Il 7 luglio 2013 si è tenuta la chiaccherata con Alessandro Olivi presso il bar Genzianella di Fiera di Primiero. Un incontro questo organizzato da Enrico Turra (giovane del PD) e da da Giacobbe Zortea (presidente del Parco di Paneveggio Pale di San Martino). All'incontro era presente anche Vittorio Ducoli, direttore del Parco Paneveggio Pale San Martino.
Sebbene l'orario non felice, mezzogiorno, erano presenti una trentina di persone che hanno potuto discutere del futuro della Provincia di Trento e dell'appuntamento del 13 luglio 2013 delle primarie. Un appuntamento questo che arriva in un periodo ove, come detto dallo stato Olivi, le persone sono meno reattive ai temi politici. I partiti politici non hanno aiutato, con il tira e molla, a semplificare la vita di tale appuntamento visto che c'era chi voleva imporre il candidato agli altri. E' storico l'appuntamento perchè esce dal passato ove i partiti facevano la scelta del candidato senza coinvolgimento dei cittadini. I cittadini hanno veramente la parola essendo le primarie aperte senza dover necessariamente essere di sinistra, ma condividere il progetto che si vuole sostenere anche alle elezioni provinciali di ottobre. Un chiarimento questo necessario visto le contrastanti posizioni sul punto.
Una situazione difficile. Il rappresentante del PD, Olivi, prima di proseguire nei ragionamenti ha voluto ricordare che non ci può cullare sulle rendite di posizione e il Trentino non è la terra promessa. I prossimi anni, infatti, saranno molto difficili con una contrazione di risorse e si deve puntare su due linee fondamentali:
- la crescita economica;
- equità tra centro e periferia.
Il panorama politico. Il panorama politico vede le primarie come una partita importante, perchè con le divisioni e i personalismi nel centrodestra, che porterà alla scelta del presidente della Provincia di Trento. Nella corsa per la candidatura del centrosinistra a Presidente della Provincia i candidati che hanno chance sono tre: lui, Mauro Gilmozzi, Ugo Rossi.
Perchè votare lui. Questa è la domanda da un milione di dollari che Olivi ha cercato di rispondere nell'esposizione.
Il PD, in primis, è la principale forza politica anche in Trentino, ma non è solo questo il motivo. Olivi inoltre ha competenze maturate in un assessorato (industria, commercio, artigianato) sicuramente complesso e concreto. Il caso Wirkpool con 500 persone che chiedeva risposte è stato un bagno di realtà. Le esperienze amministrative, sebbene a valori forti, gli hanno conferito pragmatismo utile ad accettare soluzioni anche provenienti anche da destra.
Si sente inoltre il candidato più appropriato per parlare di lavoro essendosi sporcato le mani con tali temi.
Le primarie visti i tempi ristretti verteranno più sulle persone che sui temi.
Economia. Spesso si è parlato di una disoccupazione che ammonta alla metà di quella nazionale, ma noi non possiamo gioire. La disoccupazione anche se minima va aggredita partendo dal turismo. Vanno messe in campo politiche attive del lavoro. Non ci sono ricette sicuramente valide, ma vanno individuate le priorità.
Se Olivi deve indicare delle priorità nel suo pensiero si nota una discontinuità col passato: più che su strade va investito sulla coesione sociale.
La stratificazione burocratica. E' innegabile che c'è stata una stratificazione eccessiva dell'amministrazione e che va in parte rivista non rinnegando l'architettura provinciale, ma bensì tornando alla filosofia della riforma istituzionale che doveva essere la riforma della provincia: con il passaggio di reali settori provinciali ai territori. Questo perchè senza rinnegare il passato se il mondo cambia si deve cambiare.
Sebbene ci sia lealtà verso gli altri candidati spesso si sente dagli stessi una voglia di non cambiare rimanendo all'esiste: la politica delle pacche sulle spalle, del piazerot, dei cittadini che delegano. Non è questo in cui crede Olivi che anzi vuole il protagonismo della società per dare campo ad:
- innovazione;
- cambiamento;
- rottura di schemi;
Enrico Turra. Enrico Turra tocca il tema del turismo settore che è trainante anche del Primiero e di come si deva prendere spunto da Olivi. Infatti, si deve andare verso un punto unico turistico sul territorio. Questo deve portare ad evitare doppioni e divisioni e magari la fusione di APT e Parco in un unico soggetto turistico. Un soggetto unico perchè il turismo si deve proporre a livello europeo e mondiale.
Apt. Olivi prende lo spunto da Turra per parlare di promozione turistica che deve passare da un brand territoriale che deve vedere come promotrice solo Trentino Marketing, perchè altrimenti si sprecano risorse e si è troppo piccoli per proporsi singolarmente proficuamente.
A livello locale invece devono rimanere strutture snelle di supporto alla creazione di prodotto e di ospitalità.
Impianti San Martino e Passo Rolle. Sul tema degli impianti di San Martino Passo Rolle, sollecitato da me, Olivi ha messo in luce il dispiacere di vedere degradare la situazione. Nessuno può arrogarsi la possibilità di dire io l'avevo detto.
Per uscire da tale stato si deve prima ricostruire la proprietà attraverso Trentino Sviluppo, Provincia, operatori locali anche del privato. Il privato è il primo che deve crederci e tutti chi vuole investire in tale progetto va accolto, non si può fare gli schizzinosi.
Va poi cercato un gestore privato con competenze specifiche che se ne accolli la gestione. Tale gestore deve esser staccato dalla proprietà.
Vittorio Ducoli. Il turismo non può essere solo quello classico, ma deve basarsi anche sulle peculiarità locali con un piano di sviluppo territoriale delle zone periferiche. Esistono fondi europei PSR, FESR ma spesso è complicato agire visto le difficoltà burocratiche dovute anche da settori provinciali divisi per compartimenti stagni.
Olivi sottoscrive tutto e fa presente che si deve cambiare per non trovarsi a sbattere con un muro di difficoltà crescenti anche dovuto da un calo di risorse. Un calo di risorse che dovrebbe realisticamente essere di 550 milioni di euro.
Rapporti nella coalizione. I rapporti della coalizione sono buoni, ma si ritiene che non debba essere l'UPT a esprimere il candidato. Serve cambiamento, ma le primarie non devono diventare una guerra. Si condividono valori e molte cose assieme anche se esistono peculiarità. Si è concordato tra gli aspiranti candidati di riconoscere qualsiasi risultato esca e ci sarà sempre piena collaborazione. Non ci si aspetta da nessuna parte che dopo le primarie ci sarà guerra.
Terzo Statuto d'Autonomia. Il Terzo Statuto d'Autonomia è possibile e deve vertere sulla riscoperta della regione che va potenziata.
Nessun commento:
Posta un commento