Il 10 giugno si è tenuta una riunione organizzata dall'amministrazione comunale di Canal San Bovo aperta a tutta la popolazione che presentava l'iter per la variante al PRG che si intende portare avanti. Sebbene ci sia stato l'avviso e il tema sia importante, la popolazione è stata assente come anche l'incaricato per redazione la variante Vittorio Cerqueni. Se nel caso dell'incaricato alla redazione c'era una giustificazione per sopravvenuti impegni (perchè anche consigliere del comune Transacqua c'era consiglio comunale) l'assenza della popolazione è difficile capire la motivazione quasi che ci sia stato disinteresse.
La legge della Provincia Trento 3/2014 approvata il 22 maggio 2014 ha modificato la precedente è ha previsto una maggiore partecipazione della popolazione in ambito di programmazione urbanistico/edilizio per evitare contenzioso ex post, in quanto sebbene lamentele ci saranno sicuramente una volta approvata è da constatare se non si partecipa quando si può si è colpevoli.
Perchè della variante. La sindaca Mariuccia Cemin esprime la volontà di portare avanti tale variante col fatto che molte problematiche dal 2008 si sono accumulate e oltre al fatto che il piano a 9 anni e scadrebbe il prossimo anno. La scadenza del PRG farebbe tornare diverse aree edificabili dei piani attuativi ad un coefficiente da area agricola. Tale variante si voleva già fare 2 anni fa ma solo ora si è riusciti mettere in bilancio le risorse (48000 euro) che poi con trattative con l'incaricato verranno usate per 36000 euro.
L'iter. Prima di descrivere l'iter è subito da dire che tale variante non sarà portata a termine dall'amministrazione Cemin, ma solo impostata dalla stessa, infatti nei sei mesi dalla chiusura del mandato la normativa vieta approvazioni delle varianti.
L'11 luglio dopo 30 giorni dall'avviso si chiuderà il termine di presentazione delle "proposte collaborative" della popolazione e dal 12 luglio il progettista inizierà ad esaminarle e ha verificare quelle possibili intrecciando la normativa e gli altri piani non ultimo il Piano Territoriale della comunità. Terminato il lavoro del tecnico si avrà la prima adozione che vedrà correre in parallelo due percorsi: quello della popolazione e della provincia. Nel primo si potrà da parte della popolazione visionare il piano per 60 giorni proponendo osservazioni che verranno pubblicate per 20 giorni a cui seguiranno 20 giorni per osservazioni sulle osservazioni. Nel secondo percorso invece la provincia avrà 90 giorni per convocare la conferenza dei servizi per ottenere i pareri necessari. Entro 120 giorni dal termine di tale fase si avrà l'adozione definitiva costruita tenendo conto ciò che emergo. Dalla adozione definitiva ci sono 60 giorni per la provincia di chiudere l'iter.
Cosa si intende fare. Assistita, come sull'iter, dal tecnico Leonardo Del Vasto (dipendente comunale) la sindaca presenta cosa si intende fare. Per prima cosa si vuole portare nel PRG ciò che emerge da altre piani che interferiscono sulla materia tra cui anche la carta di sintesi del rischio idrogeologico e rendere il PRG coerente agli stessi. Questo è dovuto al cambio della normativa che nell'ultima versione chiede anche di tenere in considerazione dello stralcio del piano Terittoriale della Comunità di Valle anche se non approvato definitivamente. In tal senso si vuole far propri i principi contenuti dello stesso evitando di creare zone scollegate (ad esempio residenziali ove non ci sono servizi) come successo a Canal di Sotto e che per molti aspetti crea problemi.
Si potrà inoltre la possibilità di chiedere la schedatura delle baite non schedate gratuitamente col piano baite della comunità di valle (per mancanza fondi) prevedendo che si possa a proprie spese proporre una schedatura. Chi ha già la baita schedata col piano baite 2011 potrà proporre la modifica della scheda sempre a proprie spese.
Si prevede di rivedere la schedatura in centro storico per poter far fronte a problematiche emerse come nel caso della richiesta di poter costruire degli abbaini.
Da sottolineare tra chi ha proposto domande Corona Antonia che ha chiesto se esistono varianti pubbliche magari prevedendo i parcheggi anche al limite del paese per Canal San Bovo. Alla stessa la sindaca risponde che effettivamente il problema parcheggi, dopo il fallimento di varie ipotesi, sono di difficile collocazione. Essendoci le variante puntuali, strumento già usato, non esiste la necessità di varianti pubbliche ma che molto sarà costruito sulle proposte della popolazione. Si intende mantenere la previsione della strada di circonvallazione di Prade tra Villanova/Poli che potrò venir fatta se arriveranno risorse. Più difficile la realizzazione circonvallazione Canal San Bovo che comunque si mantiene in piano. L'area artigianale è stata messa in zona ove non era presente urbanizzazione. In previsione di una sua espansione che pare esserci va prevista nel PRG la strada di accesso che attualmente avviene in modo non adeguato dal ponte di Ronco. Sebbene altri interventi sono stati fatti questo era per me il più rilevante.
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