Il tema dell'infrastrutture è un tema importante non solo per gli appalti che i lavori collegati generano ma anche e sopratutto perchè rivelano il tipo di sviluppo che si vuole.
Una delle infrastrutture sulla bocca di tutti per l'attualità e che fa sicuramente discutere è il collegamento collegamento San Martino Rolle. Un'opere che dai bandi che si sono susseguiti mette in campo 40 milioni di euro di investimenti e che viene sostenuta anche dall'UPT. Una riflessione sul punto meriterebbe maggiore riflessione visto che l'opera non potrà essere il toccasana degli attuali impianti di risalita che sono in difficoltà. Non si può inoltre sostenere che è un'opera di indubbia sostenibilità economica e ci si chiedere dove si trovano le risorse per l'investimento, chi coprirà le perdite eventuali e che ruolo avrà l'investimento privato. Se poi si vuole metterla sul discorso della mobilità alternativa con totale accollo pubblico meglio si sarebbe fatto partendo dal fondovalle per arrivare a San Martino. Da un punto di vista turistico si deve poi rispondere alla domanda di come si inserisce tale opera in un turismo, che si vuole portare avanti con una riforma delle APT, e incardinato sulla qualità e sullo sfruttamento del riconoscimento Unessco delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità visto che sebbene si sia limitato l'impatto ambientale non sarà minimo.
Si prevede poi di migliorare la viabilità interna ma non si si danno idee su quali opere si vuole portare avanti e di come si deciderà internamente la priorità delle stesse.
Un'opera sicuramente che si parla da molto tempo, presente nei progetti UPT, è il progetto di fondovia tra San Martino e Calaita che sicuramente qualificherebbe le zone. Va valuta nella sostenibilità economica e ambientale perchè sebbene se ne parli da molto tempo nulla di concreto è emerso.
Prendendo l'assist della fondovia andiamo in Vanoi e l'opera che nel programma UPT è sicuramente la più importante è la messa in sicurezza del strada del Broccon. Un'opera in parte appaltata che va a singhiozzo anche per i fallimenti delle aziende applatanti. E' importante non solo come viabilità ma come fattore di sviluppo del Vanoi che potrebbe se resa sicura e con apertura certa tutto l'anno un volano turistico per il Vanoi potendo sfruttare anche gli impianti turistici del Broccon.
Altra questione molto importante è l'accesso dal Veneto del Primiero che sebbene ha visto molte opere di migliroamento aspetta la realizzazione, in collaborazione col Veneto, della galleria Ponte Serra-Ponte Oltra per mettere totalmente in sicurezza e dando così una viabilità anche più veloce.
Le infrastrutture non solo stradali ma tecnologici e l'UPT vuole andare avanti con progetto della fibra ottica nelle case, scuole. aziende per dare servizi innovativi. Si aprirebbero con tale tecnologia anche la possibilità di una nuova linfa competitiva anche in settori ad alta tecnologia che potrebbero dare lavoro anche da noi. Vanno però fatte le cose per bene per evitare i ricorsi come quello degli altri operatori nel settore della banda larga verso la scelta di Telecom Italia presso la commissione Europea.
Molte opere da portare avanti con risorse calanti e molto tempo potrebbe passare nella realizzazione. Si sarebbe apprezzato se ci fosse stato un'idea da dove prendere le risorse e con una tempistica delle stesse. Certo è difficile da fare ma dava un idea. Sarebbe bastato anche il criterio che si intendeva seguire nella scelta della priorità delle opere perchè ciò avrebbe dato un idea più chiara dello sviluppo che si vuole dare. Si deve dire che il Vanoi va tenuto più in considerazione e non deve sempre esser l'ultima ruota del Primiero.
Il collegamento di Rolle e San Martino prende 40 milioni di euro e ci si deve chiedere da che capitolo le risorse andranno prese e se è realmente prioritario in una situazione confusa dell'impianti e in generale della nostra zona e del Trentino tutto.
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