Convocazione d'urgenza. Desidero prima di affrontare i temi del consiglio comunale ringraziare la sindaca Mariuccia Cemin per l'onesta intellettuale dimostrata nelle comunicazioni del sindaco in cui ha risposto al tema sollevato col mio post circa l'eccessivo uso della convocazione di urgenza. Ha riconosciuto con le sue parole la non esistenza in senso stretto dell'urgenza essendo la convocazione del consiglio pronta già da 15 giorni e che si sia ritenuto di utilizzarla, in quanto sebbene i temi da trattare erano sul tavolo da almeno tale periodo non erano pervenuti ancora tutti i documenti necessari a discutere il tema dell'Albergo diffuso. Per non perdere ulteriore tempo si è scelto in tal senso.
Studio di fattibilità Albergo Diffuso. Dopo aver sbrigato i punti più procedurali con la nomina di due scrutatori Orsigher Annamaria e Caser Andrea e l'approvazione senza osservazione del verbale della seduta precedente si è passati ad illustrare lo studio di fattibilità dell'Albergo Diffuso.
Questo progetto ha avuto una gestazione lunga in quanto è un eredità della precedente amministrazione Zortea che ha visto terminare i vari passaggi a gennaio 2013. Ora si passa alla realizzazione che verrà fatta dalla cooperativa Albergo Diffuso Scarl che si è già formata.
Dati ufficiali su questa tipologia ricettiva non ce ne sono e per gli stessi si deve fare riferimento all'associazione degli alberghi diffusi nazionale. Essi sono presenti in 14 regioni sopratutto nel centro italia e Sardegna anche se pure il Friuli ne può contare 10. Il caso del Friuli è particolare perchè ha vista la nascita negli anni post terremoto '76 tale tipologia come recupero di immobili distrutti che non erano utilizzati più come residenze dalla popolazione a scopo ricettivo. Almeno 61 gestori di tale tipologia vedono anche in futuro, sebbene la crisi economica, la possibilità di aumentare il giro d'affari. L'occupazione dei posti letto è elevato e si aggira sul 68%.
Sebbene esistano da 30 anni non sono ancora molto presenti al Nord Italia e totalmente assenti in Trentino ed ha prospettive di mercato interessanti sopratutto se ci si rivolge all'estero. Tale tipologia stravolge il concetto di ricettività perchè passa dall'albergo monolite ad una ricettività distribuita sul territorio con un blocco centrale che fornisce i servizi propri dell'albergo. Ovviamente sebbene distribuita la ricettività deve essere inserita in un arco ristretto (massimo 500 metri) in modo da poter accedere ai servizi del blocco centrale. Si prevede tale progetto per il Vanoi tra Cicona e Zortea.
La politica di sviluppo urbanistico e turistica è tale da ritenere il progetto coerente e quindi che lo stesso possa accedere al contributo a fondo perduto del 30%. Pure le Casse Rurali Valli del Primiero e Vanoi sono disponibili a concedere una linea di credito a lungo termine agevolata per tale progetto.
E subito da dire che i guadagni non sono stratosferici e che quindi tale entrata può essere un integrazione al reddito oltre che portare ad un recupero di patrimonio immobiliare che andrebbe perso. Inoltre tale nuova attività potrebbe esser uno stimolo per altre attività e far crescere così la comunità. Attualmente la cooperativa è formata da 7-8 soci che portano 80 posti letto. Il piano finanziario della cooperativa si basa su ciò e su 60 notti di occupazione per un prezzo di 30 euro promozionali. Il mercato a cui si punta è la media-alta gamma. Si presumo un prezzo intermedio tra i 25 euro e i 250 euro scostandosi almeno dal prezzo minimo. La coperativa p aprera ad altri soci che sicuramente arricchiscono l'offerta e ci si può porporre con maggiore forza sul mercato. Dopo questa presentazione a cura Ivo Rossi è stato il turno di Roberto Pezzato e Enrico Ferrari illustrare il campo archittettonico e urbanistico/paesaggistico con i richiami alla qualità e alla tradizione.
Ci sono però delle cose interessanti da approfondire. In primo luogo tale intervento non rientra nella legge Gilmozzi essendo nel campo ricettivo e non residenziale di seconda casa. Il PRG inoltre è adeguato per il progetto che si intende proporre e si recuperebbero edifici anche da un punto di vista energetico i quali attualmente sono di categoria G e si potrebbe portarli a categoria B+ o A con interventi che comunque ne rispettino la struttura.
