Venerdì alle ore 20 alle Sieghe di Imer si è tenuto l'incontro elettorale della Lega Nord Trentino davanti a 10 persone. Un numero esiguo di persone ma tenendo conto il maltempo e il fatto che la Lega Nord in Primiero è poco sentita un risultato brutto ma non drammatico.
Un'occasione persa per la popolazione del Primiero Vanoi per confrontarsi coi candidati alla carica di consigliere Martina Loss(Fietta), Gianni Festini e il candidato presidente Maurizio Fugatti. E' stato un incontro che a discorsi ha contrapposto momenti ludici col prestigiatore Dodo quasi a voler sottolineare che si esistono la differenza della politica leghista.
La diversità non sta nella presenza del prestigiatore dopo, ma nel fatto che i candidati si sono dimostrati non dei prestigiatori ma delle persone concrete. L'incontro è iniziato con i ringraziamenti a nome della candidata Martina Loss che ha ringraziato introducendo Maurizio Fugatti e Gianni Festini. A fatto presente che la Lega Nord non vuole fare promesse ma proposte concrete.
Si è partiti con un'analisi della situazione che si ritiene sia peggiorata e si addossa la colpa di ciò a un Marco Depaoli che non ha inciso. Si è poi lasciato la parola a Maurizio Fugatti per illustrare la coalizione e alcune proposte.
Prendendo la parola Maurizio Fugatti ha voluto ringraziare i presenti per il fatto partecipare ad uno degli incontri della campagna elettorale che si conduce in modo classico. Lui è il presidente della coalizione che vede la Lega Nord alleata dei Cattolici Europei Uniti.
Rispetto alla precedente tornata elettorale la situazione è più grave e quindi sebbene il programma tecnico/istituzionale precedente viene riproposto vengono date altre priorità. Tanti programmi tra i quali di Ugo Rossi e Diego Mosna prendono spunto dal programma dal programma della Lega Nord di 5 anni fa. Esso riprendeva questi temi:
- no alle Comunità di Valle;
- stop alle società controllate della provincia;
- si Valdastico;
- no Metroland;
- stop burocrazia uffici provinciali;
Il Trentino sebbene ha l'autonomia non è più zona di attrazione. Il dato della disoccupazione reale è del 29% e il tasso di emigrazione è aumentato de 35% e ciò è segno di debolezza del sistema Trentino. Il dato ufficiale del 25% è dovuto all'utilizzo del dato aggregato regionale che viene abbellito dai migliori risultati di Bolzano. Entrambi i candidati Diego Mosna e Rossi non hanno nel programma azioni per combattere la disoccupazione, ma mentre Mosna non ha nessuna analisi Rossi non poteva non sapere. Va invece analizzata la problematica e chiedersi perchè Bolzano a migliori risultati.
Si deve tornare a ricostruire il rapporto tra scuola e lavoro e in ciò siamo 15 anni indietro rispetto a Bolzano. Vanno valorizzati gli istituti professionali e tecnici prevedendo anche per i professionali i 5 anni per poter dare accesso l'Università.
Si deve abbattere poi del 25% il costo di lavoro mettendo 6000 euro all'anno a persona (500 euro al mese) creando in tal modo 5000 posti di lavoro. Ovviamente l'abbattimento è per tutte le aziende e non come capita ora solo per qualche grande azienda. Per far ciò si deve mettere sul piatto 30 milioni euro all'anno ma le risorse non sono complicate da trovare visto che l'assessorato di Lia Beltrami ha dato 8 milioni per la solidarietà internazionale e 200000 euro per il Mozambico. Ma non solo da ciò si posso prendere le risorse visto che va valutata bene la costruzione del NOT a 500 metri dal Santa chiara che si abbatterà per una spesa 160 milioni + IVA e ci sono alte poste da valutare come i 110 milioni spesi per il Mart. Che le risorse si posso trovare la delibera di settembre 2013 della giunta provinciale che ha messo sul piatto 30 milioni per l'edilizia e 10 milioni per le famiglie. Non è poi da sottovalutare l'accantonamento di 160 milioni fatto da Pacher per la futura giunta.
Si deve però guardare però anche agli anziani che non arrivano a fine mese e che vede in 50000 casi di pensioni di anzianità con una media di assegno di 500 euro. Si deve arrivare a garantire un reddito dignitoso di 1000 euro a tutti i pensionati attraverso accordi con l'INPS.
Altre cose vanno fatte:- eliminare Imu su prima casa e attività produttive;
- no bollo auto;
- più sicurezza nei paesi e nelle Valli.
A cosa serve l'autonomia se non migliora la vita ad imprese e cittadini?
Fugatti si toglie poi un sassolino dalla scarpa. Il governo attuale ha in programma un taglio di 150 milioni di euro e se fosse stato fatto da un governo di centrodestra sarebbe stato crocefisso. Ciò significa che la delegazione di parlamenti di sinistra non è riuscita a rappresentare gli interessi trentini, mentre la destra ha saputo con Calderoli e Tremonti portare a casa l'Accordo di Milano.
