Il 22 gennaio 2013 a Bolzano Alberto Pacher ha fatto la sua relazione di insediamento a Presidente della Regione Trentino Alto Adige di cui riportiamo il testo oltre a proporne una valutazione.
Signora Presidente, Colleghe e Colleghi,
il passaggio di oggi, come noto, deriva dalla decisione di Lorenzo Dellai di lasciare l’incarico di Presidente della Regione per candidarsi alle elezioni politiche nazionali. In conseguenza di questa sua decisione e della volontà, da parte delle forze politiche di maggioranza, di concludere la legislatura secondo gli accordi iniziali, che prevedevano l’alternanza dei presidenti delle Provincie autonome alla guida dell’Ente, nasce la proposta della mia candidatura.
Come ben sappiamo stiamo attraversando una fase molto delicata per la nostra Autonomia regionale, che negli ultimi anni è stata messa seriamente in discussione dai programmi di forte riduzione della spesa messi in campo dai governi nazionali in conseguenza della crisi economica e finanziaria. L’auspicio è che il governo che nascerà dal voto del 24 febbraio possa comprendere le ragioni dei territori come il nostro, che non si è mai sottratto ai propri obblighi nei confronti del Paese, partecipando in misura importante al risanamento della finanza pubblica, nel contempo però rivendicando le peculiarità del proprio sistema autonomistico e la responsabilità con cui abbiamo esercitato le funzioni di autogoverno che ci sono riconosciute dalla Costituzione. Un governo, dunque, che sappia ancora scommettere sulla sussidiarietà, disponibile al dialogo e capace di premiare chi ha sempre dimostrato senso di responsabilità.
Nonostante siamo alle porte di una campagna elettorale che si annuncia estremamente accesa, che sarà poi seguita in autunno da quella per il rinnovo delle nostre istituzioni autonomistiche, invito tutti i gruppi politici che fanno parte di questo Consiglio, di maggioranza e di opposizione, vista l’attuale delicata situazione, ad impegnarsi affinché questo 2013 sia un anno di lavoro proficuo per l’interesse regionale e per questa assemblea legislativa che è chiamata ad affrontare alcune importanti questioni. E’ del tutto evidente che non possiamo permetterci un anno di campagna elettorale e quindi di tirare a campare, rendendo infruttuosi questi ultimi mesi di legislatura.
Dal punto di vista programmatico e politico, come dicevo prima, proseguiremo con i programmi definiti nel bilancio di previsione approvato lo scorso dicembre. Come sapete, nella finanziaria della Regione è stata inserita una nuova importante iniziativa per sostenere i progetti di investimento per lo sviluppo del territorio, che si potrà concretizzare concorrendo alla promozione e al sostegno di fondi per lo sviluppo territoriale o attraverso concessioni di credito in favore delle Province autonome di Trento e di Bolzano o di società controllate dalle stesse Province.
L’intento prioritario di tale progetto è quello di innescare progetti di sviluppo che da un lato siano in grado di intercettare quote significative dei consistenti flussi di risparmio del territorio di origine non bancaria, dall'altro possano, nel medio e lungo periodo, compensare almeno in parte, sul fronte delle politiche di sviluppo, la prevista progressiva riduzione delle risorse pubbliche a disposizione delle Province. Questo è uno degli impegni più importanti su cui dobbiamo lavorare nel 2013 perché si tratta di un progetto strategico che guarda al futuro e che potrà aiutarci a favorire la ripresa economica.
Continueremo poi l’impegno regionale sul fronte delle politiche sociali e della previdenza in accordo con le Province autonome. L’Assessora Stocker sta lavorando alla riforma della legge regionale del 2005 “Pacchetto famiglia e previdenza sociale” che intendiamo portare all'attenzione del Consiglio regionale entro la fine della legislatura. Si tratta di un provvedimento estremamente importante che guarda un nuovo modello di welfare capace di tenere conto dei mutamenti demografici e del fatto che le risorse pubbliche siano ormai estremamente ridotte.
