Il dibattito è stato per la prima serata di avvicinamento al referendum del 7 giugno 2015 sul Comune Unico San Martino- Primiero è stato aperto da Flavio Zortea. Lo stesso poneva il tema che un comune anche per pochi voti può affossare tutto. A suo dire andava studiato un quesito che possa portare gli altri comunque a procedere o che comunque una maggioranza calcolata su tutti i comuni. Lo stesso si chiedeva perchè non si sono fatte fusioni in Val di Sole e Fiemme.
Daniele Gubert pone la questione che il Comitato per un primiero meno diviso era partito per un fusione a 8 e non di alto tipo e in tal modo si avrebbe avuto una semplificazione togliendo anche la comunità di Valle. Sembra quasi che si sia voluto arrivare alla soglia dei 5000 abitanti per evitare le gestioni associate.
Gianmoena Paride, presidente del Consorzio del Comuni fa presente che il quesito segue le regole da rispettare e torna sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum e sul fatto che è responsabilità dei territori decidere Sul fatto che non ci sono proposte non è vero. Lui come sindaco di Varena aveva portato con Daiano e Carano la possibilità di fusione, ma poi Daiano che è in mezzo agli altri due non ha voluto procedere.
Anche Daldoss si è espresso per la scelta da parte dei territori e sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum. Sui ricorsi, tema da me sollevato, presentati da Erwin Filippi Gilli fa presente che sono stati respinti dalla giunta provinciale e che si ritengono infondati e comunque rimane se riterrà lo stesso di andare avanti ricorrere al tar. L'assessore fa presente che Monclassico, Dimaro, Folgarida vanno verso fusione e che ciò visto uno sforzo di Monclassico enorme che non è presente nel nome. Si è appena concluso la fase di sondaggio in quella zona come già successo in passato in Primiero. Nessuno avrebbe pensato che allo stato attuale ci potesse essere 1/3 dei comuni che pensa ad una fusione.
Sul tema scuola musicale che ho portato come emblema dello scarso lavoro assieme viene visto come strategico da parte di Partel Roberto che però vede nell'indecisione dei sindaci la causa del fallimento dell'operazione. Sul punto Walter Taufer fa presente che l'accordo dei sindaci è stato trovato e poi la provincia si è tirata indietro.
Sul fatto dei ricorsi Walter Taufer non vede in ciò e nella questione della mancata realizzazione della scuola musicale una possibilità di smarrimento dell'elettorato e che poi toccherà anche alla Provincia di Trento riformarsi. La serata viene chiusa dai sindaci invitando ad informarsi e arrivare al voto informati qualsiasi idea si abbia.
Non c'è stata la frotta di persone che chiedeva chiarimenti o che voleva dire la sua e veramente non saprei come interpretare ciò, se non che siamo ancora a 2 mesi in una fase interlocutoria ove si usano ancora temi generali.
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