E' il 9 giugno e mancano pochi mesi alle elezioni provinciali di Trento e il centosinistra si avvicina alle promarie del 30 giugno acciaccato. Sembrava che quietato il PD, sebbene permangano iniziative personali, con espressione di una sola candidatura nella persona di Alessandro Olivi si potesse iniziare a costruire un progetto.
Per costruire si deve però guardare dentro di se, nel proprio partito e nella propria coalizione e apprezzo in tal senso la lettera di Mauro Ottobre apparsa sull'Adige dell'8 giugno 2013. Un analisi che parta dalla rinuncia di Alberto Pacher e di un segnale il suo non solo per chi mantiene cariche oltre ogni decenza, ma anche per segnalare lo stato di una coalizione tutt'altro che in salute. Una testimonianza quella di Pacher di come la politica deve esser al servizio della comunità e non un luogo ove esiste il potere fine a se stesso che arriva a congiurare contro le nostre virtù.
Non sembra però che tutti vogliono affrontare i problemi come Michele Dallapiccola dimostra nel pezzo recente, 7 giugno 2013, pubblicato sul sito del PATT.
E' vero politico o amministratore non ci si improvvisa, ma ci si diventa per spirito di servizio verso la comunità. Non deve in tal senso il fare politica essere vista come una professione ma come una perentisi momentanea di servizio.
Si parla di come ci siano segnali di non cambiamento come il miscuglio tra destra e sinistra in qualche schieramento quasi come un ritorno ad un passo di democristiana memoria. Non ho competenze politiche così affinate per poter valutare tale sottigliezze, ma se ciò è possibile vuol dire che la gente ha fiducia o le pare meglio una proposta di questo tipo.
Non è il solo attacco che da verso possibile avversari in quanto attacca anche l'impegno politico dei imprenditori riprendendo il caso di Silvio Berlusconi e associandolo a Diego Mosna. Forse l'attacco proviene dal fatto che il 10 marzo 2013 lo stesso sia intervenuto alla Manifestazione per l'Autonomia del 10 aprile 2013 di cui qui riporto il video.
Non è un impresa la Provincia credo che Mosna ne sia conscio, ma è pur vero che qualche cambiamento va fatto. Si taccia pure di grillismo in merito alla sollevazione del tema della mancata riduzione dei compensi dei consiglieri come gli stessi avevano promesso, ma cosa si è fatto per togliere il vento a tale sentimento? Nulla. Trovo poi singolare che si voglia demonizzare i politici che scendono i politica o che parlano di politica perchè anche loro hanno diritto di essere rapprensentati. C'era un detto nell'Inghilterra della nascita della rappresentanza in cui si rappresentanza, in cui si diceva nessuna tassa senza rappresentanza.
Credo che la lettura di Ottobre con la lettera di oggi sia più attenta e che ha un ottimismo sulle possibilità di riguadagnare il rapporto con gli abitanti del Trentino da parte della sua classe dirigente, ma serve coraggio. Non è con la demonizzazione di possibili avversari, ma con la proposta che riguadagnano gli elettori. Spiegare la proposta che si vuole fare agli elettori richiede più fatica; ma è un compito che Ugo Rossi sta facendo, sebbene il programma è ancora alla fase embrionale, attraverso anche il suo sito. Sono solo spunti quelli che vengono dati, ma a quali verrà dato spazio. In un mondo ove spesso altre cose prevalgono è ora di parlare di che futuro si vuole per il Trentino.
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