Ho trovato interessante l'articolo dell'Unità e vorrei porteVi dare una mia lettura dell'articolo. L'articolo in questione ha un titolo che incoriuscisce: Un anno d’Europa senza Berlusconi
E' si oramai è già passato un anno da quando Berlusconi lascio lo scranno del Governo; governi i suoi che segnano nel bene o ne male un epoca della politica italiana. Anche quando oramai è defilato l'ex premier Berlusconi fa parlare di se e devo dire che mai mi sarei aspettato di leggere tale articolo.
L'articolo in questione fa un paragone tra Monti e Berlusconi e alla fine con due visioni d'Europa.
Tanti di noi si ricordano la battuta di Berlusconi che poco prima di dimettersi negava la crisi dicendo "i ristoranti erano pieni, i posti di vacanza erano iperprenotati, e l’Italia non sentiva e dubitava che ci fosse la crisi". Tanti si ricorderanno i risolini di Merkel e Sarkozy all'indirizzo del nostro premier i quali denotavano la credibilità che avevamo in Europa.
Monti ha riportato credibilità e sebbene ogni tanto si senta parlare di spread esso è un tema non più pressante come sotto il Governo Berlusconi. Oggi però : i ristoranti non si sono ancora riempiti, i posti di vacanza non registrano il tutto esaurito, e soprattutto gli italiani avvertono, e come!, un qualche cosa che assomiglia ad una forte crisi.
Due visioni di Europa diversa una più dei popoli e l'altra più burocratica, la quale quest'ultima sposta le decisioni (le quali in parte sono già europee) decisamente sull'Europa. Bisogna fare questo perchè ce lo chiede l'Europa, bisogna fare quest'altro per lo stesso motivo.
Il ruolo della politica. Il ruolo della politica non è solo andare avanti nel solco tracciato sopratutto se il solco ha portato pochi frutti. Non è farsi ad ideologia europeista come ciambella di salvataggio e dire dove non vogliamo finire. Non basta dire non vogliamo esser la Grecia, ma dobbiamo voler dire dove vogliamo andare.
La riabilitazione di Berlusconi. Forse leggendo l'articolo e come vengono trattati i vari attori sia Berlusconi, Monti e la sinistra a qualcuno potra sorgere una domanda come quella che mi sono posto io: l'Unità riabilità Berlusconi?
Monti viene descritto come una persona che fa scelte per riamanere nel solco tracciato senza chiedersi se sia giusto.
La sinistra viene descritta come qualcuno che si da garanzie all'Europa, ma che dice cosa non vuol esser ma non ciò che vuole essere.
Berlusconi e la coalizione che lo sostiene viene descritto come una persona che sbaglia ma che perlomeno da un idea di dove vuole andare: perchè no anche descrivendo il mondo con ottimismo. Personalmente non speravo di trovare una tale linea all'Unità. Forse mi sbaglio, ma ciò è quello che ho pensato avendo letto più volte l'articolo.
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