Venerdì 4 ottobre 2013 ore 20.30 presso le Sieghe di Imer, alla presenza di una cinquantina di persone, il candidato per il Primiero del PATT Marco Toffol ha presentato se stesso e il PATT ai cittadini. Erano presente alcuni amministratori tra i quali il presidente delle Comunità di Valle Trotter Cristiano e la sindaca di Canal San Bovo Mariuccia Cemin.
Dopo i ringraziamenti per la numerosa presenza della cittadinanza in un momento di lontananza dei cittadini dalla politica ha provato a spiegare tale interesse. Ha cercato di motivare la presenza di numerose persone con un riconoscimento del diverso modo di fare politica del PATT lontano dagli interessi personali e dal lavoro svolto dalla coalizione, dal partito, della sezione di Primiero.
Un partito il PATT che vanta una lunga storia (60 anni) senza cambiare mai simboli e modo di comportarsi e che può guardare al futuro in quanto conosce il passato che è condizione per avere diritto al futuro. Un partito questo che da stabilità in un mondo che non da certezze, ma che è aperto alle riforme che servono. Le alternative ci sono ma sono di squallore ideologico o bloccate su interessi personali.
Il candidato presidente Ugo Rossi è a capo di 7 forze politiche e nel suo carattere ha concretezza senza promesse irrealizzabili come sull'IRAP. Apre semmai ad una riduzione di tale tassa attraverso attraverso una forma di governo economico più razionale.
Spesso nel dibattito politico si parla di decisionismo come scelta per velocizzare le scelte. Per parlare di tale tema si parla dell'imprenditore che vuole fare scelte veloci passando sopra qualsiasi confronto con le persone, gruppi, etc.. Ugo Rossi vuole scelte veloci ma rispettando il dialogo, le normative e il quadro democratico. Ovvio il riferimento a Mosna al quale poi si mette in luce come avere successo in settori diversi non è garanzia di successo nella politica. Ugo Rossi ha dalla sua anche il fatto avere una vicinanza al Primiero e conoscere i nostri problemi.
La lista del PATT è una vita variegata più vicina ad una lista civica. Marco Toffol mette tra le sue carte anche l'esser vicino al presidente e con l'appartenenza politica ad una realtà che che si mossa da tempo sui programmi e poi sulle persone. Alcuni punti posso ancora trovare discussione e del programma ora si parlerà:
- Imprese trentine e prodotti trentini.
- I giovani.
- Turismo.
- Territorio.
- Comunità di Valle.
- L'Euregio.
- Sostegno al volontariato e all'associazionismo.
- Infrastrutture.
Il sostegno del PATT è un sostegno alla stabilità per andare avanti e avrebbe un occhio di riguardo al Primiero per il rapporto di Ugo Rossi col Primiero e col candidato Marco Toffol. E stata dopo l'ora della presentazione dei candidati. Gli stessi hanno fatto un breve intervento. Gli intervenuti sono stati:
Dibattito. Marco Toffol è il primo interlocutore che risponde ad una domanda di Daniele Gubert circa le accuse di voler gestire il rapporto con tra cittadino e l'amministratore provinciale in modo familistico e vecchio stile. A queste accuse Marco Toffol mette in luce come un rapporto di conoscenza reale, non per ricreare modelli passati, non è negativo. Un rappresentante vicino al Presidente può portare meglio le istanze del territorio senza voler con ciò scadere in logiche di appartenenza.
Lo stesso Toffol risponde inoltre a Gubert circa la politica di privilegiare i rapporti Nord/Sud del Brennero al Veneto. In risposta lo stesso fa riferimento al fatto che il rapporto con Feltre è buono e di collaborazione. Non esistono difficoltà nei rapporti commerciali con la provincia di Belluno e col Veneto. Esistono ottimo rapporto col Movimento Autonomia Belluno in ottica di un'autonomia dei questa provincia. Logiche economiche però portano a privilegiare i rapporti Nord-Sud del Brennero in quanto porta maggiori vantaggi per uscire della crisi rispetto a quelli con il Piave.
Su mia sollecitazione Michela Avanzo affronta il tema del Broccon di cui conosce i problemi essendo lei stata insegnante a Transacqua e usando tale strada. Questo problema non verrà dimenticato e gli amministratori locali del Comune sono invitati a sollecitare il referente. Si può fare sempre di più anche nella sponda del Vanoi anche se la manutenzione non è mai mancata. Certo ci si deve scontare con il calo delle risorse.
