L'11 giugno 2013 è stata emessa un'ordinanza la nr. 27/2013 di carattere sicuramente estivo. Sempre più spesso ci sono zone incolte vicino ai paesi che creano rischio di incendio e zecche oltre a non presentare bene il paese.
Una situazione questa che si è creata a causa dell'abbbandono delle attività tradizionali con avvicinamento del bosco ai paesi. Nell'ordinanza sono contenuti tutti i pesi ove il rischio incendio è di gravità maggiore vista la presenza di un numero maggiore di persone.
Tale ordinanza chiede di mantenere pulite le aree incolte per tutto il periodo estivo fino al 30 settembre ritenendo dopo tale data decaduti i rischio sopra esposti a causa dell'abbassamento della temperatura.
Altra data importante è il 10 luglio 2013 in quanto dopo la stessa verranno effettuati i controlli da parte del personale Servizio Tecnico comunale e dai custodi forestali. In caso di inadempienze da parte verrà avvertito il proprietario che deve provvedere entro 10 gg. In caso di ulteriore inadempienza provvederà il Comune direttamente o tramite terzi anche col supporto della Forza pubblica, se il caso lo richiede, addebitando tutto al proprietario.
Le sanzioni. La legge 689/81 capo 1 Sezione I e Sezione II la invito a leggere in quanto viene dato corpo alle sanzioni amministrative previste nell'ordinanza in quanto viene messo in luce i diritti e i modi di contestazione delle sanzione e altri aspetti delle stesse.
Considerazioni. Se tale ordinanza è un nuovo passo per la gestione del territorio può andare bene se applicata in modo uniforme nelle zone di validità della stessa. Perchè ciò avvenga servono che in ogni zona i controlli siano puntuali e rigorosi.
Se ciò non avverrà essendo anche il secondo anno che un tale ordinanza nel caso non applicata in modo rigoroso perderebbe forza e sarebbe inutile. Diventerebbe infatti uno sprono per la cittadinanza a tenere pulite le aree vicine al paese, per evitare il rimboschimento, che va a toccare solo i più deboli.
Inoltre come segnalato da qualche utente una rigorosa applicazione della stessa finirebbe per non centrare l'obbiettivo traducendosi in onere ulteriore per l'onesto. Ci si aspetta una rigorosa applicazione.
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