Il rifiuto deve esser visto sempre meno come rifiuto ma come risorse e in tal solco il Movimento 5 Stelle Trentino si muove. La strategia da addottare nella gestione è definita delle 4R: Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero.
Oggi 65.000 tonnellate annue di rifiuto secco indifferenziato e si vuole ridurlo del 50% attraverso l'applicazione integrale della Normativa Comunitaria e Nazionale partendo da una minor produzione prima che dell'eventuale trattamento.
Per ridurre la produzione a monte (come imballaggi inutili o difficilmente riciclabili) e promuovere nuovi modelli di consumo (scoraggiare l’uso e getta) si deve sensibilizzare la collettività al fine di diffondere una presa di coscienza sul grave problema dei rifiuti.
Si deve inoltre evitare la logica dell'usa e getta promuovendo il riuso (vuoto a rendere per esempio) e la riparazione degli oggetti altrimenti destinati a diventare rifiuti.
Anche qual'ora il bene non sia più riutilizzabile si deve andare verso un rispettoso trattamento dei rifiuti programmando impianti di riciclo e compostaggio ed ottimizzare la differenziata porta a porta, sistema di raccolta da estendere a tutta la provincia introducendo contestualmente la tariffa puntuale entro il dicembre 2014.
In caso di non possibilità di riciclo prima di smaltire il rifiuto rimanente in piccole discariche di servizio, stabilizzare a freddo l’indifferenziato dopo aver recuperato da esso ulteriori materiali riciclabili da re immettere nel ciclo produttivo. Investire in ricerca e tecnologia per il recupero e il riciclo della frazione indifferenziata favorendo la creazione di nuova occupazione.
Qualsiasi trattamento dei rifiuti si scelga deve esser fatto un modo trasparente e legale. Per far ciò si deve coinvolgerecoinvolgere le associazioni e i cittadini nell’elaborazione dei piani di gestione e dei programmi di prevenzione dei rifiuti e garantire la separazione di governance tra chi raccoglie i rifiuti e chi gestisce impianti di trattamento e smaltimento per evitare conflitti di interessi che disincentivino la quantità e qualità di raccolta differenziata.
Nel trattamento va esclusa qualsiasi tecnologia che utilizzi la combustione e l’incenerimento per bruciare rifiuti e produrre energia, compresa la trasformazione dei due cementifici di Sarche e Varone di Riva in inceneritori di rifiuti solidi come previsto dal Decreto Clini del febbraio 2013, citato sia dal presidente Pacher che dall’assessore Gilmozzi come strumento interessante da inserire nel quarto aggiornamento del piano provinciale dei rifiuti.
Il modo di gestire così i rifiuti è condivisibile, ma richiede un sforzo di tutti anche delle aziende che progettano per rendere i beni sempre meno uso a getta. Anche la sensibilizzazione nelle scuola è ottima, perchè crea una diversa cultura del non spreco. Ma come si pensa di finanziare il tutto?
Introdurre la tariffa puntuale dal 2014 è un altro punto qualificante, ma che sia realmente puntuale. Perchè sia puntuale si deve andare verso una gestione a peso o a volume senza un minimo, ma i comuni e le varie municipalizzate sono pronte a cambiare?
Ho qualche perplessità invece sul non concedere l'utilizzo dei rifiuti per recupero energia in inceneritore, in quanto se ben dimensionato e controllato è un modo di chiudere il ciclo dei rifiuti essendo le discariche sempre più difficili da aprire. Si prevedono picche discariche per stabilizzare a freddo l'indifferenziato e di investire in tecnologia, ma pensando ai rifiuti pericolosi anche di origine sanitaria allo stato credo che l'incenerimento sia la via migliore.
A parte questo dubbio il finanziamento di questo cambiamento di paradigma in un contesto di risorse calanti qualche perplessità sulla realizzabilità di tutto me la pone.
Nessun commento:
Posta un commento