In data 21 febbraio 2013 ad ore 20 si è tenuto con il candidati Giorgio Tonini e Lorenzo Dellai, rispettivamente candidato Senato del PD e candidato alla Camera della Scelta Civica con Monti.
Giorgio Tonini è stato il primo a parlare essendo Dellai arrivato con un po' di ritardo. Ha voluto partire dal malessere che serpeggia nel paese dovuto alla sofferenza dovuta alla crisi al quale si è aggiunta la peggior politica di sempre.
I fatti emersi non posso esser derubricati come fatti episodici, ma si deve parlare iniziare di un sistema che utilizza la politica per fini privati. Si può rispettare il voto protesta e il non voto, ma ci si deve chiedere cosa succederà il 25 sera. Potrebbe sinceramente esserci l'ingovernabilità e si vuole portare l'esperienza di stabilità vista in Trentino a Roma. Una stabilità che ha portato a grandi risultati e che deve esser condivisa con il paese.
Autonomia. Va fatto un ripensamento della struttura statale e si deve andare verso un'esportazione dell'autonomia alle altre regioni in modo che si possa parlare di federalismo vero. L'accordo PD,SVP, PATT è proprio in tale direzione oltre che di protezione della nostra autonomia.
Economia. Gli effetti della crisi stanno arrivando anche in Trentino e Mario Monti ha preso il governo del paese in una situazione disastrosa e ha dovuto fare delle mosse magari veloci che però hanno delle storture, ma erano necessarie. Ora serve far arrivare i costruttori che continuino l'opera cercando di togliere le storture.
Serve uno stato meno pesante che possa portare ad una riduzione delle tasse. Una riduzione non però in deficit, ma con una revisione statale sicuramente difficile in quanto deve portare a togliere molte incrostazioni presenti.
Si deve rivedere in tal senso anche il sistema bicamerale prevedendo una Camera da 500 deputati e un Senato federale sul modello tedesco.
Perchè la sinistra con Monti. Si è consapevoli che con i parlamentari trentini non si può fare molto se non con una alleanza e si è voluto portare l'alleanza già presente in Trentino anche a livello nazionale. Un valore l'alleanza con Monti anche per la presenza di Lorenzo Dellai che può arricchire l'agenda Monti con i temi dell'autonomia e della montagna.
Fondamentale il voto. Il voto è fondamentale perchè attualmente il risultato è tutt'altro che scontato. Serve quindi convincere ogni singolo elettore.
Sostegno a Tonini. Si parla di alleanze solo dopo le elezioni, ma ciò che sta succedendo e per come si sta svolgendo la campagna elettorale. Si identifica in ciò che Tonini ha detto.
Perchè votare Dellai. Il voto per Dellai è un voto sia al suo passato che al futuro. Al passato perchè, sebbene molto resta da fare, rivendica ottimi risultati in molti campi in primis in ricerca e cooperazione. Un opera che ha tenuto vive le comunità che nel resto del paese sono messe molto peggio. Delle comunitò dove la gente ancora si aiuta. Questo è merito però del fatto che si sono preservati i valori dei suoi abitanti serietà e responsabilità.
Bisogna rafforzare lo spirto di coesione e unità e i deputati non devono esser dentro per dispetti, ma per condividere idee.
L'elettore però non vota al passato ma al futuro per le idee che si portano avanti e la direzione che si vuole prendere.
La campagna elettorale attuale non è stata una delle migliori con accuse anche forti figlia di 15-20 anni che sono stati un cono d'ombra e ha trasformato tutto in show. Ciò porta a contrapposizioni molto forti tese alla visibilità e ove si attacca su indebitamento fasullo di 2 miliardi che sarebbe stato lasciato alla provincia. Un a parte politica che sembra ignorare il mondo e non all'altezza delle sfide che i problemi ci pongono. Nella seconda parte della campagna elettorale sembra che Monti si sia adeguato.
Una campagna questa ove se parli seriamente non hai spazio, ma lo ricevi solo quando fai polemica a volta sterile e attacchi.
Il paese è in declino. Gli altri stati europei hanno posto in essere scelte importanti, mentre noi solo nell'ultimo anno in emergenza qualcosa abbiamo fatto. Serve tirare fuori le idee migliore per il bene comune. Il mondo cambia e non stiamo fermi. La politica attuale è stata lo specchio della cattiva società che non vuole cambiare essendo protetti. Un pezzo di società per il quale le regole possono esser evitate anche al nord, Lombardia. Un messaggio culturale preoccupante.
Interi comparti della vita ove la concorrenza, i privilegi e il non rispetto delle regole la fa da padrone. Dove la corruzione sembra normale.
La sberla.
