Il prossimo anno è un anno elettorale e quindi non si potrà essere anno referendario, in quanto nell'anno in cui ci sono le elezioni politiche non si da luogo a referendum.
La riforma del lavoro del ministro Fornero a portato anche ad un cambiamento di tale articolo per circoscrivere la portata dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori che è lodevole, ma non è questa la tutela che serve ai lavoratori.
Il referendum dell'IDV porta delle modifiche a varie normative e tutte è vero su uno stesso argomento ma che vede sia da un punto di vista dello schema che delle delle procedure.
Una politica atttiva del lavoro. Non si può pensare che reintegrando in quasi ogni caso il lavoratore si possa difenderlo dai rovesci dell'economia o da un rapporto col datore del lavoro deteriorato. La vera tutela può essere più efficace se ci fosse una politica attiva del lavoro.
Il primo tema che a mio avviso sarebbe d'affrontare sarebbe creare un ambiente più attrattivo per le imprese e meno burocratico: assumere deve esser facile. Legato all'assunzione si deve rendere più facile l'incontro tra domanda ed offerta che in molte parti d'Italia si basa solo la conoscenza diretta e rendere più attraente trovare il proprio dipendente attraverso i collocamento, il quale deve funzionare meglio. Non è possibile che spesso anche un lavoratore non possa esser sicuro che le offerte proposte siano attuali e ci sia veramente qualcuno datore di lavoro che cerchi.
Bisogna inoltre potenziare la riqualificazione del personale evitando corsi che non possono aggiungere nulla e farne di veramente qualificanti e che per gradi possano portare anche a cambiare radicalmente professione.
Vanno previste indennità degne per tutti i lavoratori dipendenti che sostituiscano tutte le varie forme prevedendo anche delle indennità di mobilità. A seconda del tempo che una persona rimane disoccupata bisogna incentivarne oltre la riqualificazione lo spostamento in zone ove possa trovare lavoro. So che nessuno vorrebbe spostarsi da dove vive bene ma lo si deve fare. Le varie indennità vanno date se si vuole formarsi e magari spostarsi ove si può lavorare con aiuti per poter trasferire tutta la famiglia.
Il reintegro a mio avviso non ha più senso di esistere e sarei per un referendum per cancellare tutta la normativa relativa compreso l'articolo 18 in questione. Per tale motivo non posso firmare e votare no al referendum in questione quando si potrà votare sull'argomento.
La documentazione circa il testo del quesito referendario e i testi modificati con l'esito positivo del referendum potete trovarli qui.
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