L'epidemia di coronavirus vede ancora espandersi il contagio anche nei territorio dell'ULSS Dolomiti toccando i 116 casi secondo gli ultimi dati di ieri. E' da segnalare che tra le dipendenti dell'ULSS Dolomiti che operano in ospedale sono stati trovati positivi 10 medici, 12 infermieri, 7 oss e 1 dipendente di altra qualifica; visti i sintomi lievi si è proceduto alla quarantena degli stessi che potranno tornare i servizi alla fine della stessa previo tampone negativo. Rimango invariati i dismessi e i decessi.
Torna ad aumentare il numero dei ricoverati in area non critica che passano al 17 marzo a 20 da 23 del giorno prima, mentre i pazienti in terapia intensiva rimango 4. Per quanto riguarda inoltre i pazienti di terapia intensiva ospedale all'Ospedale San Martino di Belluno provengono da ospedali di Treviso, ha precisato nella sua conferenza stampa Adriano Rasi Caldogno (Direttore Generale ULSS DOlomiti) tenutasi alle 12 di ieri.
Il direttore generale che i casi positivi non sono stati ancora confermati dall'ISS e sebbene ciò ha rilevanza nel caso di studi epimidiologici non ne ha in questa fase di cura. Per quanto riguarda le case di riposo, zone sensibili, hanno rafforzato la sospensione degli accessi esterni anche se alcune hanno problemi attualmente che vengo affrontati con la quarantena e tamponi.
L'ospedale di Belluno, a voluto sottolineare Adriano Risi Caldogno, è stato individuato come ospedale regionale di riferimento per l'epidemia di Covid. Attualmente sono presenti 9 terapie intensive e a breve si aggiungeranno altre 6. Per i pazienti meno gravi ci sono 10 posti in pneumologia e 14 alle malattie infettive.
L'attività di prevenzione. Per quanto riguarda la prevenzione si è allo stato intensificata l'effettuazione dei tamponi al personale dell'ULSS e al personale delle case di riposo oltre che ai cittadini. I tamponi al 17 marzo passano a 2459 dai 2038 della giornata precedente. Anche le persone in isolamento fiduciario e sorveglianza attiva aumentano, positivi o a contatto stretto con positivi, che aumentano a 616.
In tema di prevenzione il Dg dell'ULSS Dolomiti ha voluto sottolineare che lo SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) ha effettuato e sta effettuando controlli nelle aziende del territorio in relazione all’applicazione delle normative di prevenzione collegate al COVID19, secondo quanto previsto dal DPCM del 09/03/2020 e seguenti, e in applicazione del Protocollo condiviso Lo Governo-Parti Sociali. Una risposta questa alla preoccupazione manifestate dai lavoratori delle aziende che ancora oggi lavorano.
E' stasto ancora sottolienato in conferenza stampa che se la curva si è pronti ad ampliare l'offerta di servizi dedicati.
Nessun commento:
Posta un commento