Il comune ha un suo ruolo nel progetto essendo che lo stesso acquisterebbe e ristrutturerebbe l'edificio casa Spessot dal nome del proprietario con un intervento di 1 milione di euro al 100% finanziato dalla Provincia. Questo intervento di 1 milione è il contraltare di 2,4 milioni di investimenti della cooperativa.
Ovviamente chi prende il contributo al fondo perduto ha il vincolo di mantenere per 10 anni la struttura a destinazione ricettiva e altri vincoli potranno esser richiesti dalla cooperativa per una migliore programmazione. Certo è che la cooperativa esiste ma la promozione e commercializzazione dell'Abergo diffuso è tutta da scrivere.
La presa d'atto è stata approvata all'unanimità e resa immediatamente esecutiva.
Variazione PRG per caserma Vigili Fuoco/Croce Rossa e Albergo Diffuso.
Le richieste di variazione per l'Abergo diffuso sono essenzialmente prevedere un articolo 28bis che lo riconosca come tipologia a se la questa tipologia ricettiva in modo da bypassare la legge Gilmozzi. Inoltre si chiede di modificare la scheda di Casa Spessot per poter alzare l'edificio di 35 cm. A chiarimenti chiesti da Orsingher Annamaria si è messo in luce che tali previsioni non ostacolano i confinanti.Per la Caserma Vigili del Fuoco invece si deve fare un cambio di destinazione dell'area da agricola a pubblica utilità comprendendo sia l'area della che verrà ceduta per la caserma che ciò che rimarrà alla provincia. La cessione dovrebbe avvenire ad Aprile non essendoci problemi visto che si passa da un demanio ad un altro. Non sono gravate da uso civico quindi non ne serve lo sgravio.
Con l'unanimità si è proceduto ad approvare le variazioni al PRG. Si è data esecutività alle stesse.
Esame preliminare Casa Spessot. Il progetto preliminare di Casa Spessot è stato affrontato in consiglio essendo un progetto superiore a 300.000 euro. Esso prevede l'acquisto e la ristrutturazione dello stesso prevedendo i servizi centralizzati e alcuni posti letto. Questo per una cifra di 1.000.0000 di euro su delega provinciale che finanzia al 100% l'opera. E' stato approvato ad unanimità e gli è stata data immediata esecutività.
La variazione di bilancio. La variazione di bilancio ammonta a 374000 euro e in gran parte è formata dai canoni aggiuntivi Bim per 240.000 di cui 135.000 del 2012. Per il resto da avantzi ammistrazioni passati o vincolati e da budget.
Tralasciando le spese mino c'è un rafforzamento delle risorse per il recupero delle aree ecologiche che in qualche caso sono a livello pietoso. Per questo si prevede di passare a 150.000 per gli interventi in tal senso.
Vengono previsti inoltre 100.000 euro per la manutenzione strade sia per gli asfalti che per qualche muretto ceduto. Non si procede sulla frazione di Canal San Bovo con manutenzione in quanto si attende la conclusione del progetto di teleriscaldamento.
E' da rimarcare che ci sono risorse per 500000 euro per la caserma dei pompieri/crocerossa e 360000 euro ulteriori sono il contributo ricevuto da Croce Rossa. Si è diviso l'opera in due lotti funzionali e si farà il primo lotto con urgenza per poter consegnare il garages della Croce Rossa nei tempi pattutiti. Al 12/12 altrimenti dovrà esser restituito. Tale previsione blocca in pratica il bilancio per il futuro.
Per il secondo lotto funzionale comprendente le sedi di vigili del Fuoco e Croce Rossa verranno in un secondo momento realizzate attendendo le economie provenienti dalle altre caserme e il bando "targato Canal San Bovo" che verrà aperto in futuro.
Con voto unanime si è approvato il punto e data immediata esecutività.
Modifica regolamento acquedotto. Con questa modifica si porta in regolamento la possibilità già reale ma non regolamentata di avere una tariffa non domestica per l'utilizzo dell'acqua per orto e giardino in presenza di contatore dedicato allo scopo e l'assenza di fognatura. Con voto unanime si è proceduto all'approvazione.
Modifica delibera 56/2012 col cambio di terminologia da DIA a Scia e con effetti retroattivi dal 1/1/2013. Non ci sono cambiamenti sui diritti. Con voto unanime si procede ad approvazione.
Modifica regolamento invio convocazione e documentazione per sedute consiglio. Si prevede il cambiamento dell'invio passando all'email e in particolare alla PEC in modo di un invio più tempestivo e meno costoso del materiale. Al consigliere non provvisto di tali mezzi o in caso di problemi tecnici si può chiedere comunque l'invio per messo comunale. Si da approvazione con voto unanime e se ne da immediata esecutività per poter procedere già nel prossimo consiglio.
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