A Federica Salsi e Giovanni Flavia, consiglieri rispettivamente a Bologna e in Emilia Romagna hanno visto ritirato l'uso del logo. E era prevedibile.
Solo chi non ha letto nulla sul Movimento 5 stelle può meravigliarsi e lo rimbarderei alla lettura dell'articolo da me scritto intitolato "Ultimo appuntamento col sabato del Grillo (Il non statuto del Movimento 5 stelle)" potrebbe esser illuminante.
Sebbene nel programma si parli di democrazia diretta di avvicinamento delle persone alla vita pubblica e di coedecisione lo statuto parla chiaro.
L'art. 3 del non statuto. L'articolo 3 del non statuto parla del contrassegno parla della proprietà dello stesso che non è in capo al MS5 ma a a Beppe Grillo. Visto che il contrassegno appartiene è lui è più che normale che se la sua immagine ne viene colpita lui ritenga di togliere l'uso del contrassegno.
E' pur vero che l'MS5 non è un partito, non è un associazione è un Movimento e risulta difficile capire come gestire il dissenso. Questo è forse il maggior problema del Movimento 5 stelle.
Vanno bene le discussioni sul blog se esse sono aperte, ma nel caso ci siano dissidi col vertice come si sbrogliano? La discussione aperta direbbe che la gente dovrebbe poter dire la sua perchè ci sia democrazia, ma se il vertice è l'unica cosa che non può venir toccata?
A livello statutario la questione del dissenso e di un possibile appello del espulso (vedi collegio dei provibiri, etc..) non è affrontata e quindi non so quali regole che qualcuno qui si invoca vengano seguite. Non le riesco a trovare e spero che qualcuno del MS5 mi possa spiegare la questione.
Il Movimento 5 stelle in parlamento o in altri enti.Non riesco a vedere come un rappresentate del popolo nel parlamento e anche in altri enti possa svolgere il suo ruolo con serenità se, senza contraddittorio, può esser espulso dal movimento e ritirato il simbolo del suo partito per questioni che attengono solo al fondatore del movimento.
Se un parlamentare dovesse fare conoscere le sue idee a tutti e non solo chi può entrare nel blog dovrebbe sentirsi già fuori delle direttive del fondatore e fuori dal Movimento? Dov'è la democrazia tanto decantata?
Nemmeno Berlusconi era così. Nemmeno in Forza Italia e Berlusconi è stato mai così forte nel voler imporre un così rigido rispetto del capo. A volte risulta che idee diverse si impongano e anche se le primarie sono state tolte, sconfessando Angelino Alfano, mai ho sentito parlare di un Alfano fuori perchè teneva per diverso il punto sulle primarie.
La dialettica in un partito deve esserci e deve poter mettere in discussione anche il fondatore, perchè altrimenti non si ha più un fondatore ma un padrone.
Beppe Grillo vuole la democrazia diretta o quasi, ma risulta non capace di gestire il dissenso e avere sempre l'ultima parola. Direi che come gestione di un gruppo deve imparare molto dagli altri partiti nella gestione della democrazia interna sopratutto dal PD.
Non è tanto l'espulsione di Salsi e Flavia ha portare a queste conclusione ma l'espressione che chi contesta lui può andarsene dal Movimento come se lui è intoccabile e questo fa pensare altri temi e non certo alla democrazia.
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