto crescere
l’ospedale spingendo a fare ricerca, a potenziare le attrezzature, a fare
squadra non solo all’interno ma anche con il volontariato e la comunità tutta.
La scomparsa del dottor Michele
De Boni aveva toccato profondamente tutta
l’Ulss Dolomiti.
La sua capacità di associare una grande esperienza clinica maturata
sempre nell’ospedale di Feltre con una intensa attività di ricerca in
connessione con i più accreditati centri internazionali ha costituito un esempio per tutti : è
possibile diventare un centro di riferimento di prim’ordine con l’impegno, la
professionalità e il quotidiano riscontro dei positivi risultati.
Continua con grande determinazione, con questo riconoscimento, il percorso
tracciato dal dott. De Boni, impegno morale che tutta l’Ulss Dolomiti ha
assunto.
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