Il referendum del 7 giugno 2015 che ha visto vincere il si alla creazione del Comune Primiero San Martino di Castrozza tra i comuni di Fiera di Primiero, Transacqua, Siror non poteva rimanere senza conseguenze dell'Unione Alto Primiero. Dopo 16 anni si va alla destrutturazione dell'Unione con l'uscita unilaterale di Tonadico avvenuta con la deliberazione del consiglio comunale in data 10 settembre 2015.
Tale posizione era stata annunciata dal sindaco di Tonadico, Aurelio Gadenz, che ha sottolineato la volontà di porre in essere gli adempimenti per la partenza in data 1 gennaio 2016 del nuovo comune.
Sul tema era stata sollevata una polemica col Presidente dell'Unione oltre che sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, sull'uscita unilaterale e sulle conseguenze patrimoniali, finanziarie e sul personale.
Dopo la deliberazione del 19 novembre 2009 (Deliberazione dell'Unione 21/09), che prendeva atto del fallito referendum del 14 novembre 2004 tra i comuni di Siror, Tonadico, Sagron Mis aveva la finalità di gestire in modo associato i servizi oltre che una rappresentanza politica esterno come inserito nell'art. 2 dello Statuto dell'Unione Alto Primiero.
Lo Statuto dell'Unione Alto Primiero è stato cambiato oltre che nelle finalità anche nella durata che da dieci anni prorogabili è diventata illimitata come previsto dall'art. 6 dello stesso prevedendo si possa uscire unilateralmente con le modalità dell'art. 7 che prevedono la maggioranza assoluta del consiglio per deliberare l'uscita.
Nell'approvare il 10 settembre 2015 l'uscita unilaterale dall'Unione Alto Primiero ha con 9 voti favorevoli e 2 contrari (Benardin Fabio, Bettega Ugo) il consiglio comunale di Tonadico ha ritenuto che ci sia urgenza della decisione per dare possibilità di preparare i provvedimenti per la partenza del nuovo comune.
Nemmeno le preoccupazioni per la definizione dei rapporti finanziari, patrimoniali di personale poste da Luca Gadenz, il quale proponeva in data 24 agosto 2015 una modifica dell'art. 6 dello Statuto per mettere una clausola di salvaguardia dei rapporti sopra richiamati, vengono tenute in considerazioni dal consiglio comunale ritendo che ciò non compatibili coi tempi stretti. Le questioni dei rapporti patrimoniali, finanziari, del personale o di altro carattere amministrativo con la deliberazione di uscita unilaterale vengono rinviati nella loro definizioni a provvedimenti futuri.
Si deve rilevare comunque che era già da un anno che si sapeva che il referendum poteva aver luogo e almeno 6 mesi che si sapeva si sarebbe tenuto. Se il Presidente dell'Unione Alto Primiero e i comuni partecipamenti alla stessa volevano fare una clausola di salvaguardia avrebbero avuto tutto il tempo per il contrattarlo forse non c'era la volontà di farlo o si pensava l'Unione Alto Primiero rimaneva.
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