Eccoci all'ultimo appuntamento con il programma del Movimento 5 stelle. L'energia viene vista da MS5 basarsi su 2 temi il risparmio energentico e dell'innovazione nel campo della produzione di energia.
Risparmio energetico. L'applicazione rigorosa della Legge 10/91 che favorisce l’utilizzo di energie alternative e il risparmio energetico, non ancora adeguatamente applicata, guardando nel campo del risparmio energetico degli edifici alla Germania e alla Provincia di Bolzano. Quest’ultima ha messo in campo una legge che fissa a 7 litri gasolio il consumo massino a metro quadrato permesso per il riscaldamento degli utenti. Tale metodo dovuto al risparmio è teso anche ad evitare le sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto verso per chi sfora nelle emissioni di CO2. Per far ciò si vuole prevedere la classa C energetica fissata a Bolzano per le concessioni edilizie sia in caso di nuove costruzioni sia ristrutturazioni. Tali manovre sono sicuramente auspicabili, sebbene non nel breve in quanto esse potrebbero nel breve portare ad un appesantimento della situazione nel campo dell’edilizia visti i maggiori costi da sostenere per gli interventi richiesti.
Prevedere anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per le ristrutturazioni se esse vengono fatte con contratti di ristrutturazone esco (energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava. Ma sono realmente vantaggiosi questi contratti? La gente riuscira realmente ad avere un idea del risparmio?
Non solo privato nel programma ma anche pubblico nel settore dell’energetico per quanto riguarda gli edifici pubblico con una previsione di riduzione del 10% degli stessi sanzionando gli enti inadempienti. Ma con quali risorse si potranno fare gli interventi?
Si prevede poi di elaborare una normativa rispettosa della direttiva europea 76/93 e andando verso il risparmio energetico ed una maggior efficienza delle centrali di cogenerazione che attualmente è sotto gli standard europei Si deve voler andare in tale direzione investendo parecchio. Si vuole veramente? Dove si vuole trovare risorse?.
Poduzione. Bisogna potenziare la produzione da parte delle nostre centralali termoelettriche riducendo l'impatto ambientale delle esistenti. Non è previsto un abbandono dell'energia prodotta da origine fossile, ma si cerca un produzione da tale fonte efficente partendo dalla co-generazione diffusa energia elettrica calore negli edifici più energivori. Potrebbe ciò portare investimenti cospicui, ma come incentivarli e con quali risorse?
Incentivi anche alla produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote. In tale modo si vuole incentivare la produzione nei luoghi e nelle ore che più si ha bisogno di energia. Ottima idea, ma da verificarne l'applicabilità.
Un svolta verde con un'applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano; infatti l'energia più pulità è il risparmio. Va bene investimenti in tale settore, ma verificandone i risultati.
Le produzione distribuita di energia termica da fonti rinnovabili deve esser incentivata in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente da raccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale. E' un'azione sensata che porterebbe a rivalutare alcuni impianti a biomassa. Si guarda alla raccolta delle biomasse vergini di scarto recuperando un rifiuto sottoforma di energia. A mio avviso andrebbe previsto anche un utilizzo della produzione locale di biomassa e di ciò che proviene da raccolte differenziate senza ricerca di materiale proveniente da zone distanti.
Gli incentivi CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili deve esser eliminato. Credo che su questo punto si deve trovare una soluzione per i rifiuti che non possono esser differenziati. Se non si vogliono inceneritori a mio avviso si deve prevedere anche che ci possa esser un recupero energetico di tali rifiuti. Sicuramente sugli incentivi CIP6 a tale fonte energetica va fatta una riflessione, ma a mio avviso su essa non si deve avere preconcetti. Non so se il Movimento sul punto è contro solo agli incentivi o anche alla fonte in se?
Tutti i rifiuti devono diventare risorsa e credo che la previsione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici sia ottima, ma va coinvolta la popolazione in modo da dislocare le struttture dedicate in zone adeguate.
Il petrolio e la benzina la fanno ancora da padroni come combustibili per trazione (automobili e veicoli in genere) e la legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all’incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò mi sembra un ottima idea. Unica perplessità è basata sul fatto se gli stessi possono esser utilizzati nei motori presenti nei nostri veicoli. Sono compatibili? Come si pensa eventualemente superare eventuali problemi?
L'estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW è un ottima idea in quanto si potrebbe sfruttare l'energia che si posso produrre nei micro impianti nelle case. E' a costo zero o quanti investimenti prevedono? Non si sa.
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