Il settore della caccia ha visto sempre più la gestione fatta dalle associazioni dei cacciatori e ciò va cambiato per far in modo i cittadini (residenti e turisti) possano beneficiare di un ambiente naturale, sicuro e ricco di occasioni di conoscenza, per non finire con il convincersi che la natura sia quella impagliata nelle sale del MUSE.
Per ottenere tare obbiettivo, per il Movimento 5 Stelle Trentino, si deve ritornare ad una gestione e sorveglianza pubblica dell'attività venatoria anche ripensando la funzione del Comuitato faunistico.
Non solo però gestione bensì un cambiamento di come la caccia viene svolta partendo dalle giornate di caccia che si vuole ridurre a tre settimanali fisse escludendo la domenica.
Altro cambiamento è eliminazione del permesso di transito sulle strade forestali ai cacciatori che vede quest'ultimi godere di permessi (in virtù di un interesse superiore) che gli altri cittadini non possono godere.
Si deve vietare la caccia delle specie a rischio o nei periodi di precipitazioni nevose oltre che nelle aree protette e nelle aree di riproduzione. In tal modo si vuole evitare maggiori effetti dannosi della caccia.
Non si deve inoltre tramandare la caccia nelle nuove generazioni ed è per questo che si vuole prevedere il divieto ai minori di accompagnare i cacciatori.
L'utilizzo del sistema delle fototrappole per la sorveglianza e la denuncia degli atti di bracconaggio va implementato in modo che le regole venga fatti anche a chi caccia di frodo.
Non si può che esser d'accordo con tali proposte anche se si deve valutare come finanziare tale cambiamento e le relative azioni. Certamente è un tema che va affrontato anche se esistono potenti lobby.
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