Nell'importante settore della medicina del territorio il Movimento 5 Stelle del Trentino vuole apportare una vera rivoluzione. La rivoluzione inizia trasformando i medici di base e i pediatri di libera scelta in dipendenti dell'azienda sanitaria. Questo però potrebbe anche dei problemi in quanto l'accesso a tale ambito dovrebbe venire per concorso e richiederebbe un maggior impegno dell'azienda sanitaria nella gestione di tutto il sistema.
Viene inoltre prevista un incentivazione per l'associazionismo in modo che ci si possa specializzare e fornire un servizio che attraverso la collaborazione porti a poter usufruire di competenze anche specialistiche in ambulatorio e una presenza più estesa. Se guardiamo questa previsione e quella sopra sembra che vadano in direzioni diverse e non sono conciliabili. Se diventano dipendenti che serve l'incentivazione per l'associazionismo? Non dovrebbe l'azienda sanitaria gestire direttamente l'organizzazione?
I servizi di base devono esser capillari e questo è alla base del potenziamento che il Movimento 5 Stelle Trentino vuole portare avanti rendendo le prestazioni ambulatoriali obbligatorie sia in regime mutualistico che privatistico. Il fatto che si preveda il sistema privatistico apre una breccia sul fatto dell'imposta come unica forma di finanziamento.
Si vuole inoltre aumentare la conoscenza dei tumori aggiornando il registro provinciali fermo al 2006.
Aldilà di idee anche pregievoli si deve constatare che va beh valutata la coerenza con le risorse e l'impatto che un aumento di risorse al settore può avere. La riorganizzazione che si prevede è importante e come già sottolineato presenta qualche contraddizione. Si chiude inoltre con tale previsioni l'esperienza delle Comunità di Valle in tale settore attraverso la riduzione del grado di libertà delle stesse.
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