E’ stato inoltre già approvato dalla Giunta il disegno di legge che ripropone anche per il 2013 il finanziamento regionale per gli interventi anticrisi a favore dei lavoratori che cessano il rapporto di lavoro o sono sospesi dallo stesso per motivi derivanti dalla crisi economica, lavoratori a tempo determinato e cocopro non inseriti nelle liste di mobilità. Nello stesso disegno di legge sono previste alcune importanti novità riferite alla legge regionale in materia di indennità di disoccupazione, che serviranno per raccordarsi alla riforma del mercato del lavoro varata dal governo nazionale.
La Regione continuerà inoltre il suo impegno nel settore della Giustizia di pace con l’esercizio delle competenze regionali in materia, ma anche con gli interventi di supporto amministrativo e tecnico rivolti a tutti gli uffici giudiziari del Distretto. Si tratta, pertanto, di un impegno ampio dell’Ente nel settore della giustizia che trova base non solo nella normativa di attuazione e nelle leggi regionali, ma anche negli Accordi di programma vigenti con il Ministero della Giustizia. In questo 2013 sono previsti anche i primi interventi necessari a dare attuazione al processo di razionalizzazione delle sedi deciso dalla Giunta regionale a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie degli uffici del giudice di pace disposta dal decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.
Si conferma anche per il 2013 l’impegno della Regione per dare un’applicazione funzionale ed efficiente alle leggi regionali sulle iniziative per la promozione dell’integrazione europea, la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche regionali ed alle norme sugli aiuti umanitari e la cooperazione internazionale. La Regione come sapete intende operare sia con proprie iniziative, sia con sostegni finanziari ad iniziative promosse da altri Enti. Per quanto concerne, in particolare, l’attività in favore della tutela e della promozione delle minoranze linguistiche, la Giunta è orientata verso la piena valorizzazione della cultura delle minoranze linguistiche più piccole presenti sul territorio regionale, quali quella ladina, quella mochena e quella cimbra.
Per quanto riguarda le competenze della Regione in materia di Enti locali, l’auspicio è che si possa arrivare rapidamente ad un chiarimento sul disegno di legge n. 15, in modo da poter definire le auspicate misure di razionalizzazione e di riduzione dei costi della attività istituzionale anche nel campo dei Comuni. La Giunta, in tal senso, rimane impegnata a ricercare con i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione una intesa ragionevole, che tenga conto soprattutto delle delicate implicazioni riguardanti la rappresentanza del gruppo linguistico italiano nei Comuni della Provincia di Bolzano.
Signora Presidente, Colleghe e Colleghi,
in questi anni abbiamo spesso discusso sul ruolo della Regione, sul quale, come noto, vi sono posizioni contrastanti. Credo tuttavia che, al di la delle diverse idee sul ruolo e sul futuro di questo Ente, siamo riusciti a realizzare qualcosa di importante per rendere la collaborazione fra Trento e Bolzano proficua ed utile per le popolazioni che ci onoriamo di amministrare.
Nei prossimi anni dovremo mettere mano allo Statuto d’Autonomia per definire concretamente quale veste istituzionale dare a questa collaborazione. Credo che in questi anni siano state poste le condizioni per trovare un’intesa, in questo Consiglio e nei Consigli provinciali, che sappia tenere conto delle diverse sensibilità, del percorso storico fin qui compiuto e della complessità del nostro assetto autonomistico.
Grazie della Vostra attenzione.
Alberto Pacher
Alcune considerazione. Una relazione onesta che mette in luce la cartatura del nuovo presidente. Per prima cosa ha mostrato da dove lui proviene e perchè si trova in quel ruolo. Non ha rinnegato il percorso seguito in termine di welfare e previdenza. Questo però ricercando di utlilizzare meglio le risorse e risparmiando.
Si parla di Regione del suo ruolo che vede posizioni contrastanti, ma che sebbene contrastanti mettono entrambe come prima cosa la collaborazione tra la Provincia di Bolzano e Trento. Uno statuto da rivedere nella difesa dell'autonomia e dagli attacchi alle risorse del territorio; sebbene non è in discussione la contribuzione del Trentino Alto Adige al risanamento.
Altro punto è l'appello a tutte le forze di maggioranza e opposizione alla collaorazione, anche critica, per non trasformare gli ultimi mesi della legislatura provinciale e regionale in un bagno elettorale bloccando l'azione degli enti.
Una caratura del Presidente Pacher già dalla relazione che dimostra la bontà della scelta compiuta su di lui per gestire questo periodo che ci separa dalle elezioni provincale.
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