Importante argomento il Parco Fluviale affrontato dalla sindaca che aveva fatto domanda ai bacini montani per un chiosco di legno con agganci al servizi e parcheggi da poi affidare ad un gestore che avrebbe potuto vendere alcuni beni di ristoro e teneva pulita la zona. E' stata concessa la casetta, ma deve esser mobile senza servizi né parcheggi. Tale progetto è stato quindi abbandonato. Si è quindi con l'aiuto Comunità di Valle portata avanti una trattativa per avere 5 ettari di area boscata di 5 ettari dei bacini montani per un recupero di territorio a prato per passeggiate e uso agricolo. In In tale area ci sono i magazzini dei bacini montani, i quali trattengono i legname presente e sposteranno i magazzini vicino ai depuratori. Su tale area si potrà fare il chiosco e si avrà l'accesso dalle parti del ponte di Ronco a destra venendo da Canal San Bovo sulla strada che porta all'imbocco dell'area mineraria.
Connesso all'area mineraria ho potuto chiedere cosa se ne intende fare della stessa. La sindaca risponde che la Mineraria Trentina non ha più scavato, ma ha la concessione fino al 2014. La ditta a proposto di chiudere il tunnel con cemento, ma dalla provincia ci sono altre indicazioni per il ripristino. A fine concessione sarà la Provincia di Trento a scegliere cosa fare.
Grisotto Roberto è dubbioso sul fatto che ci sia la sicurezza della strada di cui si propone l'accesso. E' presente una frana sopra la strada e un divieto d'accesso alla stessa vista la pericolosità.La sindaca risponde che il divieto c'è anche sull'attuale accesso ai depuratori anche se sbiadito. Il divieto sulla strada alla destra del ponte di Ronco comunque rimarrà. Diana esterna i suoi dubbi circa lo spostamento dei bacini montani in zona depuratori. I bagni che il Comune ha fatto sono stati lasciati in tale stato perchè sono abusivi, in quanto l'area ove sono stati costruiti in area Rossa. Pio fa presente che ci sarà una Provincia da cui dipendono i bacini montani non sono Dio, mentre Diana ribadisce i suoi dubbi sul progetto.
Renato Fabbris chiede se l'area di interesse dei bacini montani è sempre stata così ampia e Michele Zortea crede che il confine si è spostata in alto.Lo stesso chiede se sono soldi buttati i 40 mila euro ricevuti attraverso la Comununità di valle. La sindaca mette in luce che i vincoli proteggono l'area ontaneti. La sindaca fa presente che l'area anche vicino dei depuratori è di competenza dei bacini montani e quindi il comune a poca voce. Il progetto ontaneti è protetto da vincoli e non verrà toccato. La mappa afferma la sindaca che l'area dedicata ai bacini montani è consistente. La stessa capisce Diana ma è così.
Rattin Giovanni interviene per chiarire che il progetto va dalla Vallonga all'ultima briglia del Lozen. L'accesso è dall'altra parte rispetto ad ora. Spera che vada in porto il progetto che darebbe nuovo prato. Lo stesso poi chiede che lumi sulla viabilità che potrebbe vedere un collegamento attraverso la strada forestale per collegare Calaita a San Martino.
Diana chiede di chiarire la destinazione dell'area soggetta a bonifica sul Vanoi. La sindaca parla di prato e agricolo.
Rattin Luigi chiede se si è pensato a fare una ciclabile in zona. La risponde di no perchè ci vogliono troppi soldi.
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