Le assemblee di frazione sono state una miniera per capire questo Vanoi che fa molte opere, ma che non sa cosa fare da grande. Un impronta che al di la di proclami nessuna amministrazione ha saputo dare, nemmeno la sindaca Mariuccia Cemin. Secondo me questo è il piano sul quale qualche critica, sebbene è vero come Renato Loss ha messo in luce che esiste una non coerenza politica. Un tema che la sindaca sottovaluta perchè se è vero che una civica ci sono diverse sensibilità esporsi politicamente con diversi marchi mina in parte la credibilità.
Se torniamo al "fare opere" è una mentalità radicata negli amministratori perchè da visibilità e si presta ad una divisione più o meno equa, tranne se una frazione è rimasta più indietro, delle stesse sul territorio. A volte nel fare opere il Comune va a sostituirsi al privato come nel caso degli interventi su Casa Spessot e l'Ostello. In tal modo si da la fittizia idea che il pubblico si può sostituire al privato.
Le assemblee hanno dimostrato che la partecipazione c'è se stimolata da temi che la gente sente vicini, anche se non così numerosa. E' comunque molta più numerosa della gente che va ai consigli. Gli stessi dissidenti che non si vedono mai ad assistere al Consiglio Comunale erano almeno nella quantità di 3 presenti all'assemblea frazionale di Canal San Bovo. Ci sono stati sempre interventi sulle opere e da parte dei dissidenti sembrava anche un chiarimento sui rapporti personali.
La prossima amministrazione deve esser giovane non solo anagraficamente, ma nella mentalità. Il nostro comune si sta spopolando e per quante opere si possa fare non si arriverà mai a cambiare le cose se non si guardano in modo diverso. Ho sentito anche proposte del passato tipo Tunnel del Sadole, ma ciò non è una proposta che una prossima amministrazione deve fare perchè è impossibile da mantenere. A livello provinciale sul capitolo strade sono state messe negli anni 100 milioni all'anno, i quali visto i Tunnel di Loppio e altre opere non potrà mai tenere in considerazione un tunnel imponente per una comunità piccola come la nostra.
Più che mega opere si deve riflettere sullo sviluppo che al nostro territorio si vuole dare e ciò che il pubblico e ciò che il privato devo fare. Una volta scelta la linea, basandosi sulle risorse locali, si deve percorrere incentivando l'impegno del privato nella direzione che si vuole. Si deve insomma rendere attraente il Vanoi all'investimento privato e non solo alle seconde case.
Attorno ad un grande progetto di sviluppo serio vanno incentivate le aziende anche da fuori che portano idee serie che vanno in quella direzione. Il Vanoi tutto su un progetto serio si deve stringere nessuno escluso. Va poi detto che essendo le risorse non infinite e anzi calanti si deve fare unione e non dividersi in molte associazioni che a volte fanno attività simili.
Su queste basi nel tempo che rimane prima delle prossime elezioni vorrei che chi ambisce a guidare la nostra comunità voglia confrontarsi. Se la critica è rivolta alle cose che si fanno non va presa sul personale e va rotto la cosa che un amministratore è proveniente da una zona o da un altra quasi con una divisione feudale della giunta. Va invece detto che chi guida il comune deve rendere attraente tutto il comune.
Per avere però un cambio di mentalità dei nostri amministratori dobbiamo cambiare però mentalità anche come singoli cittadini.
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