L'autonomia è la facoltà di governarsi da attraverso un giudizio indipendente di giudizio, ma a volte serve anche una revisione di come ci si governa. E da questa considerazione che partono le idee del PATT e Ugo Rossi.
Non serve rivoluzioni all'autonomia trentina bensì miglioramenti per rispondere ad una realtà che cambia. In questo solco si vuole completare la riforma istituzionale per dare realmente potere al territorio.
Si rivendica la riforma istituzionale che ha portato alle Comunità di valle sia per delegare alle stesse le scelte politiche che le riguardano e all'altro per consentire ai piccoli comuni, cellula di democrazia e di partecipazione attiva per noi irrinunciabile, di affidare ad un contesto più alto la gestione di servizi per loro economicamente insostenibili. Su tale strada si vuole continuare adeguando la normativa per precisare meglio le funzioni e gli spazi di competenza di ogni Ente e per dare maggiore snellezza ai rapporti fra Istituzioni.
Anche l'apparato deve esser snellito per evitare un appesantimento di regole che rende prigionieri le nostre imprese e il nostro sistema sociale. Una situazione che crea sfiducia nei cittadini e imprese.
Bisogna che i controlli funzionino anche con l'aiuto di un utente responsabili senza creare appesantimenti burocratici.Nella pubblica amministrazione occorre valorizzare chi merita e saper rinnovare metodi e classe dirigente.
Considerazioni. Se sullo snellimento del settore pubblico per evitare appesantimenti su famiglie e imprese che merita approfondimenti e risorse non posso essere sulla stessa linea sulle Comunità di Valle.
I livelli di decisioni sono troppi e va fatta una scelta. Le Comunità di Valle non hanno brillato per la loro azione e anzi hanno visto spesso dimissioni di consiglieri e poche decisioni di reale portata. Non siamo all'inizio quindi non si può vantare il rodaggio di una riforma. Inoltre la vero ente di decisione oltre che alla Provincia è il Comune che è previsto dalla Costituzione mentre le Comunità no. Hanno quindi una forza modestissima e non possono incidere troppo sui Comuni visto che oltre non avere pari dignità non sono da tutti condivise. A mio avviso non ha senso tenerle.
La regione poi risulta un ente svuotato e non può rimanere solo come ente di raccordo tra le province, non sarebbe utile rivederlo e anche toglierlo come Durnwalder in passato aveva paventato?
Il Terzo Statuto viene spesso messo nella discussione dell'Autonomia, ma quando qualche proposta in merito? Quando si affronterà il tema statuto? Nelle parole del PATT sembra esserci voglia di miglioramenti ma quelle modifiche allo stesso?
Va anche rivisto l'uso delle aziende ed enti collegati alle Provincia Autonoma di Trento. Non si può pensare ad un proliferare di società e enti che spesso fanno cose sovrapponibili: il campo della ricerca è emblematico. In tal senso va rivista la spessa per far funzionare il sistema che va diminuita e sarebbe interessante vedere cosa si prevede per il miglioramento dell'autonomia e quali risorse si vuole impiegare. Il tema di quale autonomia è un tema caldo sul quale si vedranno le differenze tra blocchi politici.
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