Il 19 dicembre 2014 Banca di Trento e Bolzano ha approvato il progetto di fusione della stessa in Banca Intesa. Analizziamone le conseguenze con l'aiuto di Chiara Carolotti, dell'Ufficio Rapporti con i Media - Banca dei Territori e Media Locali Direzione Relazioni Esterne di Banca Intesa.
Quali conseguenze dall’accorpamento di BTB in Intesa Sanpaolo?Lo scorso 19 dicembre il Consiglio di Amministrazione di Banca di Trento e Bolzano ha approvato, ai sensi dell’art. 2505 bis cod.civ., il progetto di fusione per incorporazione in Intesa Sanpaolo, società che la controlla con il 90,45% del capitale, essendo detenuto il restante 9,55% del capitale da altri azionisti di minoranza.
L’operazione di fusione si inquadra nell’ambito del Piano d’Impresa del Gruppo Intesa Sanpaolo 2014 – 2017, che prevede, tra le numerose iniziative, una strategia di semplificazione societaria delle banche appartenenti alla Divisione Banca dei Territori, attuata attraverso una “riduzione graduale e significativa del numero delle entità giuridiche rispetto alle 17 di fine 2013, con 11 banche integrate” ed ha l’obiettivo di creare maggior valore per tutti gli azionisti del Gruppo.
L’operazione dovrà essere sottoposta all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti subordinatamente al rilascio dei richiesti provvedimenti delle competenti autorità di Vigilanza.
La chiusura dell’esperienza della banca regionale, secondo Michele Andreaus nell’Adige del 21 dicembre 2014, fa venire meno un riferimento bancario per le imprese medie; ritenete anche voi che manchi un riferimento per le medie imprese? L’operazione sarà realizzata con grande attenzione alla continuità di relazione con la clientela e permetterà il conseguimento di sinergie di costo in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa.
Il marchio della banca, noto e distintivo, sarà mantenuto associato alla denominazione “Intesa Sanpaolo”.
L’integrazione in Intesa Sanpaolo consentirà altresì all’attuale rete di filiali Btb una maggiore vicinanza alla clientela grazie al nuovo modello di servizio della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo specializzato su tre “territori commerciali”: retail, personal e imprese che verrà adottato da gennaio.
Quale mercato a livello trentino volete servire? Quale il vostro target? Il Gruppo in Trentino Alto Adige continuerà a servire la clientela con il consueto approccio di attenzione e ascolto del territorio, cogliendo tutte le opportunità che il mercato potrà offrire. In particolare affiancheremo le imprese che vogliano andare all’estero in quanto convinti che l’internazionalizzazione è una delle principali vie per la ripresa. Inoltre il Gruppo ha ottenuto i fondi della BCE. La caratteristica di questo strumento è, come dice il nome, di essere targhettizzato, quindi finalizzato all'impiego. L'impegno della banca, ancor prima del prestito, è quello di erogare tutto l’importo raccolto a condizioni convenienti per la clientela.
Quale piano per le filiali in Trentino? Quale piano per i dipendenti si vuole sottoporre al sindacato? Come si vuole impostare i rapporti col sindacato per gestire la transazione? Come previsto dal nuovo modello di servizio della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ci sarà una suddivisione delle filiali per “territorio commerciale”. A loro volta verranno organizzate in Aree che riporteranno ai tre responsabile di segmento della direzione Regionale Nord Est: Retail, Personal e Imprese. La finalità è quella di fornire un servizio alla clientela sempre più specifico per aree di bisogno, perseguendo al tempo stesso gli obiettivi del Piano di Impresa avendo riguardo per la valorizzazione delle persone e il riconoscimento del merito.
La Direzione Commerciale Retail è a presidio della clientela Banca 5 (Base), famiglie e aziende Retail, con focalizzazione sullo sviluppo e sul soddisfacimento dei bisogni bancari, di investimento e di risparmio più standardizzabili.
La Direzione Commerciale Personal è a presidio della clientela Personal, con focalizzazione sulla gestione professionale dei bisogni di risparmio, investimento e previdenza a maggiore complessità, anche attraverso l’introduzione di servizi evoluti di consulenza.
La Direzione Commerciale Imprese è a presidio della clientela Imprese, con focalizzazione sullo sviluppo della finanza d’impresa e finanza straordinaria e sul supporto ai processi di internazionalizzazione delle imprese.
Il Piano d’Impresa non prevede esuberi, il personale verrà impiegato in ruoli commerciali dedicati alla valorizzazione della relazione con la clientela.
Ringraziando per tali risposte è da sottolineare che il CDA approvato un concambio di n. 0,6652 azione ordinarie Banca Intesa Sanpaolo (0,52 euro unitario) ogni azione Banca di Trento e Bolzano per tutti gli azionisti minoranza. Essi potranno vendere coi criteri del recesso le azioni all'incorporante al prezzo unitario 1,55 euro. Ciò è stato valutato col supporto dell’advisor Deloitte Financial Advisory S.r.l.
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