Le primarie del centrosinistra sembrano stiano andando in un fosco crinale. Previste per il 30 giugno non è detto che si terranno in tale data. Infatti l'UPT a chiesto di spostare il 114 luglio e farle a doppio turno nel caso nessun candidato raggiunga il 50%+1 dei votanti. Questo è condizione necessaria perchè l'UPT riconosca il risultato delle stesse e faccia partecipare il suo candidato Mauro Gilmozzi.
Questo però potrebbe far saltare tutto il format, per dirlo in termine televisivo, delle stesse e tutto può esser messo in considerazione. Anche la decisione del PD di partecipare con un solo candidato potrebbe non esser vista come coerente, in quanto con un doppio turno si poteva far partecipare tutti i candidati del PD essendo il primo turno una selezione dei due candidati migliori.
Il doppio turno potrebbe essere un regalo agli avversari sopratutto al Grisenti e al suo Progetto Trentino. Poi è difficile dire chi se ne avvantaggerà essendo tutti molto coperti e in qualche caso divisi.
A cosa servono i tempi supplementari verso le primarie? Non è all'occhio dell'elettore tollerabile quest'andazzo da supplementari per avvicinarsi alle primarie. Non si vede perchè si debba ancora aspettare che esigenze tecniche esiste o se sia questo un regalo all'UPT che si è mossa tardi col suo candidato Mauro Gilmozzi e alla quale si vuole garantire i tempi per esser competitiva.
Sembra però che i tempi supplementari, come paventato da qualche giornale, servano per trovare un candidato unitario. Un candidato unitario potrebbe ricompattare l'alleanza ma tradire l'elettore. Un elettore che vuole partecipare che vuole essere protagonista e non subire scelte altrui. Sarebbe tale caduta di stile del centrosinistra un perfetto autogol quello che se vuole vincere non deve fare. Certo è che il voto di Pergine e altri segnali devono fare riflettere: gli elettori non sono fessi e vogliono risposte. Attualmente è difficile sapere chi saprà darle.
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