Giovedì elettorale il primo maggio organizzato dal comitato promotore della scelta referendaria di fusione degli otto comuni in uno che ha trovato un buona risposta anche nella popolazione con la sala culturale del Comune Transacqua piena. Christian Tomas ha illustrato il percorso compiuto dai promotori Paolo Meneguz, Maurizio Gaio, Daniele Gubert che ha portato a raccogliere 1300 firme sul territorio degli otto comuni per la fusione degli stessi in uno unico. Una petizione che vuole portare entro dicembre 2015 la presentazione da parte dei consigli comunali della richiesta di referendum per avere la prima elezione del comune unico nella primavera 2015. Coerentemente a ciò che tale gruppo porta avanti si chiede alle varie liste che si candidano, Transacqua apre la pista essendo quella che ha per prima le elezioni comunale.
Sono i candidati disposti a impegnarsi a presentare la richiesta di referendum?
Pietro Pradel è il primo a rispondere e si rifa alla delibera che il consiglio comunale del dicembre 2012. Se si legge la delibera la stessa parla di Comune Unico Soprapieve. Il 2013 ha visto diversi problemi non ultimo le dimissioni de sindaco Marino Simoni, entrato in consiglio Provinciale, e non si è ritenuto opportuno nell'ultimo semestre affrontare il tema. Va data una risposta alle 1300 firme dopo il 4 maggio ovviamente con chi ci sta.
Roberto Pradel ritorna alla delibera del dicembre 2012 cge è stataa accolta all'unanimità e di come come consigliere di minoranza abbia avuto un incontro con la popolazione con i 3 gruppi consiliari di Tonadico. C'è stato interesse sul tema ed è stata proposta la fusione anche al Comune di Fiera di. Sul punto con una lettera il sindaco Daniele Depaoli di Fiera di Primiero afferma che non è tema inserito nel suo programma elettorale, ma non si sono opposti pregiudizi. E' stato dato incarico al consigliere di maggioranza, Flavio Zortea, per tenere i contatti verso una fusione ma nulla si è mosso. Roberto Pradel è tra i firmatari della proposta come singolo, ma sarebbe uno sprovveduto se si impegnasse come sindaco tale proposta di fusione da 8 comuni a 1 senza altri elementi.
Christian Tomas fa capire che la proposta è quello da 8 comuni a 1 e che la cornice è ora discutere nelle varie clausole.
Dal pubblico arrivano molti spunti tra chi dice che senza entrare in merito dei contenuti è difficile ad altri che si chiedono di chi sono le 1300 firme a chi decisamente crede che i sindaci sono troppo attendisti e si diano al politichese.
Roberto Pradel torna sul fatto che si deve fare con chi ci sta e va valutato bene l'aspetto economico e vedere se c'è un incremento o una diminuzione di risorse che arrivano. Fa anche riferimento al fatto che si deve vedere cosa ne sarà della riforma della Comunità e dell'assetto istituzionale che la provincia porterà avanti per capire le diverse soluzioni praticabili. Si è fatta poi riferimento al caso della Predaia e che il percorso deve esser partecipato. Si a poi riferimento che Transacqua dopo aver avuto un segretario a tempo determinato circa una anno fa a bandito un concorso per l'assunzione di segretario a tempo indeterminato. Si fa riferimento al fatto che per sposarsi bisogna esser in due come già Simoni Marino aveva in passato affermato. Ha trovato il comportamento della maggioranza strumentale e non troppo convinto.
Zortea Flavio respinge che sia stato strumentale il comportamento della maggioranza uscente e di aver lavorato per tale obbiettivo. Non si è raggiunto l'obbiettivo sebene si sia lavorato molto anche col dottor Bonfante.
Pietro Pradel non nasconde che si è effettuato un concorso, ma che è ancora possibile decidere se si ritiene andare avanti con l'assunzione o meno. Al caandidato Nicolò Simoni che fa notare che sarebbe un comportamento non molto coerente risponde che altri in passato hanno già compiuto simili scelte.
Paolo Meneguz ha spiegato l'intento del'iniziativa che vuole far uscire dall'incartamento istituzionale che già l'ex sindaco Marino Simoni vedeva. Soii vuole chiedere ai vari candidati l'idea, partendo da Transacqua, perchè sono i consiglio comunali che possono fare tale richiesta e non esiste un modo previsto dalla normativa diverso. Si potrà prevedere qualche clausola per i comuni più refrattari ma si chiede in tal senso una mano. Molti problemi aspettano una soluzione e solo l'ente pubblico può darla in una visione sovracomunale.
Roberto Pradel afferma che sul sito della sua lista più di un anno fa. Bsta effettivamente cercare e si trova diverso materiale sul tema. Un zoccolo duro ciò per portare avanti l'idea, sebbene esistano resistenze a Mezzano e Imer, oltre che ad una situazione più complicata a Canal San Bovo. A breve è realistico una fusione a 5 che porterebbe ad una dimensioni che vari studi ritengono ottimale per un comune: 5000 abitanti. Si potrebbe pensare ad un comune a 7 da Sagron Mis e Imer. Più difficile quella a 8.
Pure Pietro Pradel dimostra prudenza anche per il fatto che ci sono molti nodi da sciogliere anche economici in una fusione. Vedrebbe un percorso prima di condivisione di servizi e poi far maturare la scelta potendo capire quale è l'alternativa migliore.
L'intervento di Marino Simoni sulla proposta referendaria è di condivisione delle posizioni dei candidati che si mostrano prudenti, sopratutto per i fatto che il Comune di Canal San Bovo non vuole. Attualmente la legge vuole la maggioranza in tutti i comuni e ne basta uno per fermare le intenzioni degli altri. lp stesso pone due domande: quale idee sul ruolo della Comunità nella riorganizzazione amministrativa? Quanto può influire sulla decisione di fusione il discorso di dove mettere le sedi?
Roberto Pradel sui rapporti comuni Comunità di Valle dipenderà dalla riforma che Daldoss vuole portare avanti e che doveva esser entro maggio e che di cui si sa nulla. Se ciò porterò ad un ente politico o meno. Sul tema sedi fa notare che lui ha portato all'unificazione delle società sportive nell'Unione Primiero e li si è superato la cosa lasciando da parte i personalismi. Poi un servizio può essere da un parte e l'altro dall'altra.
Pietro Pradel fa capire che nelle Comunità di Valle i comuni si devono riprendere la Comunità di Valle che deve gestire i servizi comunali. Le sedi è solo uno dei problemi da affrontare e che il referendum va fatto sulle delle certezze su vari punti che oggi non ci sono.
Emerge dai candidati una disponibilità prudente in attesa di vedere quale proposta concreta emerge e la risposta dei cittadini.
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