Ecco quindi la voglia di dare una grande sberla: di dire basta. Due modi diversi di dare una sberla quella di Mario Monti e Grillo. Entrambe le proposte vogliono discontinuità e ciò si può riconoscere in quanto entrambe vengono dall'esterno del parlamento. Danno entrambe rappresentanza a mondi che rimangono fuori e non presentano parlamenti uscenti. Non proponibile chi ha già governato.
Diversità tra Monti e Grillo. Grillo vuole distruggere tutto e tutti indifferentemente e difficilmente farà qualcosa.
Politica Montagna. La montagna deve esser valorizzata e di deve poter vivere in montagna. Ecco perchè il Patto di Roma del 6/2 per te le terre alte. Siano esse delle Alpi che degli appennini. Serve mantenere l'autonomia ed estenderla a tutto l'arco alpino. Dolorosa è stata la perdita della Provincia di Belluno che aveva un ruolo nella difesa della montagna. Sono state compiute scelte anche discutibili dal governo tecnico Monti, ma necessarie in quel frangente.
Autonomia. L'Autonomia del Trentino è collegata all'accordo di Parigi del 1946 e deve essere esportata anche alle altre regioni come autonomia responsabile. Credibile sia per la sua storia ma anche per il suo risultato.
Endorsment. Ci sono stati alcuni endorsment per Della tra i quali quello di Marino Simoni.
Scenario nazionale e locale. E stata espressa la preoccupazione che il risultato di Mario Monti possa esser pallido e si è chiarito che si potrebbe allearsi col centrosinistra. Se ne discuterà dopo il voto in quanto ci sono ancora punti da chiarire. Non è il problema Vendola si Vendola no, ma vedere se possono avvicinarsi le idee sul lavoro e il welfare.
Per le provinciali di Trento del 2013 si lavorerà dopo il voto nazionale. C'è un progetto UPT 3.0 che non vuole dividere anzi è molto aperto. E' prematuro parla di Progetto Trentino.
Sistema aeroportuale. Un sistema aeroportuale non c'è. Si deve pensare a due HUB uno a Malpensa e uno Fiumicino e pensare ad una rete sussidiaria di aeroporti. L'aeroporto di Verona è un punto anche di promozione del turismo trentino. Bolzano a una funzione complementare per un utilizzo turistico.
Impegno parlamentare. Sarà diverso operare a livello nazionale ma pure lì ci sono valori che però spesso sono in secondo piano. Si devono tirare fuori e recuperare la serietà nella politica. Una serietà che c'è sempre stata nei valori autonomistici.
Tasse. La tassazione in meno che ci si prefigge è 30 miliardi euro. Una cifra molto importante che si esplica in primo luogo nel dimezzamento IRAP privata togliendo il monte salari dall'imponibile.
L'IMU sulla prima casa delle famiglie deve detrazioni rafforzate sia per prima casa che per numero di figli. In tal modo 50% delle famiglie sarebbero esentate.
Vanno poi affrontate alcune problematiche IMU: l'IMU alberghiera e gli estimi catastali. Nel primo caso si deve portare una riduzione. Per quanto riguarda gli estimi devono esser uguali in ogni zona e quindi si deve procedere ad un aggiornamento.
Dal 2014 l'IMU sarà comunale e quindi bisogna prevedere discrezionalità in campo agli stessi.
L'IREF deve esser di ridotta sui redditi medio bassi che hanno subito un erosione di valore. In tal modo si può far ripartire i consumi.
30 miliardi però non sono pochi e si deve fare una seria lotta all'evasione inserendo i proventi in un fondo che non possa esser usato per nuove spese ma per ridurre le tasse. Una volta che ci sono le risorse si può tagliarle.
Non basta ciò per reperire le risorse si deve rivedere lo stato sia nelle strutture centrali che periferiche. Ovviamente non dall'oggi al domani ma in una legislatura. Potrebbe esser tale dimagrimento dare luogo alla creazione di start-up e PMI che si inseriscono gestendo servizi o nel campo dell'innovazione.
Giovani. La disoccupazione giovanile è al 15% in Trentino e al 50% in altre aree. Il lavoro non può essere solo dipendente serve imprenditorialità. I settori più promettenti: territorio, ambiente, cultura, agenda e società digitale.
Un paese per donne. La minore è la partecipazione lavorativa delle donne minore è la natalità. Servono servizi per la conciliazione lavoro e maternità prevedendo maggiori servizi dedicati come l'asilo nido.
Cultura. La cultura è ricchezza è può dare vita a 1000 start-up bisogna cambiare mentalità.
Ringraziamenti finali. Marco Depaoli ha ringraziato i presenti, chi si è impegnato nella campagna. Un ringraziamento speciale poi è stato rivolto a Lorenzo Dellai per il lavoro svolto.
Politica della montagna.
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