In questi anni l’agricoltura trentina si è trasformata in un reparto produttivo di livello industriale e seriale: hanno prevalso i concetti di monocoltura intensiva e di quantità.
Il Movimento 5 Stelle Trentino vuole riportare questo settore economico alla vocazione propria di un’agricoltura di montagna, che punta per sua natura alla diversificazione, alla qualità e all’eccellenza della produzione.
A tal fine si vuole promuovere le piccole aziende agricole che sviluppano prodotti qualitativamente elevati cambiando la politica provinciale che ha incentivato le grandi Cooperative a scapito della qualità e della responsabilità nella produzione.
Si vuole anche convertire la produzione verso quella biologica e/o biodinamica di tutte le aziende agricole trentine. Il Trentino dovrà gradualmente diventare un grande Distretto del biologico, appositamente normato e regolato da una legge provinciale che finora non ha mai visto la luce. Si deve investire sulle persone che operano nel settore agricolo in trentino incentivando (anche fiscalmente) le sole aziende che producono con il metodo biologico o biodinamico, o che si convertono a tali sistemi.
Va ricreato un forte collegamento tra agricoltura, ambiente e turismo, settori che possono e devono integrarsi nell’ottica di uno sviluppo economico sostenibile, rispettoso del fragile ambiente trentino, già provato da anni di cementificazione e saturo di strutture e infrastrutture.
Il legame territorio agricoltura e territorio va ricostruito facendo i conti con una realtà che è molto diversa dal passato.
C'è poi il discorso delle risorse che allo stato non sono preventivabili, ma ancora meno la risposta degli attori ad un cambiamento che richiede di cambiare a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento