In tale campo si vuole partire dalla cancellazione delle Legge Gelmini ritenendo quindi che la riforma avvenuta sotto il governo Berlusconi non sia adeguata ai tempi.
Internet nella scuola. Internet trova nel programma del Movimento 5 stelle e ciò non poteva che ritrovarsi anche nel settore dell’istruzione. La sua diffusione anzi nelle scuole viene ritenuta obbligatoria con possibilità di accesso da parte degli studenti. I stessi libri cambiano volto con l’abolizione della versione stampata. A sostituzione del libro cartaceo c’è il gratuito accesso in formato digitale attraverso Internet. Per rimanere nella fruizione della rete l’insegnamento può avvenire attraverso internet e anzi per le lezioni universitarie sono accessibili al pubblico via internet. Tutti punti questi che richiedono anche un aggiornamento per gli insegnanti più anziani e delle lobby tra le quali si possono annoverare gli editori. Tante resistenze che se superate e se a ciò si potesse arrivare sarebbe veramente un cambiamento epocale.
Insegnamento della lingua italiana e inglese. Si ritiene oramai vitale la conoscenza dell’inglese tanto da iniziare ad insegnarlo già all’asilo. Se gli italiani sicuramente sono parte del mondo e bisogna allo stesso aprirsi imparando le lingue, prima fra tutte l’inglese, anche chi arriva nel nostro paese deve potersi integrare. La conoscenza della lingua italiana è primo fattore di integrazione dello straniero nella nostra società ed è giusto offrire l’insegnamento gratuito dell’italiano agli stessi. Prevedere l’obbligatorietà in caso di richiesta di cittadinanza è sicuramente un’azione importante. Nulla da eccepire su questo punto è da vedere se è sostenibile da punto di vista economico.
Finanziamento scuola, università, ricerca. Si vuole prevedere il finanziamento solo per la scuola pubblica sicuramente meritevole, ma credo per avere una sana concorrenza si dovrebbe prevedere una maggiore autonomia della scuola anche nella proprietà prevedendo sgravi fiscali per chi investe in tale settore. Si avrebbe in tal modo un finanziamento completo della pubblica e un incentivo a investimenti in tal settore che in un contesto di risorse calanti non può trovare risorse adeguate se non con l’aiuto dell’investimento privato. Nel campo della ricerca universitaria deve esserci un finanziamento pubblico e ciò viene anche previsto nel programma del Movimento 5 stelle, ma si deve cercare di incentivare l’investimento delle aziende. Solo in tal modo si può avere una connessione tra investimento e possibili utilizzi facendo crescere anche le imprese. Meritevole ciò che prevede il programma di Beppe Grillo, ma va incentivato molto l’investimento privato e su tale punto è carente il programma del Moviemento.
Accoglienza degli studenti. Lo sviluppo di accoglienza degli studenti è previsto nel programma, ma a mio avviso si dovrebbe prevedere qualità delle strutture che spesso oggi sono ai margini delle città. Invece di prevedere poi la costruzione di strutture si potrebbe incentivare gli studenti nell’utilizzo di quelle private con detrazioni e contributi. Nel caso si volesse andare verso strutture pubbliche andrebbe perseguita la struttura del campus con servizi collaterali che incentivano sia la parte culturale sia sportiva.
Integrazione del mondo del lavoro e le aziende con l’università. Il programma prevede l’integrazione delle aziende con l’università, ma a mio avviso ciò sebbene meritevole non è sufficiente. Andrebbe prevista l’integrazione non solo all’università, ma anche nella scuola secondaria di secondo grado.
Valutazione dei docenti universitari. Nel programma viene proposto la valutazione degli stessi da parte degli studenti e questo può starci, ma andrebbe previsto una valutazione anche negli altri gradi di istruzione. Andrebbero previsti ispettori ministeriali o della soprintendenza scolastica per portare ad una valutazione dei docenti in ogni ordine e grado. Nel caso di valutazione sia positiva che negativa vanno previsti premi e punizioni. Nel caso venga valutata inadeguatezza si deve poter arrivare al licenziamento del docente. Se non si prevede una valutazione per ogni ordine e grado da parte di ispettori che posso andare nelle scuole e seguire le lezioni e mancasse la parte dei premi e punizioni ogni valutazione è inutile.
Abolizione del valore legale dei titoli di studio. L’abolizione del valore legale dei titoli di studio è meritevole perché in tal modo si taglierebbe la gamba a delle scuole che si sono trasformate in diplomifici. Ovviamente ciò andrebbe accompagnato ad una rigoroso controllo della qualità delle scuole e università, infatti ciò potrebbe portare a rendere impossibile per gli studenti alcune scuole e università di trovarsi con studi che non danno possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro. Il merito deve esser riconosciuto sia che arrivi avendo frequentato scuole famose o meno. Attualmente in Italia non viene tenuto in considerazione il merito. Con un operazione di questo tipo e con un cambiamento della mentalità speriamo che le forze migliori del nostro paese si possano esprimere.
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