Su sollecitazione dal pubblico Michele Dallapiccola tratta la questione del miglioramento della SS47 e del suo raddoppio. Per quanto riguarda il tratto Borgo Valsugana e Veneto il costo ammonterebbe a 200-300 milioni di Euro. Il tunnel di Tenna costerebbe addirittura 500 milioni euro . E pura utopia il raddoppio della Valsugana. Il tunnel Mori/Arco atteso per dare risposta alla mobilità turistica costa in proporzione 200-300 milioni di Euro. Si sta ragionando sulla Valsugana a pedaggio e sulla Valdastico, ma l'obbiettivo è da liberarsi dal traffico. Il capitolo strade nel bilancio ammonta a 100 milioni euro e non si posso fare promosse di grandi opere. Si potrebbero contrarre altri debiti visto che i debiti ammontano a 2 miliardi euro. Il PIL è di 16,5 miliardi euro e altri debiti si potrebbero fare, ma esistono problemi dovuti ai rapporti con Roma e la definizione dei contributi regionali al debito statale che impattano sui 9/10 di tasse. I 9/10 inoltre dipendono dal PIL Trentino che va incrementato altrimenti diminuiscono. L'accordo di Milano ha visto sblocco della posta variabile di 4,5 miliardi euro in 8 anni a fronte di trasferimenti allo stato di 500 milioni. Dopo il 2017 non si avranno introiti dalla posta variabile ma si dovrà pagare 500 milioni euro. Questo porterà ad una spending review di 200 milioni di euro in 3 anni.Per questo prioritario è il TEN1 per il raddoppio della Ferrovia del Brennero del quale allo stato si è proceduto al tunnel di base di esplorazione. Attualmente sul Brennero passano 27 coppie di treni lentamente. Si vuole incentivare il trasporto ferroviario attraverso due Roll all'Isola della Scala ritenendo tale sistema di trasporto più salutare rendendo competitivo anche attraverso pedaggi stradali più alti.
Kaswalder Walter torna sul bilancio della Provincia di Trento. Il bilancio della stessa nel 2010 era di 4,7 miliardi di euro e oggi si attesta di 4,5 miliardi. Dal 2017 mancheranno 500 milioni. In un contesto di risorse calanti si è avuto una diminuzione di risorse dei comuni. Dal 2017 il prof. Cerea parla di una riduzione di 1 miliardo di Euro. Nel 2011 c'erano 2,111 miliardi di euro di debiti e non si ritiene di fare altri debiti che poi impatterebbero sull'economia. Si deve quindi procedere per progetti strategici. Si deve dare seguito alla viabilità tra Mori/ARCO per dare una risposta alla viabilità dell'Alto Garda che contribuisce molto al PIL Trentino.
Sulle Comunità di Valle Kaswalder fa presente i molti enti presenti per una popolazione di 500 mila abitanti che drenano molte risorse. Il comune è l'ente più vicino al cittadino e ritiene un errore un ente politico intermedio che a suo avviso doveva esser tecnico per studi che richiedono risorse sovracomunali affiancato da una conferenza dei sindaci. Quest'ente poteva gestire anche i servizi sovracomunali. Difficile motivare la scelta delle Comunità di Valle. . L'accordo di Milano ha ridotto le risorse e i 9/10 dipendono dall'andamento dell'economia. Sarà necessario modificare la macchina amministrativa e burocratica per creare un fondo di rotazione per aiutare le imprese e abbassare la tassazione per far funzionare il Trentino.
Il sindaco di Canal San Bovo pone una prospettiva diversa circa la presenza di quattro candidati nella coalizione di centrosinistra e con circa 5000 voti disponibili in Primiero nessuno a chance di entrare in consiglio. Il fatto che manchi una persona di sintesi nella coalizione nel Primiero ha fatto fuoriuscire dalla stessa la sindaca. A livello provinciale è stato fatto notare che non si ha l'attenzione che si riservano a zone come Fondo perchè manca una persona del luogo che conti. Il Primiero a espresso raramente un consigliere provinciale e anche quando la fatto (il riferimento a Depaoli a mio avviso si sottende) ha contato poco.
Kaswalder risponde invitando tutti a votare Marco Toffol. Lo stesso si inserisce nel tema parlando di opportunità perse per la mancanza di unione e partecipazione di cittadini alle alle istituzioni. Si augura che la campagna delle elezioni provinciali portti ad una svolta. Fa notare che la divisione si vede nella gestione del territorio parlando di auspicabile piano territoriale d'ambito o in modo nostalgico tornare al PUP.
Michele Dallapiccola invece nella risposta è più pratico e parla di circa 250000 voti utili e della frammentazione del panorama politico. Paradossalmente questa situazione abbassa i voti necessari: potrebbero bastare 475 voti. Essendo che esistono 4 candidati di centrosinistra con circa 1000 voti papabili a testa con buona probabilità di farcela. Fa presente poi che sono elezioni provinciali e si deve esser disposti a viaggiare e prendere voti da più zone. E' con questa strategia che alla precedente turnata Marco Depaoli ce la fece.
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