Come altri candidati di cui ho già parlato anche Marino Simoni a scelto le Fiere d'Autunno per il contatto con la gente. Un contatto che lui ha costantemente essendo sindaco di Transacqua e presidente del Consorzio dei Comuni. Una persona che tocca con mano i problemi della gente. Si può fare con lui un discorso a tutto campo.
Comunità di Valle. Lui parte non parlando di Comunità di Valle ma aggregazioni tra Comuni alle quali è favorevole. E' ovvio che l'attuale assetto con le Comunità non va bene e ciò viene rafforzato quando va al nocciolo del problema. Infatti lui va a toccare il tema della dimensione dei comuni e vedrebbe bene tre aggregazioni: Sovrapieve, Sottopieve, Canal San Bovo.
Vanoi. Parte dal discorso dei tunnel che se non vede bene il Tunnel con Fiemme e Fassa e di tutt'altro avviso su quello della Valsugana. Ovvio serve a partecipazione del territorio dai suoi cittadini al consiglio comunale oltre che fare i conti con le risorse.
Parlando di viabilità col Broccon mette in luce che è una questione di sopravvivenza e non è contrario ad un suo miglioramento. Anzi nel campo turistico apre alle aree sciabili nel Vanoi come collegamento da San Martino al Broccon passando per la Tognola. E' conscio delle norme del Parco che bloccano tale progetto ma va cambiato.
Le strade forestali vanno sgravate da vincoli per un utilizzo turistico anche delle malghe. Si è parlato poi anche di progetti per il Lozen e Calaita.
Sugli impianti mette in luce che i privati hanno fatto la loro parte e parla di un ingresso di ACSM come socio. La funicolare è un punto di incontro tra i privati e va sostenuto.
Reddito di garanzia. Sul fatto del reddito di garanzia parla di darlo ai trentini per un Trentino garantista. Poi però lo lega ad un discorso più ampio come anche la disoccupazione e in tal ambito fa un discorso interessante. Chi può lavorare e prende assegno pubblico di qualunque tipo deve esser impiegato per il bene della comunità (es. Azione 19, etc..).
Aiuti alle imprese. In questo campo si parte dal settore edile parlando di abolizione della Legge Gilmozzi che ha creato situazioni strane secondo nei comuni turistici.
Si parla di un abbattimento dei costi dell'energia alle imprese prendendo le risorse dal 50% degli utili prodotti dalle derivazioni idroelettriche. Si prevede inoltre la liberalizzazione del DMV cancellando questa previsione messa a tutela dei fiumi.
Serve una semplificazione delle regole per le imprese e i cittadini. In questo ultimo caso si deve valorizzare i centri storici anche con meno vincoli alla ristrutturazione dei centri storici, ovviamente no per il patrimonio di pregio.
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