Ieri ha preso servizio Stafano Calabro (vedi foto) come primario della Penuomologia dell'Ospedale di Feltre. Sarà lui l'ospite del ciclo i "Mercoledì della Salute" che domani tratterà alle ore 18, presso la sala convegni dell'Ospedale di Feltre, il tema del respiro.
In Italia, le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e quelle neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte e si prevede che, anche a causa dell'invecchiamento della popolazione, la prevalenza di tali patologie sia destinata ad aumentare. In questo contesto è fondamentale agire con interventi finalizzati alla prevenzione sia primaria (lotta al fumo e agli inquinanti presenti negli ambienti di vita e di lavoro), che secondaria, quindi con l’obiettivo di scoprire e guarire la malattia prima che essa si manifesti clinicamente.
Sappiamo che un adulto a riposo inala ed esala mediamente circa 8 litri di aria al minuto: in un giorno dunque vengono respirati in totale circa 11 mila litri di aria. Respirare aria pulita è prioritario per evitare l’insorgenza di molte broncopneumopatie e di limitarne l’evoluzione.
Fumo di sigaretta e inquinamento atmosferico sono i due elementi da contrastare prioritariamente per prevenire molte malattie respiratorie.
In Italia i fumatori sono ancora 11,6 milioni; più di un italiano su cinque. Gli uomini sono 7,1 milioni e le donne 4,5 milioni. Inoltre, secondo i dati diffusi nel 2019 della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, nell'ultimo anno c'è stato un aumento del 24% delle fumatrici. Oltre la metà dei giovani fumatori tra i 15 e 24 anni fuma già più di 10 sigarette al giorno e oltre il 10% più di 20.
Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Se non si fuma, dopo 5 anni il rischio dei problemi cardiaci e polmonari si dimezza e dopo 10 anni il rischio diminuisce fino a divenire analogo a quello di chi non ha mai fumato. Certo non è facile per un fumatore smettere, ma per questo sono sicuramente utili e di aiuto specifici percorsi di disassuefazione al fumo che si svolgono anche a Feltre, organizzati dall’Ulss Dolomiti.Più difficile è contrastare l’inquinamento atmosferico, perché determinato da molte fonti di emissione.
Le patologie pneumatologiche croniche che hanno una prevalenza nella popolazione superiore al 5% sono rappresentate da asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva e dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno. Per queste malattie la Pneumologia di Feltre è già adeguatamente strutturata per garantire adeguati livelli diagnostici e terapeutici.Le malattie croniche richiedono un diverso modello assistenziale rispetto alle malattie 'acute': per le croniche, infatti, si deve poter prevedere la presa in carico dei pazienti più gravi sul territorio e l'assistenza lungo tutto il decorso della malattia. Quest’aspetto sarà uno dei punti di futuro sviluppo della pneumologia feltrina, che dovrà avvenire in stretta collaborazione con le cure primarie.
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