La situazione dei barconi degli immigrati degli ultimi giorni porta, nella drammaticità della situazione, a dire che Maroni attraverso la politica dei respingimenti era nel giusto. Il Movimento 5 Stelle con l'emendamento per la cancellazione del reato di clandestinità ha dimostrato esser di sinistra. Si deve movimentare l'elettorato della Lega Nord per recuperare gli elettori che hanno votato anche il Movimento 5 Stelle per protesta verso gli errori passati.
Gianni Festini parte dal non volere portare avanti l'omogenizzazione che l'attuale maggioranza fa nei confronti delle valli. Vanno mantenute le specialità di valle a cui far seguire le scuole professionali adeguate. La formazione professionale deve arrivare alla maturità che fa accedere all'Università. Questo per evitare che per sfruttare le competenze e aggiornarsi si debba lasciare il paese.
Altri temi da tenere in considerazione la viabilità e il settore trasporti e la gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda il rifiuto deve attraverso una gestione intelligente trasformato in opportunità.
Maurizio Fugatti deve andare ad un altro incontro ad Ospedaletto tenuto dagli alleati e quindi chiede se ci sono domande. A lui chiedo come mai non sono andati con Forza Trentino. Si è messo in luce come da aprile a Progetto Trentino ma le porte sono sempre state sbarrate. Alla fine anche con Forza Trentino non ci state le condizioni e quindi si è deciso di andare da soli.
E' ora l'ora di Martina Loss che dal Tesino fa delle proposte più sul territorio del Primiero Vanoi. La prima proposta parte dal territorio delle Pale San Martino e Lagorai i quali sono i gioielli del nostro territorio. Si ha una visione di rispetto per tali luoghi ma non immobilismo volendo riportare le azione umane di cura della montagna.
Si parla anche della gestione dei rifiuti che col centrosinistra a portato in Primiero rifiuti da altre valli. Si propone una nuova tecnologia quella dell'autoclave che permettere, anche da rifiuto indifferenziato, di ottenere diversi prodotti: energia elettrica e termica, gas naturale, petrolio, metalli. Tutto questo senza inquinare e senza doverci mettere risorse visto che ci sarebbe finanziamento privato. Ci sarebbe poi una divisione di utili.
Il turismo deve ripartire da un parco amico che guarda all'equilibrato sviluppo come ad esempio l'allargamento dell'esperienza delle bici sui sentieri della Tognola.
La viabilità va migliorata, ma oramai i tunnel per la Val di Fassa e Valsugana sono opere da libro dei sogni. Anche la funicolare non trova il sostegno Lega Nord in quanto per la stessa andrebbe prima risolta la situazione delle funivie in deficit e non aprire nuovi impianti in rosso. Il bando sospeso non risolve il problema degli impianti in rosso. Si deve puntare su un turismo di qualità che punti sulla cultura e sulle professionalità della montagna.
Si devono riscoprire le attività tradizionali e basarsi sulle capacità della valle. Vanno valorizzati i prodotti del luogo anche con un marchio. Va riscoperto la lavorazione del legno in chiave eco-sostenibile. Va inoltre fatta una formazione locale basata sulle capacità del territorio e le sue richieste.
Per quanto la sanità e politiche sociali va previsto un pronto soccorso di valle. Vanno inoltre messi prima i trentini nelle politiche sociali (ITEA, etc..). Gli anziani non vanno emarginati ma valorizzati come forza attiva.
Serve inoltre effettuata una corretta la pianificazione urbanistica per migliorare anche la viabilità.
La provincia deve chiedere la competenza sulle forze armate per razionalizzare e togliere le sovrapposizioni dei troppi corpi ora presenti.
Si è poi approfondire altri temi coi candidati. Con Martina Loss si è potuto approfondire il discorso del Broccon in zona Vanoi sul quale molte interrogazioni sul tema. E' un opera che va completata.
p align="justify"> Va aperta la strada alle gestioni associate ma non per il tramite della Comunità di Valle. Nel lungo termine ci può essere il Comune Unico.Il NOT che prevede di radere tutto e spostare di 500 metri non è la scelta giusta ma si deve andare verso strutture locali. Sul punto Festini parla del Not come opera assurda.
Con lo stesso Gianni Festini si parla della tecnologia dell'autoclave che andrebbe fatta in 11 ambiti. Con la stessa e la la tecnologia P2P si può rigenerare petrolio. Tale tecnologia lavora 600 gradi e non produce combustione.
Con Gianni si è poi passati a parlare di cosa fare anche in merito agli impianti. Serve una pianificazione di lungo termine sullo sviluppo di valle. No comunque a ripiani e la politica che salva imprese che non hanno futuro.
Con Martina si è tornati sulle grandi opere tra cui il Tunnel del Brennero che è importante per il trasporto ma che in passato ci sono state ipotesi fuori dalla realtà. Vanno create fermate a Trento e Bolzano in modo che per far in modo che il settore passeggeri possa essere attratto da una politica turistica fatta dagli operatori e non da Trentino Sviluppo. Un Tunnel del Brennero ben studiato può essere ricchezza.
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